La Polizia ha arrestato 12 persone con il reato di associazione per delinquere di stampo mafioso (clan Mazzei), associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti (marijuana e cocaina), detenzione e spaccio delle medesime, e più episodi di estorsione, con l’aggravante di cui all’art. 416 bis.1, per avere commesso il fatto sia con il metodo mafioso che al fine di favorire l’associazione medesima.
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- COPPOLA Orazio, (cl.1964), pregiudicato, già detenuto,
- COSENTINO Pietro, (cl.1993),
- COSTANTINO Agatino, (cl.1965), pregiudicato,
- D’AGOSTINO Alessio, (cl.1995),
- DISTEFANO Carmelo, (cl.1984), pregiudicato, già detenuto,
- IMBROGIANO Salvatore, (cl.1978),
- LICCIARDELLO Salvatore, (cl.1958),
- MASCALI Eugenio, (cl.1966),
- NICOLOSI Antonino, (cl.1975), pregiudicato, per il quale il G.I.P. ha disposto gli arresti domiciliari
- QUACECI Giuseppe, (cl.1993), pregiudicato,
- QUACECI Salvatore, (cl.1978), pregiudicato,
- VENTORINO Giovanni, (cl.1961), pregiudicato;
L’attività investigativa, sviluppatasi nell’arco temporale settembre 2016 – marzo 2018, è consistita essenzialmente in indagini di tipo tecnico, corroborate da attività di tipo tradizionale, condotte nei confronti di esponenti dell’organizzazione mafiosa Mazzei – “Carcagnusi” in particolare di partecipi storici della squadra di “Lineri”, frazione di Misterbianco (CT) nonché di partecipi all’organizzazione mafiosa Santapaola-Ercolano operativi sul medesimo territorio.
Tra destinatari del provvedimento cui il G.I.P. ha riconosciuto la partecipazione all’associazione di stampo mafioso (clan Mazzei), figurano COPPOLA Orazio, attualmente detenuto, con il ruolo di capo promotore, COSTANTINO Agatino, LICCIARDELLO Salvatore, VENTORINO Giovanni, IMBROGIANO Salvatore e QUACECI Salvatore.
Le investigazioni hanno dimostrato come la squadra di “Lineri”- che costituisce articolazione territoriale dell’anzidetta cosca mafiosa Mazzei nell’hinterland etneo- riuscisse a controllare la vasta porzione di territorio in cui operava attraverso l’imposizione del cd. “pizzo” ad attività commerciali ed imprenditoriali della zona.
Sei sono gli episodi estorsivi accertati nel corso delle indagini e rispetto ai quali il Gip ha riconosciuto la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza. In alcuni casi è emerso che il clan non si limitava a pretendere la dazione di somme di denaro, specie in occasioni delle festività pasquali e natalizie ma, come accertato in un episodio, pretendeva la fornitura di arredi per un valore di euro 20.000.
Nel corso delle indagini sono stati, altresì, raccolti elementi di prova in ordine all’esistenza di un’associazione per delinquere finalizzata al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti, in cui COPPOLA Orazio ha rivestito il ruolo di promotore.
Il gruppo criminale, che in tale fase operava in accordo con esponenti della squadra di Lineri – Monte Palma della famiglia mafiosa Santapaola – Ercolano, e segnatamente con DISTEFANO Carmelo attualmente detenuto, si approvvigionava di marijuana anche dall’Albania.
In tale contesto, dai servizi tecnici è emerso che i trafficanti albanesi, allo stato non identificati, hanno di fatto sequestrato per qualche mese due persone, anch’esse indagate nel procedimento penale di cui si tratta, che erano state inviate, alternativamente, dall’organizzazione criminale nel paese balcanico a garanzia dell’estinzione di un debito relativo ad una fornitura di sostanze stupefacenti.
Attraverso D’AGOSTINO Alessio il clan Mazzei gestiva una piazza di spaccio a Lineri e riforniva di sostanza stupefacente, per il tramite di VENTORINO Giovanni, QUACECI Giuseppe che la immetteva sul mercato del comune di Niscemi (CL).
Un’altra piazza di spaccio, operativa nel rione popolare di San Giovanni Galermo era, invece, gestita dal citato DISTEFANO Carmelo sotto l’egida della famiglia mafiosa Santapaola – Ercolano.
Nel corso delle indagini, a riscontro delle informazioni acquisite tramite le attività tecniche, sono stati effettuati quattro arresti in flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente ed effettuati sequestri di sostanza stupefacente del tipo cocaina, marijuana e hashish.
Nei confronti di NICOLOSI Antonino, ritenuto responsabile di un episodio estorsivo in concorso con l’aggravante del metodo mafioso, il G.I.P. ha disposto la misura degli arresti domiciliari.
Espletate le formalità di rito, gli arrestati sono stati associati presso la casa circondariale di Catania – Bicocca.