Tu lo conosci Claudio? Vi raccontiamo il suo progetto culturale… e sociale

Tu lo conosci Claudio? Si, Claudio, quel ragazzo biondino che ogni giorno probabilmente incontri quando passi di fretta da via Madonna della Via, all’angolo con via Dante Alighieri. Claudio, quel ragazzo biondino che sta sempre dietro ad una bancarella piena zeppa di libri usati, già letti.

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Se ti capita di passare di lì, fermati. Claudio ti accoglie con un sorriso, una stretta di mano e ti fa sbirciare la “sua libreria”. Sai, alcuni libri sono suoi, cioè gli appartengono, altri invece gli sono stati regalati da chi un attimo è sceso dalla sua auto per andargli incontro, o passando di lì, si è fermato incuriosito per vedere che libri c’erano e poi magari ha scambiato due chiacchiere con Claudio.

Non ho scritto che “vende libri”? Ho scritto bene allora, perché Claudio quei libri non li vende.
«Non sono un libraio e non do alcun prezzo ai miei libri, chiunque può prendere tutti quelli gli interessano e se vuole lascia un’offerta libera».

Mi sono chiesto che guadagno ne ricava. Che i libri li riceva in regalo per poi rivenderli è un affare, ma Claudio non li vende, li offre. Ma forse siamo noi a pensare male.

Claudio è un 26enne di origini romene. Si è trasferito 12 anni fa in Sicilia per motivi familiari e da un anno e mezzo è a Caltagirone. Ha fatto le superiori, un paio d’anni allo Scientifico e poi all’Alberghiero. Vive da solo «per ora», chiarisce Claudio e noi non gli abbiamo chiesto altro, perché non importa.
Ci incuriosisce questo giovane ragazzo e i suoi libri, e gli abbiamo chiesto cosa lo ha spinto a “offrire libri” o meglio cultura, come ci spiega lui stesso.

«Quello che faccio, questo “progetto”, chiamiamolo così, è iniziato a Roma, dove ho vissuto per circa un anno. Cercavo lavoro e ho conosciuto persone che facevano già questo, vendevano libri usati. Perciò ci ho provato anch’io, con una piccola bancarella. Ho iniziato con i miei libri, poi pian piano le persone che si fermavano alla mia bancarella, di loro spontanea volontà, hanno iniziato a donarmi i loro libri. A Roma però la vita era più difficile e sono tornato giù. Ed eccomi qua. Ricevo in regalo libri, di qualsiasi genere, e chiunque è interessato a prenderli può farlo con una semplice offerta libera. Non do nessun valore commerciale ai miei libri, lascio fare alle persone che vogliono prenderseli».

Capisco bene che Claudio non è un imprenditore, non vende, offre. Certamente non fa economia, ma genera uno scambio culturale e sociale interessante. Questo è il valore aggiunto che crea tra quando riceve in donazione i libri e quando li mette in offerta libera. Un valore puro, semplice.

Qual è il suo sogno? Aprire una libreria? Una casa editrice? Sarebbe scontato pensare di si, ma ancora una volta Claudio esce fuori da ogni schema e ragionamento rigido: «Voglio continuare a viaggiare, visitare luoghi nuovi e conoscere gente nuova».

Se ti capita di passare da via Madonna della Via, all’angolo con via Dante Alighieri e vedi Claudio, fermati. Ha un libro da consigliarti, una storia da raccontarti e sarebbe bello portare con te un libro che hai già letto. Claudio sarebbe ben lieto di metterlo in circolo; l’alternativa sarebbe lasciarlo impolverare sulla mensola di casa o addirittura differenziarlo nella carta.

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