Tribunale di Caltagirone, su femminicidio Marianna Manduca nessuna negligenza: orfani devono restituire risarcimento

Marianna Manduca, allora 32enne, è stata uccisa dall’ex marito, Saverio Nolfo, 37enne all’epoca dei fatti che si sono consumati a Palagonia. Agli orfani minorenni era stato riconosciuto un risarcimento che adesso devono rimborsare allo Stato.

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Ma andiamo con ordine. Il 3 ottobre del 2007 a Palagonia, Marianna fu uccisa con sei coltellate al petto e al torace. Poco prima, l’uomo speronò l’auto con a bordo la donna e l’ex suocero, e sceso dall’auto tolse la vita alla sua ex compagna di vita.

Avevano tre figli di 9, 11 e 12 anni, che dopo quella tragedia furono affidati allo zio Carmelo Calì, imprenditore edile residente nelle Marche che ha iniziato una lunga battaglia legale per avere giustizia.

Nel 2009, processato con rito abbreviato, Saverio Nolfo è stato condannato a 21 anni di carcere, sentenza confermata in appello due anni dopo.

Nel 2017, in primo grado, il Tribunale civile di Messina aveva riconosciuto un risarcimento di 259 mila euro ai bambini, ritenendo i due Pm che si occuparono del caso negligenti. Ora però, la Corte d’appello di Messina ha annullato il risarcimento agli orfani.

In sostanza, nelle motivazioni, quel femminicidio non si poteva evitare e la Procura del Tribunale di Caltagirone non fu negligente, e adesso quel risarcimento deve essere restituito.

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