Eugenio Saitta, parlamentare nazionale del Movimento 5 Stelle, ha incontrato ieri nella sede romana di Trenitalia il dirigente Fabrizio Dell’Orefice per sottoporgli le gravi criticità della tratta ferroviaria – riaperta lo scorso febbraio – tra Caltagirone e Catania. Le problematiche riguardano sia le vetture utilizzate, come alcune vecchie littorine, sia gli orari delle partenze che risultano essere incompatibili con le esigenze dei pendolari del Calatino.
Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!Il gruppo Ferrovie dello Stato ha investito circa 10 milioni di euro per l’ammodernamento tecnologico dell’intera linea che da Caltagirone passa per Grammichele, Vizzini, Militello e Scordia, per giungere sino a Catania. Attualmente sono previste tre corse in partenza da Caltagirone (alle 8 del mattino, alle 15,23 e alle 19,18) che, come spiega Saitta, non soddisfano il gran numero di cittadini che debbono spostarsi verso Catania. Anche le partenze da Catania (previste alle 5,36 del mattino, alle 13,16 e alle 17) sono pressoché incompatibili con gli orari dei lavoratori pendolari e degli studenti.
“Mi sono recato personalmente – spiega il deputato del Movimento Cinque Stelle – nella sede di Trenitalia per rappresentare le difficoltà di una mobilità sinora insostenibile nonostante una spesa di 10 milioni di euro sulla tratta Caltagirone – Catania. Una tratta che non deve divenire l’ennesima opera inutile ma un investimento per il benessere dei cittadini e di un’intera area. Ho evidenziato – aggiunge Saitta – la necessità di una rimodulazione totale degli orari per renderli compatibili alle esigenze dei pendolari e anche un incremento dei treni Minuetto in servizio, vista ancora la presenza delle vecchie littorine. Gli orari, così penalizzanti, hanno portato a vera e propria desertificazione della tratta che – allo stato attuale – non è usata dalla stragrande maggioranza dei pendolari del Calatino. C’è stata ampia disponibilità all’ascolto e sono arrivate le prime rassicurazioni da parte dei dirigenti di Trenitalia. Infatti a partire da maggio dovrebbero entrare in servizio i nuovi mezzi e, contestualmente, sarà riformulato il quadro degli orari per renderli compatibili con le esigenze dei lavoratori e degli studenti. Da qui a maggio incontrerò nuovamente Trenitalia per monitorare l’iter di miglioramento del servizio e la realizzazione degli impegni presi. Un efficiente collegamento ferroviario darebbe una svolta positiva per la mobilità dei residenti di centri molto grossi come Scordia, Militello in Val di Catania, Vizzini – Licodia, Grammichele e Caltagirone. Si tratta di una linea nodale per la mobilità etnea: Caltagirone, sede del Tribunale, è un polo verso il quale si spostano migliaia di professionisti e a Catania si recano quotidianamente migliaia di lavoratori e studenti. Attualmente l’unico mezzo di collegamento è l’autobus e i pendolari sono costretti ad affrontare viaggi estenuanti con mezzi spesso obsoleti, inquinanti e in strade simili a mulattiere. Il treno è un mezzo sicuro, ecologico e molto più confortevole e quindi è indispensabile che si adegui il servizio alle esigenze del territorio. Continuerò, nelle prossime settimane, a monitorare le evoluzioni in atto sulla linea per fare in modo che al più presto i cittadini abbiano il servizio efficiente che meritano”.