Verso le 00:15 di Sabato scorso, su disposizione della Sala Operativa della Questura di Ragusa la volante di Polizia in servizio a Comiso veniva inviata in Piazza delle Erbe per la segnalazione di una aggressione in corso.
Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!Sul posto venivano contattati tre giovani i quali riferivano di essere stati aggrediti da due energumeni.
Il primo dei ragazzi raccontava che verso le ore 00:05 circa, giungeva a bordo del suo scooter in piazza per unirsi ai suoi amici di comitiva e non appena parcheggiato il proprio motorino veniva avvicinato da due individui che con fare minaccioso e violento pretendevano soldi nonché di consegnare loro lo scooter.
I due rapinatori una volta ottenuto il diniego a sottostare a tale richiesta cominciavano a picchiarlo al fine di perseguire il loro scopo di consegna del denaro e dello scooter.
Il giovane riusciva a di vincolarsi e si dirigeva verso due amici con i quali proprio in quella Piazza delle Erbe aveva appuntamento, ma lo stesso veniva comunque seguito dagli aggressori che reiteravano la richiesta di denaro.
Resisi conto della situazione che si stava presentando, i due giovani decidevano di intervenire per aiutare l’amico, ma gli aggressori iniziavano a picchiare anche loro.
La vittima iniziale che cercava di interporsi tra i malviventi ed i suoi amici riceveva da uno dei due rapinatori, descritto da tutti presumibilmente dell’età di circa 50 anni, un violento ceffone al volto tale da rimanere stordito ed immediatamente dopo colpiva con un violento pugno al volto anche uno degli amici il quale, successivamente condotto in ospedale presentava una prognosi di giorni 10 con diagnosi di ferita lacerocontusa a carico della regione sotto palpebrale destra con algia e tumefazione.
Il giovane Busacca, poi individuato ed arrestato, durante le fasi della colluttazione approfittando della situazione posta in essere dal suo complice, si parava verso uno dei ragazzi aggredendolo mettendogli le mani al collo per strappargli una catenina d’oro, collana che in un secondo momento gli cadeva dalle mani per finire per terra, e recuperata dalla vittima.
Interveniva anche il terzo ragazzo che rimaneva anch’egli vittima della furia aggressiva dei due malviventi e proprio durante tale violenza il Busacca gli strappava dalle mani un telefono cellulare impossessandosene.
Durante le fasi dell’aggressione interveniva a difesa dei tre ragazzi un cliente, non identificato, della Pizzeria che insiste proprio in quella Piazza, il quale riusciva a mettere in fuga i due aggressori.
Sulla base degli elementi acquisiti fino ad allora e delle attività investigative poste in essere al fine di reperire la residenza dell’unico aggressore riconosciuto per nome dalle vittime, nel presupposto che lo stesso si fosse recato presso la propria abitazione, una volta acquisito l’indirizzo (a seguito di una brillante attività investigativa che conduceva i due agenti, che come detto partivano solo dal nome indicato dalla vittima), gli agenti di Polizia si recavano presso l’abitazione del Busacca fortemente sospettato di essere uno dei due rapinatori e alle ore 02:00 circa ove lo stesso veniva rintracciato e trovato ancora con in dosso gli abiti descritti dalle vittime.
In sede di individuazione fotografica, effettuata presso gli uffici del Commissariato di Polizia di Comiso tutte e tre le vittime riconoscevano BUSACCA Luca nato a Comiso il 08/07/1999 per uno dei due autori del reato posto in essere ai loro danni.
Pertanto, tenuto conto che gli eventi citati apparivano configurare il reato di Rapina in Concorso, con persona ancora ignota atteso che il reo usando violenza sulle vittime, considerata l’individuazione fotografica a carico di BUSACCA Luca identificato come colui che poco prima aveva posto in essere nei loro confronti il reato di rapina aggravata, e vista l’inequivocabile certezza circa l’identità del reo, il BUSACCA Luca veniva dichiarato in stato di arresto per rapina aggravata in concorso con persona rimasta al momento ignota e dopo le formalità di rito condotto presso il carcere di Ragusa su disposizione del PM di turno.