Il portamento distinto, un buon italiano ed abbigliamento elegante sono state le armi per raggirare e depredare della sua pensione una anziana vedova alcamese che nella circostanza consegnava ben € 4.500,00 alla falsa funzionaria dell’INPS la quale, con la solita tecnica della verifica dei numeri di serie delle banconote, sostituiva le stesse con della carta straccia.
Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!L’episodio delittuoso in parola si consumava nella mattinata del 13 aprile del 2018 allorquando a seguito della chiamata dell’anziana donna personale dipendente si adoperava per acquisire elementi utili per identificare la truffatrice; sulla scorta di un identikit fornito dalla vittima laddove veniva data anche una dettagliata descrizione dell’abbigliamento, venivano visionati numerosi video registrati da impianti di video sorveglianza installati nelle immediate vicinanze dell’abitazione della vittima.
La certosina attività investigativa dava i suo frutti atteso che nel periodo temporale in cui si consumava la truffa veniva attenzionato un veicolo da dove scendeva una donna che corrispondeva alla descrizione fornita dall’anziana vittima; fatti i dovuti accertamenti sul veicolo si appurava come lo stesso fosse solitamente in uso ad una pluripregiudicata siracusana identificata per FIASCHE’ Fortunata, di anni 53.
Atteso il curriculum criminale della donna la quale, oltre a vantare precedenti di polizia e/o penali per furto in abitazione, rapina in pregiudizio di soggetti anziani, estorsione, truffa, risultava essere stata destinataria di numerosi provvedimenti amministrativi che le imponeva il divieto di ritorno nei comuni dove la stessa consumava alcuni dei delitti contestati, questo Ufficio, in collaborazione con l’Ufficio di P.G. territorialmente competente, verificava come la donna in quel preciso istante non fosse presente presso la propria abitazione e, inoltre, personale di quell’Ufficio riconosceva senza ombra dubbio la donna che veniva ritratta dai video acquisiti da questo Ufficio.
La donna veniva immediatamente deferita all’A.G. competente e le prove raccolte da questo Ufficio consentivano al G.I.P. del Tribunale di Trapani, dietro richiesta della procura competente, di emettere un provvedimento cautelare alla FIASCHE’ Fortunata alla quale veniva inflitta la misura cautelare personale dell’obbligo di dimora con prescrizione; a seguito dell’emissione del provvedimento cautelare venivano avviate le ricerche della donna la quale, proprio in virtù della loro caratteristica di “camminanti”, si protraevano per circa quindici giorni sino alle prime ore dell’alba del 29 marzo scorso allorquando quest’Ufficio, coadiuvato da personale del Commissariato di P.S. di Priolo, rintracciava la donna dando esecuzione alla misura cautelare in argomento.