Roma, continua l’emergenza topi

La scorsa notte una donna, che stava cenando all’aperto in piazza di Sant’Eurosia, zona Garbatella, a Roma, ha lamentato un improvviso dolore alla gamba, scoprendo con sgomento che era stato causato dal morso di un topo, il quale gironzolava liberamente tra tavoli e sedie. Non è purtroppo il primo caso, e di questo passo, difficilmente sarà l’ultimo. Le derattizzazioni infatti, vengono eseguite dal Comune di  Roma esclusivamente su segnalazione, e l’ultima iniziativa della Giunta Capitolina, relativa alla possibile sterilizzazione dei topi per risolvere il problema e al contempo non uccidere gli animali, non convince i cittadini romani.

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Sono i numeri a parlare: nella Capitale ci sono circa 10 milioni di ratti che, soprattutto a causa dell’emergenza rifiuti e del conseguente degrado che regna incontrastato in molte zone della città, hanno potuto proliferare sino a diventare essi stessi una nuova emergenza, arrecando innumerevoli disagi alle famiglie romane, preoccupate soprattutto per i propri bambini; non è raro infatti, che i piccoli vengano morsi dai roditori anche nei pressi degli istituti scolastici.

Al momento, AMA utilizza prodotti per la derattizzazione che seguono protocolli ambientali pre-stabiliti, ma il Comune vorrebbe compiere il “grande salto”, predisponendo un bando per concorso di idee destinato alle università e ai centri di ricerca, affinchè vengano individuati prodotti sterilizzanti da ingerire, evitando così la sterilizzazione chirurgica, che non mettano in pericolo l’incolumità degli animali domestici, cani e gatti su tutti, e che tornino a garantire un poco di dignità e decoro alla Città Eterna.

 

 

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