Riapertura asili nido, a Caltagirone mancato rispetto norme di sicurezza

Riapertura asili nido, a Caltagirone mancato rispetto norme di sicurezza. Inoltre, assenza anche di protocollo condiviso.

Riapertura asili nido. A Caltagirone la riapertura degli asili nido comunali fa i conti con svariate criticità. Tra queste, il mancato rispetto delle norme di sicurezza e l’assenza di protocollo condivido. A riguardo, riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di CGIL, CISL e CISA:

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“Le OO.SS FP CGIL,CISL FP e CSA preso atto della decisione dell’amministrazione comunale di Caltagirone di riaprire gli asili nido a partire dal 14 settembre, dichiariano di non condividere tale scelta. Le motivazioni risiedono essenzialmente nella mancanza di requisiti essenziali volti a garantire la sicurezza all’interno degli asili, con seri rischi sia per l’utenza che per tutti i lavoratori addetti al servizio sia educativo che ausiliario”.

“Ad oggi infatti l’amministrazione non ha ancora provveduto a integrare il Documento di Valutazione dei Rischi alla luce della nuova emergenza legata al virus SARS-COV-2, presupposto fondamentale per garantire la sicurezza in tutti gli ambienti di lavoro. Tale fatto impedisce di potere dare corso all’adozione di corrette ed adeguate misure di sicurezza, essendo il DVR punto di partenza per la redazione del cd. “protocollo di sicurezza per la riapertura degli asili nido”.

“A ciò si aggiunge anche il mancato adeguamento strutturale dei nidi sia all’interno che all’esterno,che inevitabilmente mette a repentaglio il principio di separazione delle sezioni/gruppi di bimbi, sminuendo le misure di contenimento del virus in caso di contagio,oltre ad impedire lo svolgimento in sicurezza delle attività all’aria aperta, fortemente incentivate dalle direttive nazionali”.

“Non sono nemmeno nella disponibilità degli operatori detergenti disinfettanti idonei a garantire la sanificazione ordinaria degli ambienti così come prescritto dalle circolari ministeriali e dalle relazioni del CTS( comitato tecnico scientifico).
Ma aspetto ancora più grave è che allo stato manca personale sufficiente a garantire un servizio sicuro,efficiente e funzionale all’utenza. Non è stato redatto nemmeno un elenco di supplenti sia educatrici che ausiliarie. Nessuna informazione e formazione contingente è stata adottata nei confronti e dei dipendenti che dei genitori”.

“Ad oggi non sono stati nemmeno individuati né i criteri né i nominativi dei referenti Covid 19,figure essenziali per attivare le procedure amministrative in caso di sospetto covid 19, per i quali tra l’altro è previsto l’obbligo di formazione. Tutto questo si inserisce in un contesto ove il confronto sindacale è stato quasi assente, riducendosi a una chiacchierata di poche battute preliminari,cui non è seguito un vero dibattito/confronto formale costruttivo e di condivisione,in deroga a quanto previsto non solo dal CCNL in materia di sicurezza,ma anche dal protocollo di intesa nazionale del 14 agosto e dal decreto del Ministro dell’istruzione del 3 Agosto che prescrive testualmente la sottoscrizione di “un protocollo d’intesa tra i diversi soggetti competenti per il settore 0-6 e le OOSS per garantire l’avvio e lo svolgimento dei servizi educativi per l’infanzia nel rispetto delle regole di sicurezza per il contenimento della diffusione di Covid 19”.

“Per tutte queste ragioni le OO.SS annunciano l’avvio di azioni di mobilitazioni dei dipendenti coinvolti oltre all’attivazione di procedure atte a coinvolgere gli organi preposti per legge a garantire e vigilare sulla corretta adozione delle misure di sicurezza sui posti di lavoro”.

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Foto articolo: Immagine di repertorio

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