Cinque litri d’acqua al secondo in più (rispetto agli attuali 4 litri) per tutto il mese d’agosto alla comunità di Grammichele, in modo da consentire a quest’ultima di superare la situazione di difficoltà nell’approvvigionamento idrico, a condizione che ciò non determini criticità di alcun genere per gli altri centri. Questa la decisione presa stamani dai sindaci dei Comuni (Caltagirone, Grammichele, Licodia Eubea, Mazzarrone e Mineo) che costituiscono l’Ats (Associazione temporanea di scopo) nella cui materiale disponibilità è passata, lo scorso 26 gennaio, con la consegna definitiva degli impianti dall’Eas (Ente acquedotti siciliani), la centrale idrica di Maguli (in territorio di Vizzini).
Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!La determinazione è stata assunta al termine di un incontro convocato dal sindaco di Caltagirone (Comune capofila), Gino Ioppolo.
“L’Ats – sottolinea Ioppolo – si è così fatta carico delle problematiche della comunità grammichelese, com’è giusto che avvenga quando, non a parole, ma con i fatti concreti, si tiene alle politiche d’area. E’ il frutto della piena collaborazione instauratasi fra i Comuni della zona e del proficuo percorso unitario che li caratterizza”. “Grazie al principio solidaristico dell’Ats – afferma il sindaco di Grammichele, Giuseppe Purpora – possiamo così contare su un maggiore quantitativo d’acqua con cui fronteggiare l’emergenza. Siamo intanto costantemente impegnati a trovare soluzioni definitive, che passano dalla riattivazione di un pozzo dell’ex Asi o di un altro vicino a Calleri”. Incentrate sul valore e sull’efficacia delle sinergie messe in campo nel territorio anche le considerazioni del sindaco di Mazzarrone, Giovanni Spata. Soddisfatto pure il deputato regionale Giuseppe Compagnone, intervenuto all’incontro odierno, da lui stesso sollecitato: “Ringrazio il sindaco Ioppolo e gli altri primi cittadini – afferma – per avere, con grande disponibilità, trovato una soluzione che garantisce l’atteso sollievo alla popolazione di Grammichele”.