Il ponte tra Modica e Ragusa è stato progettato da Morandi, progettista di quello crollato a Genova

Progettato, come riporta ragusaoggi.it, da Riccardo Morandi, grande e illustre progettista, anche il ponte che collega Ragusa a Modica, il cosiddetto “Ponte Costanzo”, quello prima del ponte che sovrasta la città. E del resto si perde il conto delle opere che in tutta Italia e nel mondo portano la firma di Morandi dal 1945. Saranno più di una decina i progetti di opere ideate da Morandi, progettista del ponte crollato a Genova.

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E appunto tra le opere più note di Riccardo Morandi c’è il ponte che collega Ragusa a Modica. E’ il più alto in Sicilia. Quando fu collaudato nel 1984 era il più alto in Italia il ponte sul ume Irminio sulla statale 115 tra Ragusa e Modica. Lungo quasi un chilometro la luce maggiore arriva a circa 180m.

I lavori per la costruzione iniziarono nel 1975 e si conclusero dopo 10 anni per opera della famosa ditta catanese Fratelli Costanzo S.p.A. Tuttora il ponte Costanzo con i suoi 168 m d’altezza è uno dei ponti più alti d’Europa. Altri suoi progetti riguardano la Sicilia. Tra il 1971 e il 1989 a rma di Riccardo Morandi ci sono innumerevoli studi e proposte per il “Ponte sullo Stretto di Messina”. Nel 1985 sulla base dei suoi calcoli si annuncia al mondo che il ponte si può fare e potrebbe resistere a sismi e atom. Ma ci sono ponti che hanno già avuto dei problemi come il viadotto Akragas chiuso dal 2017 o ancora il piccolo e pericoloso Ponte sul ume Gornalunga di Catania che evidenzia i segni del tempo. Vi sono anche altri ponti e altri viadotti, ad esempio sulla Palermo-Catania, che necessitano di un’adeguata attività di controllo e manutenzione anche se, spesso, gli enti preposti tardano o rinviano. Dopo la tragedia che ha colpito Genova con il cedimento del viadotto si accendono i proiettori sulle opere dell’ingegnere romano. Anche se gli esperti sono concordi nel sostenere che nessuna responsabilità va attribuita a Morandi. Tanti ponti e viadotti attraversati ogni giorno da migliaia di italiani, strutture realizzate tra gli anni 40 e 80 per cui piuttosto sarebbe necessaria manutenzione e monitorizzazione. Il professore di urbanistica Maurizio Morandi, figlio del progettista, interpellato risponde: “La manutenzione non ha mai riguardato lo studio Morandi, il ponte era poi monitorato per flussi di traffico che oggi sono cambiati”.

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