La Sicilia è una terra ricca di miti e leggende, raccontate e tramandate da secoli.
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LA LEGGENDA DELLE TESTE DI MORO
Si narra che durante la dominazione araba nel 1100, a Palermo vivesse una bellissima fanciulla molto dedita alla cura delle piante del suo balcone. Un giorno sotto casa sua passò un moro (un arabo) e vedendola se ne innamorò perdutamente, tanto che decise di dichiararle il suo amore.
Lei rimase molto colpita e ricambiò subito il sentimento. Un giorno però la fanciulla venne a sapere che il moro sarebbe presto tornato in Oriente dove lo attendevano moglie e figli, così sentendosi tradita, durante la notte tagliò la testa al moro e con questa fece un vaso nel quale piantò una pianta di basilico. Infine lo mise in bella mostra fuori nel balcone e tutti gli abitanti del quartiere, presi dall’invidia, si fecero costruire dei vasi di terracotta a forma di testa di moro.
LA STORIA DI COLAPESCE
Si narra che tra Scilla e Cariddi viveva un giovane chiamato Cola (Nicola), figlio di un pescatore che amava così tanto nuotare che trascorreva intere giornate in mare. Un giorno la madre era così tanto arrabbiata che gli mandò una maledizione: Cola! Che tu possa diventare un pesce! In quel momento, Cola divenne mezzo uomo e mezzo pesce, tanto che non tornò più sulla terra ferma e divenne un punto di riferimento per i pescatori che navigavano lo Stretto.
La notizia dell’esistenza di Cola Pesce giunse al Re Federico, il quale incuriosito, volle conoscerlo.
Il re volle mettere alla prova Cola pesce e gettò in mare un sacchetto pieno di monete d’oro, promettendogli che se fosse riemerse, avrebbe potuto sposare sua figlia.
Cola Pesce si gettò in mare, ma non riaffiorò più dalle acque. Si dice che scendendo giù si accorse che una delle colonne stava per spezzarsi, così decise di rinunciare alla ricchezza e alla figlia del re e di sacrificarsi per la Sicilia.
L’ETNA ED IL GIGANTE ENCELADO
All’Etna sono legate numerosi miti e leggende siciliane. Tra queste, si racconta che un tempo il gigante Encelado, volendo togliere il potere a Giove, decise insieme ai suoi fratelli di raggiungere la dimora degli dei mettendo una sopra l’altra tutte le montagne più alte del mondo. Giove, irato per l’arroganza di Encelado, scagliò sui giganti un fulmine che infiammò tutto il cielo accecandoli. Encelado, sepolto dalla montagna, non riuscendo a spostarla, cominciò a sputare fiamme dal petto che salirono fino alla vetta dell’Etna. La sua rabbia non si è ancora placata ed ogni tanto scatena ancora la sua forza emettendo colate di lava.
Queste alcune delle leggende siciliane più affascinanti…E VOI?
Quali sono state le leggende che i vostri avi vi hanno raccontato?
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