Giro d’Italia, Vittorio Adorni nella Hall of Fame

Hall of Fame. Vittorio Adorni, oggi nella sua Parma, è entrato a far parte della Hall of Fame del Giro d’Italia con la consegna del Trofeo Senza Fine che, dal 2000, va ai vincitori del Giro d’Italia. Proprio in Italia Adorni ha ottenuto i suoi successi più prestigiosi: il Giro del 1965 – in maglia Salvarani – e la vittoria nel Campionato del Mondo a Imola nel 1968.

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Le dichiarazioni. «È una grande emozione per me oggi e ritengo sia molto bello che il Giro d’Italia ricordi i corridori che hanno fatto qualcosa di importante in questa manifestazione», ha detto Vittorio Adorni.

«Il Giro era il sogno di ogni corridore, in particolare di quelli italiani, e che per un motivo o per l’altro nel mio caso continuava a svanire. Il 1965 è stata un’annata che mi ha trovato pronto sia fisicamente che mentalmente.

Avevo ripreso la Maglia Rosa nella 13a tappa, una cronometro di 50 chilometri da Catania a Taormina, ma sapevo che la corsa sarebbe stata ancora lunga e piena di insidie ma non l’ho più tolta. La tappa chiave fu la Saas Fee – Madesimo, un tappone di 282 km con 4 Gran Premi della Montagna prima dell’arrivo. Vinsi quella frazione con oltre 3 minuti di vantaggio e consolidai il mio primo posto nella generale.

Vi racconto un aneddoto: durante quella tappa mi avvicinò l’ammiraglia del Patron Torriani che aveva a bordo Bruno Raschi, storico giornalista della Gazzetta, che mi chiese a cosa stessi pensando. Io risposi: sto pensando a Coppi e alle sue imprese. E poco dopo anche io feci l’impresa che mi fece volare verso la conquista del Giro».

Adorni e il feeling col Giro.

Nel 1962 vince la sua prima tappa al Giro, la Moena – Aprica; si ripete nei due anni successivi vincendo due tappe ciascuno.

Nel 1965 vince il Giro d’Italia conquistando tre frazioni; è in Rosa per una tappa anche nel Giro 1966, in cui vince la cronometro di Parma, ma gli sfugge il successo finale.

Vittoria di tappa anche nel 1967, a Trento e quarto posto finale.

Nel 1969 il suo ultimo successo di tappa al Giro nella Cavalese – Folgarida.

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