In attuazione delle direttive del Prefetto Claudio Sammartino, emanate in sede di Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica in Prefettura di Catania, con Ordinanza dal Questore di Catania Mario Della Cioppa, continuano i servizi di presidio del territorio, in sinergia tra Forze dell’Ordine. Così, nella serata di venerdì scorso, nell’ambito dell’attività presidiaria predisposta nel capoluogo etneo, agenti della Polizia di Stato collaborati da personale della Guardia di Finanza, della Polizia Locale e dell’Esercito ha effettuato controlli straordinari nel centro storico, con particolare riguardo alle zone della movida e all’area di via Landolina, dove insistono numerosi pub.
Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!Sebbene le condizioni atmosferiche non fossero ideali per viaggiare in moto, tre motociclisti sono stati fermati, controllati e sanzionati, ancora per il mancato uso del casco, due motoveicoli sono stati sottoposti a fermo amministrativo per tale ragione.
Il report dell’attività di vigilanza sull’osservanza delle norme del Codice della Strada elenca oltre 14 infrazioni rilevate che vanno dal già cennato mancato uso del casco, alla guida senza patente, alla mancata revisione del veicolo e al mancato uso delle cinture di sicurezza.
A dispetto della pioggia insistente, decine sono state le persone identificate e controllate, ma la maggiore attività ha riguardato, ancora una volta, gli esercizi pubblici, alcuni dei quali, nonostante i pregressi servizi di controllo del territorio effettuati nella medesima zona, sono stati nuovamente “pizzicati” in situazioni di illiceità
Sotto la lente degli agenti, sempre i pub che, come nel recente controllo effettuato proprio in via Landolina quando vennero irrogate diverse sanzioni per l’abusiva occupazione di suolo pubblico, rimangono un elemento sotto osservazione proprio per quanto attiene la legalità della conduzione dell’esercizio.
E, in effetti, su quattro pub controllati, tre sono stati sanzionati proprio per aver occupato il suolo pubblico illegalmente, mentre uno non aveva esposto la tabella riportante i prezzi dei prodotti venduti. L’impegno sulla prevenzione e sul sanzionamento di tali illeciti rimarrà alta e costante, con periodici e mirati servizi di controllo e accertamento. L’ammontare delle sanzioni comminate nel corso del servizio supera i 7.300 euro.