S’intitola “Uno scatto che unisce”, a sottolineare la diversità degli sguardi su Caltagirone e il suo territorio, ma anche la volontà di trovare un legame, una relazione. E’ il concorso fotografico, alla sua prima edizione, che, promosso dal Comune di Caltagirone e organizzato dalle comunità del progetto Sprar Minori stranieri non accompagnati (Msna), ha coinvolto 14 ospiti delle comunità, ciascuno dei quali con tre foto.
Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!La cerimonia di premiazione si svolgerà sabato 23 febbraio, alle 10,30, nei locali della Corte Capitaniale, dove tutte le foto saranno esposte in una mostra, visitabile – ingresso gratuito – sino a lunedì 25 febbraio. Esso, come spiegano gli organizzatori, nasce “con lo scopo di sensibilizzare i migranti alla conoscenza più approfondita del territorio, attraverso immagini fotografiche capaci di raccontare la città vista attraverso una diversa prospettiva, permeata dalla propria cultura d’origine.
Abbiamo pensato – aggiungono – di dare la possibilità ai migranti di conoscere il contesto sociale e culturale in cui vivono e ritrovare così una dimensione di sviluppo personale nella nostra città. Essi sono stati accompagnanti per le vie di Caltagirone dagli educatori del progetto, durante il mese di dicembre. Questa attività è diventata per loro un potenziale spazio di riflessione sulla realtà attraverso lo sguardo mediato della fotocamera, allo scopo di lasciarsi <contaminare>, laddove la contaminazione sia intesa come unione, mescolanza delle reciproche visioni e prospettive”.
Una commissione, formata da un assistente sociale, un fotografo, un vigile urbano, un referente del progetto Sprar e dall’assessore al Welfare Concetta Mancuso, ha valutato le foto pervenute alla segreteria e ha definito i vincitori.