A Caltagirone si è dibattuto molto sulla questione “Social Housing” anche nella seduta di consiglio del 5 agosto 2019.
Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!A riguardo, il Consigliere d’opposizione Enzo Di Stefano, del gruppo “Per la città che vogliamo”, afferma pubblicamente, attraverso la sua pagina social, quanto segue:
“Il Sindaco della nostra Città, particolarmente nervoso per essere stato indotto, dalla nostra iniziativa, ad essere presente in Aula ed intervenire per dare conto ai cittadini delle sue posizioni in merito alla questione SOCIAL HOUSING, nel corso della seduta del Consiglio Comunale di Lunedì 5 Agosto si è lasciato andare, dando il peggio di sè. Le sue pesanti allusioni a determinate situazioni, che denotano il suo essere garantista solo con i suoi e colpevolista con gli altri (i suoi avversari politici), proferite nel suo intervento; Le sue volgari, ancorchè non specificate, accuse, per fortuna o furbizia sua pronunciate a microfono spento e rivolte alla mia persona, che in quel momento stava intervenendo a microfono accesso, e quindi interrotta, per misfatti di cui mi sarei macchiato nella mia funzione di assessore svolta negli anni scorsi, e per le quale l’ho invitato a precisarle davanti agli organi preposti, nulla avendo da temere, palesano la pervicace volontà di caccia alle streghe, di rinvangare il passato”.
“Per tentare di continuare a lucrare consenso – continua Di Stefano – e di nascondere le gravi defaillances ed insufficienze sue e della sua Amministrazione e la sua fuga dalle responsabilità, come nel caso del Social Housing. Ma soprattutto allusioni ed insinuazioni che esplicitano il suo pensiero e la sua concezione della politica, non fondata sul confronto, che può essere anche aspro, delle opinioni e delle posizioni, e non basata sul rispetto delle istituzioni e degli avversari. Una concezione autoritaria che vede in chi non la pensa come lui, in chi dissente, non un AVVERSARIO, ma un NEMICO da abbattere con ogni mezzo”.
“Sappia l’avvocato del popolo – dichiara il Consigliere d’opposizione – che il suo modus agendi e le sue forbite parole non ci impressionano e che non ci faremo intimidire. Diciamo ai cittadini che noi non retrocederemo di un millimetro nella nostra attività di opposizione alla quale siamo stati chiamati dagli elettori, e che non faremo sconti nè sulla vicenda Social Housing nè sulle altre questioni amministrative caratterizzate da zone di opacità e di oscurità, che richiedono trasparenza e linearità, e sulle quali terremo accesi i riflettori. Perché la nostra storia, individuale e collettiva, è una storia onorata di limpido, onesto, corretto, generoso, disinteressato impegno per il bene comune e l’interesse generale”.
“Abbiamo certamente, come tutti, – conclude Di Stefano – commesso errori (solo chi non fa non sbaglia) nel corso della nostra attività amministrativa, ma abbiamo sempre operato nel rispetto assoluto della legalità per perseguire finalità ed obiettivi nell’interesse della nostra Città. Lo faremo, sospinti dalla coerenza e dai valori di sempre e con la schiena dritta, non per noi ma perché lo dobbiamo alla nostra comunità”.