Il Consiglio comunale di Caltagirone, nel corso della seduta del 5 febbraio, ha approvato a maggioranza – i consiglieri dell’opposizione si sono in larga parte astenuti – sei provvedimenti riguardanti il riconoscimento di altrettanti debiti fuori bilancio. Vincenzo Di Stefano e Mario Polizzi hanno evidenziato come “solo la presenza in aula, per senso di responsabilità, dell’opposizione, a fronte di una maggioranza a brandelli, consenta l’ok ai provvedimenti”. Un senso di responsabilità di cui il capogruppo di Forza Italia, Luca Distefano, ha dato loro atto. Critico con la maggioranza pure Aldo Lo Bianco. Rinviata, invece, alla prossima seduta, fissata per le 20 di lunedì 11 febbraio, la trattazione del bilancio consolidato del gruppo Comune di Caltagirone anno 2016 e degli argomenti successivi.
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In apertura di lavori, l’assise, su proposta del presidente Massimo Alparone, aveva osservato un minuto di silenzio in memoria del compianto Guido Naghel, già componente del Collegio dei revisori dei conti al Comune, scomparso prematuramente. Era stata poi la volta delle comunicazioni: Vincenzo Di Stefano aveva stigmatizzato “la mancata partecipazione del Comune di Caltagirone alle iniziative del Distretto Sud – Est e la mortificazione dei giardinieri comunali, impegnati nella scerbatura e non nell’indispensabile cura del verde”. Mario Polizzi aveva lamentato, “nonostante la ormai datata richiesta dell’associazione <Parlamente>”, la mancata esposizione al municipio di uno striscione che reclami “Verità per Giulio Regeni”. Marco Failla aveva evidenziato “la grave crisi aperta nel territorio dall’annunciata chiusura del Cara di Mineo” e chiesto “una forte mobilitazione delle istituzioni del Calatino”. Il presidente Massimo Alparone, sul punto, aveva anticipato “il coinvolgimento degli altri Comuni per un’azione congiunta”. Infine, Maria Di Costa aveva lamentato ”la mancata risposta a un’interrogazione dello scorso giugno”.
Il vicesindaco Sergio Gruttadaria aveva risposto leggendo una nota chiarificatrice del Comune di Noto, che ribadisce “la strategia unitaria dell’area” e “il principio della partecipazione condivisa di tutti” alla promozione e valorizzazione del territorio. Sui giardinieri aveva evidenziato “il rispetto del loro ruolo precipuo”. Su Regeni aveva manifestato “la sensibilità dell’Amministrazione comunale”, così come sulla vicenda – Cara, “che chiama in causa il futuro di tante persone, su cui a nessuno è consentito scherzare”. Quanto all’interrogazione della Di Costa, aveva auspicato una celere risposta.