Soddisfazione, ma anche commozione. Inevitabile. Dopo 28, persino 30 anni, è arrivato il giorno dell’agognata stabilizzazione. Ieri pomeriggio, nel salone di rappresentanza “Mario Scelba” del municipio, 51 dei 119 precari in servizio al Comune hanno firmato il contratto a tempo indeterminato e parziale (24 ore) con cui hanno scritto la parola “fine” a decenni di incertezze. Sono gli appartenenti alle categorie A (operatori) e B (esecutori).
Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!
Si tratta dei primi esiti delle procedure avviate alle fine dello scorso anno dalla Giunta municipale. La stabilizzazione riguarda in prima battuta i 51 delle categorie A e B. Seguirà quella degli altri (categorie C e D). Alla cerimonia sono intervenuti il sindaco Gino Ioppolo (“Tutto ciò – ha detto il primo cittadino – è il frutto della proficua collaborazione fra burocrazia, Amministrazione e sindacati e rafforza il senso di appartenenza alla città”), l’assessore al Personale Concetta Mancuso (“Il lavoro – ha affermato l’assessore – non è solo un mezzo di sostentamento ma, come nel vostro caso, un modo concreto per essere utili alla comunità”), il presidente del Consiglio comunale Massimo Alparone (“Dietro ognuno di voi – ha osservato il presidente – c’è una storia di attese e speranze finalmente concretizzate”) e il segretario generale Carolina Ferro, che ha posto l’accento “su un importante risultato che corona impegno e sforzi condivisi”.
Presenti il vicesindaco Sergio Gruttadauria e i sindacalisti Giacomo Balata (Cgil) e Valeria Laiacona (Cisl). Salvatore Marotta, uno dei 51: “Oggi chiudiamo una lunga odissea. Un pensiero va al nostro amico e collega Salvatore Cappuccino, che purtroppo non è più qui, ma che con noi ha condiviso mille battaglie e che da Lassù gioisce insieme a noi”.