Definitivo via libera della Regione siciliana al riconoscimento dell’ospedale “Gravina” di Caltagirone quale centro abilitato alla prescrizione/erogazione dei farmaci per la cura dell’epatite C. L’assessore alla Salute, Ruggero Razza, ha emesso un decreto con cui, modificando la Rete regionale per la gestione delle epatiti da virus C, vi comprende, fra i centri Hub (abilitati alla valutazione dell’appropriatezza diagnostica, alla priorità terapeutica e alla prescrizione ed erogazione dei farmaci antivirali), l’unità operativa di Malattie infettive dell’ospedale calatino.
Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!Battaglia vinta, quindi, per il Calatino e circa 400 pazienti del territorio, oltre 250 dei quali sono stati sinora costretti a recarsi in altri centri, del Ragusano (soprattutto Vittoria) o del Catanese, per vedersi somministrare le compresse indispensabili per sconfiggere il virus, mentre poco meno di 150 sono in attesa del primo trattamento, che potrà così essere effettuato nel reparto di Malattie infettive (retto da Salvatore Bonfante, primario facente funzioni) dell’ospedale di Caltagirone.
Lo scorso 19 aprile il Consiglio comunale aveva approvato all’unanimità una mozione – primo firmatario Andrea Bizzini – così come emendata dal gruppo “Per la città che vogliamo”, con cui si evidenziava che il decreto dell’assessore regionale alla Salute del 2015, concernente la Rete regionale per la gestione delle epatiti da virus C, include Malattie infettive dell’ospedale di Caltagirone tra i centri che identificano pazienti potenzialmente eleggibili alla terapia antivirale, ma la esclude immotivatamente dai centri abilitati per la prescrizione ed erogazione dei farmaci antivirali per il trattamento dell’epatite cronica, della cirrosi e della recidiva dopo trapianto di fegato da virus C. “Eppure – si sottolineava nella mozione – oggi a Caltagirone e nel territorio ci sono oltre 250 pazienti con le patologie prescritte inviati presso altro Centro, 112 in carico al Centro calatino e 10 in attesa di essere presi in carico”. Numeri, questi, nel frattempo cresciuti.
Soddisfatto per il risultato il sindaco Gino Ioppolo: “Si è concluso un lavoro iniziato molti anni fa quando, dai banchi dell’Ars, evidenziammo la problematica. In tempi in cui è difficile credere nella buona politica – conclude il sindaco – va riconosciuto il tangibile impegno dell’assessore Razza”. A ricordare “il contributo dato anche dal Consiglio comunale al raggiungimento di questo significativo traguardo” è il presidente Massimo Alparone.