Caltagirone, il calatino verso il “dopo Cara di Mineo”: ora pensiamo agli italiani

Si è svolto ieri nella Sala Milazzo del Palazzo di città di Caltagirone l’incontro promosso dal Comitato civico “Emergenza Calatino 2019” alla presenza dei Sindaci di Militello in V.C, Mirabella Imbaccari, San Cono e Vizzini, il Vice Sindaco di Caltagirone, i Presidenti dei Consigli comunali di Caltagirone, Ramacca, San Michele di Ganzaria e Vizzini, un Assessore del Comune di Ramacca e numerosi Consiglieri comunali dei 15 comuni del comprensorio, per fare fronte comune all’emergenza occupazionale e alla crisi dell’indotto che si prospetta con la chiusura del CARA di Mineo.

Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!

L’incontro è stato aperto dai portavoce del Comitato, Giusy Infantino e Marco Failla, che hanno rappresentato il senso dell’iniziativa: “garantire al territorio un’adeguata compensazione socio-economica per evitate il default del Calatino Sud-Simeto nel “dopo CARA di Mineo”.  È successivamente intervenuto il Vice Presidente provinciale di MCL Catania, Paolo Ragusa, che ha presentato la piattaforma programmatica sulla quale è impostata la vertenza aperta con le Istituzioni regionali e nazionali.

A seguito del confronto attivo che ha visto, dopo i saluti di Alparone e Gruttadauria,  fra gli altri, l’intervento dei Sindaci Barbera, Burtone, Cortese e Ferro, sono state condivise due sostanziali proposte che a breve saranno rappresentate alle istituzioni competenti.

Al Presidente della Regione la richiesta dell’inserimento delle aree industriali e artigianali dei 15 comuni del Calatino Sud-Simeto nella ZES – Zona Economica Speciale – collegata all’area portuale di Catania e in corso di delimitazione in attuazione del  cosiddetto “Decreto Sud” (D.L. 91/2017) da collegare alla istituzione di una task force di Invitalia nel  Calatino Sud–Simeto per accompagnare e sostenere gli ex lavoratori in eventuali percorsi di auto imprenditorialità e le imprese del territorio nell’accesso alla finanza agevolata utile a potenziare la loro attività economica

L’altra, è la richiesta al Prefetto di Catania per la creazione di un “bacino occupazionale” con i lavoratori “ex CARA di Mineo” al quale attingere nel caso di avvio di lavori e/o servizi pubblici nel territorio del Calatino Sud–Simeto, salvaguardando anche le competenze acquisite nel settore dell’accoglienza da spendere nel nuovo sistema denominato Siproimi.

I Sindaci riunitisi alla fine dell’incontro hanno chiesto al primo cittadino di Caltagirone, per il tramite del suo vice, di promuovere in incontro urgente tra tutti i Sindaci del comprensorio e una rappresentanza del comitato civico al fine di promuovere ulteriori incontri istituzionali con il Governo regionale e con quello centrale.

Al prossimo incontro in Prefettura, già richiesto dal Comitato civico, il territorio andrà di certo con una rappresentanza sia istituzionale che della società civile.

Nel caso in cui non vi siano delle risposte concrete e quindi il CARA verrà chiuso senza forme di compensazione sociale ed economica nei confronti dei cittadini  del territorio, il Comitato avvierà un’azione collettiva per ottenere dal Governo centrale un risarcimento economico.

 

Il Comitato civico “Emergenza Calatino 2019”

Condividi

Cosa ne pensi?Annulla risposta

Exit mobile version