Il Senato Civico è simbolo, archetipo, figurazione civile, politica, storica, culturale, rituale e mitica.
Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!Nell’incantevole e veneranda Caltagirone, città della Ceramica e patrimonio dell’Unesco, il Senato Civico, risalente al tardo 1606, raffigura, unitamente alla musica aulica e ai luoghi memorabili, un’importante ed affascinante sfumatura barocca che, disponendosi in corteo con tutte le sue figure, coinvolge i cittadini alle molteplici celebrazioni festive.
Se scaviamo nel passato della suddetta cittadina, veniamo a conoscenza che anticamente il Senato, come ci suggerisce lo stesso termine, rappresentava le figure più importanti dell’assemblea legislativa del tempo, indubbiamente appartenente alla città caltagironese, da qui infatti l’adozione del secondo termine “Civico”, le quali figure però, attraverso i loro molteplici significati e il loro favoleggiar, fungono da essenziali concetti che fin da subito hanno dialogato fra loro e con i singoli cittadini-spettatori.
Proprio per questo motivo, infatti, le celebrazioni festive della città di Caltagirone si sono distinte, fin dall’antichità, per la loro eccelsa spettacolarità e profonda rilevanza storica – culturale locale, lasciando delle tracce nel ricordo visivo del popolo, il quale a sua volta viene colpito da quelle innumerevoli sfumature festive: luminarie, suoni di campane, messe solenni, musica strumentale, fuochi artificiali ed infine il corteo del “Senato Civico”.
Quest’ultimo consta di ben 11 figure storiche: Messi, Giurati, Patrizi, Mazzieri, Guardaroba, Inservienti, Capitano di giustizia, Alabardieri, Piffari, Trombettieri e Tamburi. Tuttavia, col passar degli anni, la struttura del Senato Civico di Caltagirone ha subito delle notevoli modifiche: infatti, in un primo momento sono stati aggiunti o sottratti i componenti delle figure, oppure sono state eliminate alcune di queste, mentre in un secondo momento, riconducibile ai giorni nostri, sono stati innovati anche gli abiti del tardo barocco.
Quindi, il Corteo, tramandato sino ai giorni nostri, costituisce un’eccelsa attrattiva sia per i cittadini sia, soprattutto, per i numerosi turisti. A tal proposito, possiamo immaginarlo in questo modo: i Tamburi che aprono il corteo, seguiti dal Guardaroba, in gergo “Bastoniere”, che, con la sua verga, è affiancato dai due Mazzieri con in mano le due “Mazze d’Argento”, realizzate dal Maestro Battista Butera. Dopo seguono gli Alabardieri, disposti per guardia del Capitano di Giustizia, il quale è posto al centro, ed infine tutte le restanti figure che costituiscono la cerniera dell’intero corteo.
Che dire, un’immagine del Senato Civico particolarmente suggestiva per la storia che rappresenta e per la ricchezza dei colori dei costumi; un’immagine affascinante e preziosa della sfera dei significanti e significati storici – culturali della Caltagirone barocca, la quale deve essere valorizzata e divulgata affinché le generazioni future possano goderne all’infinito.