C’è un tocco di Caltagirone nella 50esima edizione della Settimana organistica internazionale, la rassegna autunnale di musica classica e contemporanea per organo che si svolgerà a Piacenza da martedì 25 settembre a domenica 11 novembre. La rassegna, di grande interesse e valore artistico, propone una serie di otto diversi eventi musicali che vedranno esibirsi il fior fiore del concertismo per organo internazionale con solisti fra i più prestigiosi al mondo, i quali si cimenteranno di volta in volta con le particolari sonorità degli organi piacentini.
Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!La kermesse, che negli anni ha ospitato alcuni tra i più noti solisti a livello mondiale, da Cameron Carpenter a Jean Guillou, sarà aperta, alle 21 di martedì 25, nella Basilica di San Savino, dal concerto straordinario che ne celebra il cinquantenario, durante il quale verranno eseguite due cantate appositamente commissionate: una con musica della giovane francese Véra Nikitine, l’altra con musica del maestro Joe Schittino, direttore dell’Istituto musicale “Pietro Vinci” di Caltagirone.
Si tratta di “Rapsodia Vespertina – Un nuovo Regina Coeli” su testo del piacentino Claudio Saltarelli, che propone una riflessione, a partire dalle parole dell’inno cristiano, sulla contemporaneità a confronto con la fede. Questo testo ha ricevuto l’imprimatur del Pontificio Istituto per la Cultura. La partitura sarà eseguita dall’Orchestra del Conservatorio “Nicolini” di Piacenza, diretta da Camillo Mozzoni, e dal Coro Farnesiano diretto da Mario Pigazzini; la solista sarà Sachika Ito, con interventi di Nadio Marenco (fisarmonica), Fabio Rinaudo (cornamusa francese) e del Molinella Ocarina Group, coordinato da Emiliano Bernagozzi.
All’evento parteciperanno, su invito degli organizzatori, due ospiti calatini: la contessa Gaetana Bartoli Gravina e don Salvatore Abbotto, che porterà il messaggio di saluto del vescovo Calogero Peri. “Un’ulteriore bella opportunità – commenta il sindaco Gino Ioppolo – per creare un ideale legame, in questo caso attraverso la musica e la parola sacra, tra Caltagirone e una significativa realtà come quella di Piacenza”.