Acireale, in attesa di nuove rotatorie su viale C. Colombo

È uno snodo di vitale importanza, il viale Cristoforo Colombo che, con i suoi circa tre chilometri, quotidianamente è soggetto ad una mole di lavoro impressionante della viabilità che tocca punti nevralgici fra autostrada, statale 114 e centri del territorio limitrofo al comune di Acireale.

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Con l’aumento della circolazione si è sempre cercato di apportare migliorie alla viabilità, in quanto il viale fa parte dell’ente comunale, cercando di evitare l’incrocio fra via Cefalù ed il viale Colombo e sul lato opposto, la svolta sempre sulla via Cefalù, per coloro che provenivano dal casello dell’A18. Opera che risultava finanziata, ma senza mai l’arrivo dei soldi. La protesta di alcuni sindaci portò solo ad un abbassamento del costo del progetto, seguito poi da un totale silenzio.

Con fondi del Comune, nacque un progetto che portò alla creazione di una rotatoria in via Sclafani in concomitanza con il funzionamento dell’ospedale e, per chi era diretto nei paesi pedemontani, era come un “torna indietro”. Oggi, grazie all’attenzione dell’assessorato comunale ai Lavori pubblici, retto da Carmelo Grasso, si stanno portando avanti due grosse opere, entrambe finanziate ed in fase di certificazione da parte di una società di controllo per poter passare così, dopo l’approvazione in Giunta del progetto esecutivo, all’appalto.

Progetto che porta alla costruzione di una rotatoria in corrispondenza di via Lazzaretto dove c’è la presenza di un semaforo che “gestisce” la viabilità su tre flussi diversi. È in programma anche il rifacimento di un vasto tratto di asfalto, non incluso nei lavori fatti la scorsa estate.

Un’altra rotatoria è prevista sul viale Colombo, presso lo sbocco di via degli Ulivi, tratto molto pericoloso per gli innumerevoli automobilisti che lo percorrono. Il secondo progetto, con iter già avviato da precedenti amministrazioni locali, riguarda il Contratto di quartiere S. Cosmo; opere per migliorare e riqualificare i vari luoghi, come il piazzale ancora a fondo naturale, utilizzato come parcheggio e un’area attrezzata nel parco Belfrontizio.

(articolo scritto in collaborazione con Salvo Re)

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