La questione acqua è sempre un tema molto dibattuto e controverso ad Aci Sant’Antonio. A tenere banco, mettendo nuovamente la tematica acqua e il gestore Acoset al centro, è il botta e risposta tra il consigliere comunale Giuseppe Finocchiaro e il sindaco Santo Caruso.
Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!Il consigliere Finocchiaro si è espresso così: “Rimango davvero sorpreso dal voto favorevole al bilancio Acoset del sindaco Caruso: spero quanto meno che sia un bilancio che preveda corposi investimenti sulla rete idrica di trasporto e che quindi dia un orizzonte con tempistiche certe agli intenti, finora soltanto dichiarati, di ristrutturazione della rete idrica. Se così non fosse il voto favorevole di Caruso sarebbe davvero inspiegabile.
Ritengo che tale voto favorevole del sindaco Caruso, a fronte di tante astensioni da parte di sindaci coraggiosi e che fanno il bene delle proprie comunità, contestando – con i fatti e non con mere lettere al Prefetto non risolutive nei momenti di grave crisi idrica – la qualità del servizio idrico reso da Acoset, non rispetti i disservizi patiti in ogni stagione dai cittadini-utenti santantonesi. Riterremmo rispettoso che i sindaci, compreso quello di Aci Sant’Antonio, mettessero da parte le logiche di mera appartenenza politica a favore degli evidenti disservizi patiti dai propri concittadini. Speriamo che i concittadini se ne ricordino opportunamente nelle prossime competizioni in cui taluni decidessero – come si vocifera – di misurarsi… “.
La replica del sindaco sulla questione Acoset
Immediata la replica del primo cittadino Caruso: “Ancora una volta il consigliere Finocchiaro dimostra di sconoscere l’argomento del quale parla e con il quale prova a gettare luce su sé stesso, collezionando l’ennesimo scivolone. Il che, per il ruolo che ricopre da tempo, è un fatto decisamente grave. Perché se sapesse di cosa parla avrebbe chiaro che i bilanci delle aziende partecipate non sono previsionali ma consuntivi, si riferiscono cioè ad attività svolte. Il voto, quindi, in questo caso è meramente tecnico, e se si fosse realmente informato avrebbe appurato che l’astensione di alcuni sindaci è stata dettata da una questione tecnica, cioè dall’imputazione di una spesa all’interno del bilancio: non ha avuto nulla a che fare con idee previsionali o con i disservizi.
Da consigliere attento Finocchiaro potrebbe invece chiedere il verbale della seduta per visionare il mio intervento sulla questione dei disservizi legati al territorio santantonese, intervento nel quale ho chiesto investimenti ad hoc risolutivi già per quest’anno in corso. Ed è un intervento sul solco di quelli fatti in precedenza, dell’azione che ho sempre portato avanti proprio per il territorio, come si può appurare con facilità. È davvero incredibile come Finocchiaro pur di ottenere un minimo di consenso arrivi ad attaccare perfino il Prefetto, sminuendone l’importanza quasi come fosse un organo inutile e non un baluardo della società: è evidente che per lui chiedere l’intervento di una delle massime autorità del territorio equivale ad un’azione inutile.
E ciò aggrava ancora di più questo sgangherato intervento per la stampa, che a me pare abbia un fine – il suo sì – puramente politico, evidenziato dal tentativo di fare apparire un semplice voto a un consuntivo come un gesto con chissà che finalità. È lo stesso Finocchiaro che, facendo leva su un disagio dei cittadini, arriva a parlare addirittura, a luglio 2021, di elezioni e di imprecisate ‘voci’, lasciando intendere chissà che manovre. Cerchi, piuttosto, di fare l’interesse reale dei cittadini, onorando con azioni limpide e meritorie il ruolo che ricopre”.