Wikinkiesta: Il vicolo de “I setti maravigghi di Cartaggiruni”

Il quartiere San Giacomo di Caltagirone sta vivendo una significativa rinascita culturale e architettonica. Dalla strada che conduce al bivio Gela-Catania e Mirabella, fino al santuario Signore del Soccorso con il suo museo del Crocifisso, l’area sta conoscendo una profonda trasformazione.

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Giuseppe Failla,  più noto come “Peppe”  è conosciuto per il suo impegno sociale e sportivo nella comunità. Egli ha recentemente aggiunto un nuovo tassello a questo percorso di riqualificazione: il vicolo delle sette meraviglie presso la Volta Internullo, piccolo passaggio tra i carrruggi della città. L’iniziativa si affianca ad altri progetti significativida lui realizzati, come la Scala della legalità, inaugurata circa un anno fa.  Anche l’ex Fornace Hoffmann, oggi diventa punto di riferimento per questa zona della città, grazie alle iniziative culturali e alla prossima apertura del Museo del Laterizio “Brick Experience” in corso di realizzazione.Peppe Failla candidato al consiglio comunale alle prossime elezioni amministrative a Caltagirone

Le sette meraviglie celebrate nel vicolo riprendono un antico detto dialettale: “Setti su li meravighi di Cartafruni: a Scala, u Ponti, u Fonti, u Conti, u sciascu di Majurana, a scecca di Majuri e i minni di donna Cuncetta.” Si tratta della Scala di Santa Maria del Monte, il Ponte di San Francesco, i fontanoni dell’Acquanuova realizzati dal Gagini, il  Conte Gravina, il fiasco di Majorana, l’asina che trasportava il consigliere comunale paralitico Majuri e il prosperoso seno della consorte di un Commissario di Polizia.

Abbiamo intervistato Peppe per chiedergli di questa iniziativa, ecco cosa ha raccontato a Primastampa.eu:

Da dove nasce questa intuizione di riprodurre su manufatti in ceramica le sette meraviglie di Caltagirone e spiegaci cosa sono?

L’iniziativa nasce da me, anche se è frutto di un lavoro condiviso. Questo vicolo, “Volta Internullo”, è una zona di grande passaggio: qui transitano persone che parcheggiano nell’area camper o nei pressi dell’area autobus, e spesso passano proprio da questo vicolo. Ho pensato che abbellirlo con ceramiche potesse renderlo più accogliente. Stiamo valutando anche di aggiungere piante e una particolare illuminazione. Ci occupiamo della sua pulizia insieme ad alcuni residenti del quartiere San Giacomo.

L’idea delle sette meraviglie di Caltagirone è nata dal desiderio di valorizzare elementi che spesso vengono dimenticati. Ogni vaso rappresenta in modo stilizzato una delle leggende legate a questi luoghi simbolici.

 Qual è il legame tra questo progetto del vicolo delle sette meraviglie e le altre iniziative di riqualificazione del quartiere San Giacomo, in particolare con la Scala della Legalità?

Questo progetto è parte di un contesto più ampio di riqualificazione del quartiere San Giacomo. Ogni artigiano coinvolto ha deciso di prendersi cura di una specifica area, spesso quella in cui si trova la propria attività, per agevolarne la gestione e creare un legame diretto con il territorio.

Il vicolo “Volta Internullo” è situato di fronte alla Scala della Legalità, un luogo che vuole diventare non solo un’attrazione turistica, ma anche uno spazio di riflessione per chi lo visita. L’idea è che, uscendo da un vicolo abbellito, si arrivi a un luogo simbolico, che ispira bellezza e speranza.

Credo che questa sia la strada giusta: oggi i comuni, a causa di tagli e difficoltà, spesso non riescono a prendersi cura di tutto. È importante che ogni cittadino, ogni attività e ogni quartiere si impegni a valorizzare i propri spazi, abbellirli, pulirli e mantenerli vivi. Solo così una città, non solo Caltagirone, ma tutte le città, possono guardare con speranza al futuro. Altrimenti, abbandonarsi all’incuria e al lamento non porta a nulla.

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