In un’epoca in cui il turismo culturale sta vivendo una rinascita, i cimiteri monumentali emergono come destinazioni inaspettate ma ricche di storia e arte. Tra questi, il Cimitero Monumentale di Caltagirone si distingue come un gioiello architettonico e culturale della Sicilia, recentemente incluso nell’Atlante dei Cimiteri Italiani.
Un Viaggio nel Tempo e nell’Arte
Situato su una collina e circondato da pini e cipressi secolari, il Cimitero Monumentale di Caltagirone offre ai visitatori un’esperienza unica. Dichiarato monumento nazionale nel 1931, questo luogo di riposo eterno racconta la storia della città e dei suoi illustri cittadini attraverso l’architettura e l’arte funeraria.
Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!La genesi del cimitero risale al 1852, quando Don Pasquale Gravina commissionò un progetto all’architetto Giovan Battista Filippo Basile. Tuttavia, fu solo nel 1866 che il progetto definitivo, opera dell’architetto locale Gianbattista Nicastro, prese vita.
Architettura e Design
Il complesso monumentale, realizzato in stile gotico-siciliano, presenta una pianta quadrata con una croce greca inscritta, formata da 170 arcate che creano portici lungo le quattro vie principali. Questa struttura imponente non solo serve come luogo di commemorazione, ma anche come galleria d’arte a cielo aperto, dove capimastri locali e architetti rinomati hanno lasciato il segno con le loro creazioni.
Personaggi Illustri e Opere d’Arte
Passeggiando tra i viali del cimitero, i visitatori possono incontrare le tombe di numerose personalità che hanno contribuito alla storia e alla cultura di Caltagirone e della Sicilia:
– Gaetano Crescimanno, Duca d’Albafiorita, compositore musicale noto come l'”ardito siciliano”
– La tomba della famiglia Grifeo, una delle più antiche e nobili famiglie siciliane
– Arturo Vella, politico e antifascista italiano
– Antonino Ragona, ceramista e ceramologo, noto per la decorazione della Scala di Santa Maria del Monte
– Silvio Milazzo, ex Presidente della Regione Siciliana
– Fortunato Pasqualino, scrittore, drammaturgo e filosofo
– Gianbattista Nicastro, l’architetto stesso del cimitero
– G. Bongiovanni Vaccaro, rinomato figurinaio che portò la terracotta caltagironese in Europa e America
Riconoscimento Nazionale e Internazionale
L’inclusione del Cimitero Monumentale di Caltagirone nell’Atlante dei Cimiteri Italiani nel 2024 segna un importante riconoscimento del suo valore culturale e turistico. Questo progetto, frutto di una collaborazione tra Utilitalia SEFIT e il Ministero Italiano dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, mira a promuovere i cimiteri monumentali come parte integrante del patrimonio culturale italiano.
In Sicilia, oltre a Caltagirone, anche i cimiteri di Paternò e Troina sono stati inclusi in questo prestigioso elenco, sottolineando la ricchezza e la diversità del patrimonio funerario dell’isola.
Un Nuovo Capitolo nel Turismo Culturale
L’inserimento nell’Atlante dei Cimiteri Italiani apre nuove prospettive per il turismo a Caltagirone. Il cimitero monumentale si propone ora non solo come luogo di memoria, ma come destinazione per gli amanti dell’arte, dell’architettura e della storia.
Questa nuova attenzione potrebbe portare a:
– Sviluppo di percorsi guidati tematici
– Organizzazione di eventi culturali e artistici all’interno del cimitero
– Maggiore conservazione e restauro delle opere presenti
– Creazione di materiale informativo e didattico per i visitatori
Il Cimitero Monumentale di Caltagirone rappresenta un tesoro nascosto che sta emergendo come una destinazione di primo piano per il turismo culturale in Sicilia. La sua inclusione nell’Atlante dei Cimiteri Italiani non è solo un riconoscimento del suo valore storico e artistico, ma anche un’opportunità per riscoprire e valorizzare questo straordinario patrimonio culturale.