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Rito funebre cattolico

Per le persone di religione cattolica, il rito funebre si articola in tre momenti. La veglia, la celebrazione della messa e la sepoltura.

La veglia precede il funerale e si svolge in un luogo raccolto e protetto. È il momento in cui familiari si riuniscono intorno al defunto per pregare e onorare la sua memoria.

Segue la celebrazione della messa funebre, che avviene in chiesa. Riti e preghiere possono essere adattati alle circostanze e nelle letture possono essere coinvolti anche familiari e amici, per commemorare il defunto e chiedere conforto. La messa si conclude con la benedizione della salma e l’incensazione.

Dopo il funerale, il corteo funebre raggiunge il cimitero dove si svolgono le attività di sepoltura della salma. 

Di recente, anche tra le persone di religione cattolica cresce sempre di più l’usanza della cremazione. In questi casi, per i partecipanti al funerale il rito si conclude in chiesa.

 

Rito funebre musulmano

La fase del Ghusl è il primo momento del rito musulmano. Quattro familiari o amici, preparano il corpo del defunto con una toilette di purificazione. Durante il rituale, il viso del defunto deve essere rivolto verso la Mecca e il corpo lavato dall’alto verso il basso, per tre volte a cominciare da destra.

La seconda fase è quella del Kafal. La salma viene asciugata, cosparsa di incenso o altri oli profumati e avvolta in un numero dispari di fogli di stoffa bianca.

Terminata la preparazione, ha inizio il Salatul Janazah: la preghiera collettiva guidata da un Imam, durante la quale si chiede perdono per i peccati. Il rito può durare dai 30 ai 70 minuti e al termine la salma viene portata al cimitero.

Secondo la religione musulmana, il corpo dovrebbe essere inumato direttamente nella terra ma non sempre questo è possibile, allora viene usata una bara in legno tenero, posizionata perpendicolare alla Mecca. Durante il rito di sepoltura i partecipanti pregano e gettano ognuno una manciata di terra nella tomba.

 

Il funerale ebraico

Il rito ebraico prevede che gli occhi del defunto vengano chiusi, il corpo coperto e disteso sul pavimento. Prima della sepoltura, il corpo viene purificato con l’acqua e avvolto in un lenzuolo di lino. La religione ebraica vieta che durante i riti la salma sia esposta, quindi le cerimonie commemorative avvengono a feretro chiuso. Prima della chiusura del feretro, se disponibile, si sparge l’afar: la sacra terra di Israele.

Durante la cerimonia funebre si saluta per l’ultima volta il defunto e si rende omaggio alla sua memoria. Si procede poi con la sepoltura. Per l’inumazione la bara non è necessaria ma, qualora sia obbligatoria per legge, deve avere delle fessure per permettere al corpo di entrare in contatto con la terra. Il rito ebraico non prevede la cremazione.

 

Il rito funebre civile

Il funerale civile è una cerimonia laica per dare l’ultimo saluto a una persona atea e non credente. Non prevede un luogo specifico e può essere svolto ovunque, senza alcun permesso particolare.

La cerimonia può essere strutturata in libertà, in genere è caratterizzata da racconti commemorativi, elogi e un ultimo saluto alla persona cara.

A seconda delle circostanze e delle richieste dei familiari, il rito civile può essere celebrato da un parente, da altra persona vicina al defunto o da personale specializzato, come il cerimoniere.