Weekinkiesta: quando bere acqua è salutare

L’ acqua è il principale componente del corpo umano e rappresenta circa il 60% del peso di un maschio adulto, il 50-55% di una donna e quasi l’ 85% di un neonato: assumerla nella giusta quantità è fondamentale per il benessere psico-fisico.

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L’ EFSA (acronimo inglese per Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare), ha infatti accertato che esiste un collegamento diretto tra l’ assunzione giornaliera di acqua e le normali funzioni fisiche e cognitive.

  • Rinforza le difese immunitarie: l’ acqua fluidifica il muco nei polmoni e nelle vie aeree e aiuta a ridurre il rischio di allergie o altri problemi respiratori;  previene l’accumulo di sali nei reni che potrebbero causare la formazione di calcoli. Inoltre aiuta a mantenere la corretta densità del sangue per evitare complicazioni a livello cardiovascolare. Essa è anche utile anche alle ossa aiutando a mantenerle in forma e a prevenire l’artrite;
  • Regola la temperatura corporea: soprattutto dopo l’attività fisica quando si suda molto, bere aiuta a mantenere stabile la temperatura corporea intorno ai 36°;
  • Depura e favorisce la digestione: l’acqua rende possibile l’eliminazione delle tossine e dei materiali di scarto che si accumulano nell’organismo. Una corretta idratazione aiuta a regolarizzare l’intestino, alleviando anche problemi di stitichezza;
  • Previene la secchezza orale: la “bocca secca” può causare difficoltà nella deglutizione dei cibi, aumenta il rischio di carie ai denti e influisce sul linguaggio;
  • Aiuta a recuperare le energie e ad aumentare la concentrazione: bere ci rende più concentrati e attenti;
  • Può aiutare a dimagrire: un organismo disidratato ha difficoltà a metabolizzare i grassi: per questo chi beve poca acqua potrebbe non riuscire a perdere peso. Inoltre bere acqua regola lo stimolo dell’appetito e  favorisce il senso di sazietà;
  • Stimola il metabolismo: bere la giusta quantità di acqua fa bruciare più calorie;
  • Aiuta l’ attività fisica: per uno sportivo è fondamentale bere acqua per alimentare i muscoli di energia. Si consiglia di bere prima dell’allenamento perché fra gli altri benefici dell’acqua c’è quello di ridurre il rischio di crampi, fatica e distorsioni. Inoltre bere acqua dopo l’allenamento aiuta a reintegrare i liquidi persi con la sudorazione; 
  • Contribuisce a rendere la pelle più luminosa: l’idratazione per la pelle del viso e del corpo arriva dall’esterno grazie a creme e fluidi, ma anche dall’interno. Bere aiuta a rigenerare le cellule, prevenire la formazione delle rughe d’espressione ed eliminare le tossine e i batteri accumulati;
  • Previene il mal di testa: la disidratazione rappresenta una delle cause più comuni del mal di testa, soprattutto quando l’organismo è affaticato;
  • Può rendere più felici: l’idratazione favorisce il flusso di sostanze nutritive e di ormoni nel nostro organismo e permette un miglior rilascio di endorfine, i neurotrasmettitori che regolano i livelli di stress, dolore, e generano la sensazione di euforia e benessere. 

LA GIUSTA QUANTITA’  DA BERE

Gli esperti sono concordi nel consigliare di bere dai 6 agli 8 bicchieri di acqua al giorno, corrispondenti a circa 2 litri, sebbene alcuni fattori come l’ età, il luogo in cui si vive, lo stato di salute o la pratica sportiva, potrebbero far variare il fabbisogno di acqua.

Fonte immagine: Pexels

Bisogna bere durante tutto l’ arco della giornata, a poco a poco, iniziando proprio dal mattino appena svegli, per evitare accumuli di sali nei reni, e proseguendo con 2 bicchieri d’ acqua a pranzo e due a cena e mezzo litro lontano dai pasti. Un bicchiere prima di andare a dormire influisce in maniera positiva sull’ umore e sul ritmo sonno- veglia.

E NEI PIU’ PICCINI?

Come suggerito dall’ OMS (Organizzazione mondiale della Sanità), i bambini dovrebbero iniziare ad assumere acqua a partire dallo svezzamento, intorno ai 4- 6 mesi di vita: difficile però capire quanta acqua offrire per evitare la disidratazione.

E’ bene tenere a mente che l’ organismo dei bambini contiene più liquidi rispetto ad un adulto, anche se il corpo è più piccolo, e soprattutto non percepiscono lo stimolo della sete.

Per questo motivo i pediatri hanno stilato una sorta di tabella per capire, orientativamente e in base all’ età e allo sviluppo dei bambini, di quanta acqua necessitano per essere ben idratati:

  •  dai 4- 6 mesi a 1 anno: 1 litro;
  • fino a 3 anni: 1,2 litri;
  • dai 4 ai 6 anni: 1,4 litri;
  • dai 7 ai 10 anni: 1,8 litri;
  • dagli 11 anni: 2 litri.

Le migliori acque per i più piccoli sono quelle oligominerali o leggermente mineralizzate (con un residuo fisso inferiore a 500 mg/l), proprio perchè se troppo ricche di sali minerali e fluoro potrebbero gravare sui reni non ancora perfettamente sviluppati a quell’ età.

CHE SUCCEDE SE SI BEVE TROPPO?

L’ eccessiva assunzione di acqua, nota come iperidratazione, si verifica quando si beve più liquido di quanto ne sia effettivamente necessario per l’ organismo, cioè oltre i 3 litri.

Questa condizione si verifica soprattutto negli atleti che, per prevenire la disidratazione dovuta allo sforzo fisico e alla sudorazione, bevono troppo.

Altra causa è la ritenzione idrica dovuta a patologie come l’ insufficienza renale e cardiaca, la sindrome di inappropriata secrezione di ormone antidiuretico (SIADH) o il disturbo psichiatrico della polidipsia psicogena.

Un gruppo di ricercatori della Whiteley Clinic di Londra, assimila l’ abuso di acqua a quello di alcol, che porta nei casi più estremi a una vera e propria dipendenza (aquaholism) con il continuo bisogno di bere anche quando non è necessario.

L’ intossicazione da acqua non dipende solo dalla quantità ingerita, ma piuttosto dal tempo in cui la si assume: a titolo di esempio 3 litri in un’ ora potrebbe già portare all’ iperidratazione.

SINTOMI E CONSEGUENZE

L’ abuso di acqua provoca l’ iponatriemia, una fortissima diminuizione dei livelli di sodio nel sangue con immediati effetti negativi su cuore e cervello.

I sintomi ai quali si va incontro sono di varia natura:

  • mal di testa, disorientamento e confusione mentale;
  • nausea, vomito, minzione frequente, colore molto chiaro delle urine;
  • affaticamento, letargia, debolezza muscolare e crampi;
  • edema, battito cardiaco accelerato, pesantezza addominale e convulsioni.

In caso di sospetta iperidratazione è opportuno consultare il medico e iniziare una terapia per ristabilire i normali parametri.

CONCLUSIONI

In condizioni normali, per assicurare una corretta idratazione all’ organismo e godere degli effetti benefici dell’ acqua, bisogna bere circa 2 litri di acqua durante tutta la giornata cercando di prevenire la sensazione della sete, reintegrando tempestivamente la perdita di liquidi in caso di sudorazione dovuta ad attività sportiva o temperature elevate, febbre o diarrea.

Non bere acqua troppo fredda, nè velocemente per non subire lo stress termico.

Ricordare che l’ acqua è già presente negli alimenti, in particolar modo nella frutta e nella verdura.

 

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