Vittorio Feltri si è dimesso dall’Ordine dei giornalisti e lo annuncia Sallusti su Il Giornale. Si legge in prima pagina: “Perché lo abbia fatto lo spiegherà lui, ma io immagino che sia una scelta dolorosa per sottrarsi una volta per tutte all’accanimento con cui da anni l’Ordine dei giornalisti cerca di imbavagliarlo e limitarne la libertà di pensiero a colpi di processi disciplinari per presunti reati di opinione e continue minacce di sospensione e radiazione”. Angelo Forgione, scrittore napoletano, ha commentato così la notizia sui social: “Vittorio Feltri si sarebbe sfilato dall’Ordine dei Giornalisti.
Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!Con un presidente napoletano, in tempi di Covid e di offese al Sud, le azioni disciplinari nei suoi confronti sono diventate insistenti, e perciò, a 77 anni appena compiuti, e senza più nulla da perdere, ha pensato bene di guadagnare la totale libertà di essere scorretto fino alla fine dei suoi giorni nei sui editoriali contro i meridionali, altre categorie e soggetti vari, che continuerà a offendere senza che l’OdG possa più segnalarlo al per nulla solerte Consiglio di disciplina della Lombardia.
Il sodale Sallusti scrive che “il soviet del politicamente corretto che perseguitava da anni il direttore bergamasco ha ucciso la libertà… quella di offendere e incitare all’odio. Ora che è uscito dalla categoria dei giornalisti ma non da quella dei razzisti può farlo in tutta tranquillità. Finalmente libero, proprio come recita la testata del suo giornalaccio”.