Città fondata nel 580 a.C., Agrigento ha attraversato i secoli accogliendo le peculiarità delle tante popolazioni che qui si sono stanziate e delle quali, ancora oggi, possiamo ritrovare un’eredità enorme. Nei vari angoli del capoluogo, ma anche della provincia, è possibile tuttora osservare ville e palazzi meravigliosi, edifici civili e religiosi di diverso stile, ricchi giardini e tante altre bellezze storiche e architettoniche.
Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!Gli edifici più belli di Agrigento e provincia
Manifestare il proprio status economico e sociale attraverso il possesso di una casa di prestigio è un’abitudine presente già nell’antichità: così come oggi ricchi manager, persone di spettacolo e addirittura giocatori di poker di successo mirano ad accaparrarsi le ville più grandi e lussuose, allo stesso modo nei secoli passati le persone più benestanti utilizzavano la casa come uno status symbol.
Anche ad Agrigento, città dalla storia millenaria, questa “abitudine” è ben manifestata dalla presenza di edifici di grande valore architettonico, passati nelle mani delle famiglie più blasonate e possidenti dei vari periodi. Molti di questi sono tuttora conservati in ottimo stato e utilizzati per diverse finalità, come nel caso di strutture ricettive e musei.
Villa Genuardi ad Agrigento
Una delle ville più belle dell’agrigentino e non solo è Villa Genuardi, casa di campagna del barone Ignazio Genuardi, tra i personaggi più ricchi di Girgenti almeno fino al 1875, quando la crisi zolfifera lo condusse in breve tempo al fallimento. Da qui la necessità di vendere a Enrico Ragusa di Palermo, che ne fece un lussuoso albergo, l’Hotel des Temples, abbellendo e arricchendo i giardini interni con piante rare ed esotiche.
In periodo di guerra Villa Genuardi è stata anche utilizzata come quartier generale e, successivamente, come rifugio per sfollati, fino all’acquisto da parte della Regione Siciliana. Oggi la villa è considerata bene inalienabile da parte dell’UNESCO e fa parte dei Luoghi del Cuore FAI.
Villa Cavetta Carrano
Un’altra villa dall’elevato valore artistico e architettonico è la Villa Cavetta, edificata nella prima metà del XIX secolo per volere di Gaetano Carrano. L’edificio presenta caratteristiche neoclassiche, con due colonne non scanalate con capitelli ionici sulla facciata e un frontone triangolare.
Sebbene non in perfetto stato di conservazione, l’edificio presenta anche internamente degli elementi molto interessanti, come le tracce dell’originaria pavimentazione maiolicata di scuola napoletana. Villa Cavetta Carrano è ben visibile dalla centrale Via Papa Giovanni XXIII.
Palazzo Steripinto a Sciacca
Spostandosi negli altri paesi della provincia, Agrigento riserva molte altre interessanti sorprese. A Sciacca, per esempio, da non perdere è Palazzo Steripinto, edificio eretto nel 1501 da Antonio Noceto. Si tratta di uno dei palazzi più antichi della cittadina marinara, caratterizzato da una facciata costituita da bugne di pietra a punta di diamante che creano un sistema difensivo simile a un’armatura e una base con una sola apertura, mentre il piano superiore presenta delle splendide finestre con bifore di stampo gotico.
Numerose sono anche le decorazioni dell’edificio, che assumono tonalità di colore differenti in base alla luce solare conferendo un aspetto ancora più maestoso all’intero palazzo. Purtroppo gli interni di Palazzo Steripinto hanno subito diversi rimaneggiamenti nel tempo, ma tuttora è possibile vedere degli interessanti elementi architettonici e visitare il giardino interno.
I Palazzi Frangipane a Licata
Anche Licata conserva un interessante patrimonio architettonico, con diversi palazzi dislocati sul territorio cittadino. Tra i tanti edifici che è possibile osservare in città una menzione meritano sicuramente i Palazzi Frangipane, edificati dai marchesi di Regalbuono nella metà del ‘700. Il più antico di questi palazzi si trova all’inizio di Corso Vittorio Emanuele e presenta una struttura maestosa, caratterizzata da una facciata barocca. Dall’ingresso principale è possibile accedere un grande cortile, dal quale si raggiungono un meraviglioso scalone e gli appartamenti del piano nobile.
Più alto è invece il palazzo situato tra Corso Vittorio Emanuele, via Frangipane e il sagrato della chiesa Madre, che ha però subito diverse modifiche nel corso del tempo. Anche qui, dal portone ci si immette in un grande cortile chiuso sul quale affacciano gli appartamenti presenti sui due piani, purtroppo oggi appartenenti a proprietari diversi e del tutto manomessi.