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Mafia, la Cassazione dispone  nuovo processo per Lombardo
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Mafia, la Cassazione dispone nuovo processo per Lombardo

Come riporta la sicilia.it, la Seconda sezione penale della Cassazione ha annullato con rinvio la sentenza emessa il 31 marzo del 2017 dalla Corte d’appello di Catania che aveva assolto, dall'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa, l’ex presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo e lo aveva condannato a due anni, pena sospesa, per corruzione elettorale aggravata dal metodo mafioso, ma senza intimidazione e violenza. Ora si terrà un nuovo processo. Nel dispositivo la Cassazione scrive che «in accoglimento del ricorso della Procura generale di Catania annulla la sentenza impugnata con rinvio ad altra sezione di Corte d’appello di Catania» e che «per l’effetto dichiara precluso l’esame del ricorso dell’imputato». Nessun commento ufficiale sia dalla Procura di Catani...
Perizia sul corpo del calciatore, ad ucciderlo l’acido che lo doveva sciogliere.
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Perizia sul corpo del calciatore, ad ucciderlo l’acido che lo doveva sciogliere.

Emergono novità agghiaccianti, come riporta repubblica.it, dalla perizia sul corpo di Andrea La Rosa, l'ex calciatore ucciso nella notte tra il 14 e il 15 novembre 2017 a Milano. L'ex giocatore del Brugherio non è morto per le ferite inferte nella cantina in via Cogne dove ha incontrato i suoi assassini, ma soffocato dai fumi dell'acido che avrebbe dovuto far sparire il suo cadavere. “La Rosa è morto per l'azione combinata dell'inalazione dei fumi dell'acido e del confinamento all'interno del bidone dove era stato infilato il corpo per essere sciolto", si legge nella nota di riepilogo delle indagini condotte dai carabinieri della Squadra Omicidi del nucleo investigativo del comando provinciale di Milano, che oggi hanno notificato l'avviso ai due arrestati: Raffaele Rullo e a sua madre Anto...
Consiglio dei Ministri, via libera al “Decreto dignità”
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Consiglio dei Ministri, via libera al “Decreto dignità”

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro dello sviluppo economico e del lavoro e delle politiche sociali Luigi Di Maio, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti per la dignità dei lavoratori e delle imprese. Il provvedimento mira, in particolare   a limitare l’utilizzo dei contratti di lavoro a tempo determinato, favorendo i rapporti a tempo indeterminato. Si riduce in tal modo il lavoro precario, riservando la contrattazione a termine ai casi di reale necessità da parte del datore di lavoro. A questo scopo, si prevede che, fatta salva la possibilità di libera stipulazione tra le parti del primo contratto a tempo determinato, di durata comunque non superiore a 12 mesi di lavoro in assenza di specifiche causali...