“Un viaggio chiamato psicoterapia”: nelle relazioni umane, la soluzione di ogni conflitto

Questo libro è per tutti. Perché tutti dovrebbero interrogarsi su chi sono, per darsi l’opportunità di vivere l’unica vita che hanno nel miglior modo possibile. E il modo migliore lo si conquista soprattutto con la consapevolezza di sé. Per chi ha fatto un percorso di psicoterapia. Per chi sta pensando di intraprenderlo. E anche per chi vuole solo conoscere un po’ di più della psicoterapia. Per chiunque consideri le relazioni umane pietra miliare della propria esistenza. Perché questo libro parla di psicoterapia, e di una relazione tanto difficile quanto profonda, di quelle che tutti dovrebbero provare, ma che forse non tutti hanno la fortuna di sperimentare nella propria vita. A scrivere sono due donne che si sono incontrate per caso. E a cui, ogni tanto, il caso fa iniziare delle storie che lasciano il segno.

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Una è una psicoterapeuta e l’altra una sua paziente. «Una psicoterapeuta illuminante e quasi geniale» – dice la paziente. «Una paziente tra le più difficili che abbia mai avuto, per testardaggine e indisponenza» – sostiene la psicoterapeuta.

«Questo libro trae la sua origine dalla relazione profonda ed unica tra terapeuta e paziente. L’idea del libro nasce in modo molto naturale perché rappresenta l’unione perfetta di due intenti complementari: da una parte l’obiettivo di Alessandra di scrivere un libro innovativo sulla psicoterapia, dall’altra il tentativo di una paziente tra le più difficili che lei abbia avuto di comprendere a fondo il percorso psicoterapeutico attraverso la scrittura di dettagliati resoconti di ogni seduta. E un giorno ci siamo dette che avevamo tutti gli ingredienti per poter scrivere un libro insieme. – commentano le autrici – Il nostro obiettivo è di voler accostare le persone alla psicoterapia, addentrandole in un vero percorso in cui potersi immedesimare, sminuendo quell’alone di vergogna e mistero che ancora c’è dietro al bisogno di rivolgersi allo psicoterapeuta. Chi va dallo psicoterapeuta ha problemi come li hanno tutti. La differenza con chi non ci va è che chi inizia un percorso terapeutico si mette realmente in gioco e vuole iniziare a risolverli.

È un libro che parla di esistenza e si interroga sul senso della vita. Il messaggio più forte che vuole dare è come sia nelle relazioni umane che si trova la risoluzione di qualsiasi conflitto, perché è nella condivisione che si trova la felicità».

“Un viaggio chiamato psicoterapia” è vincitore del premio “Miglior Opera Prima” al Festival della Cultura di Catania Etnabook 2020.

Le autrici

Alessandra Parentela – Psicologa Psicoterapeuta abilitata e iscritta all’Ordine degli Psicologi della Regione Veneto. Ha conseguito il Diploma in Psicoterapia Dinamica Breve presso il C.I.S.S.P.A.T. di Padova.
Attualmente lavora presso il Centro Medico Magenta a Padova e si occupa di problematiche di coppia, disturbi d’ansia, attacchi di panico, depressione, disturbi alimentari, problematiche sessuali, fobie, ossessioni, ansia da super lavoro, difficoltà di relazioni, disturbi del sonno, problematiche dell’adolescente e dell’anziano.
Iscritta al Tribunale di Padova come CTU e si occupa di Psicologia giuridica come CTU e CTP in relazione ad eventi post-traumatici quali mobbing, stress lavorativo, ed infortuni.

Michela Longo – Laureata in Scienze della Natura all’Università di Pavia, dopo una breve esperienza come ricercatrice botanica in Trentino, si specializza in Gestione Ambientale frequentando un Master presso l’Università di Padova.
Dal 2011 inizia la sua carriera come dipendente di una società di consulenza nell’ambito delle certificazioni di “sistemi di gestione”, principalmente ambientali, ma anche di qualità ed energia. Dal 2019, dopo aver costruito una solida rete di collaborazioni con altri professionisti del suo settore, lavora come libera professionista e presta la sua competenza in materia di gestione ambientale sia come consulente per le sue aziende clienti che come Auditor per conto di alcuni Enti di Certificazione.

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