Tag: Vittoria

Vittoria, all’ospedale “Guzzardi” donato un respiratore neonatale
Salute

Vittoria, all’ospedale “Guzzardi” donato un respiratore neonatale

All’Unità Operativa di Pediatria dell’ospedale di Vittoria “R. Guzzardi” è stato donato un rianimatore neonatale dai parenti di Marcello Cascone, deceduto nel 2018. «Ai familiari, e a tutti coloro che hanno dato il proprio contributo all’iniziativa – ha sottolineato il Commissario Straordinario, arch. Angelo Aliquò, – va il nostro più sentito ringraziamento. Quest’iniziativa aggiunge Aliquò – rappresenta l’ennesima conferma dell’importanza della collaborazione con tutti coloro che operano sul territorio. Un gesto che dà speranza e mi sprona a dare luoghi di cura più accoglienti e umani». «La proposta di una donazione alla Pediatria – ha detto la Dr.ssa Lisa Pisani in rappresentanza della famiglia – nasce dal desiderio dei parenti di ricordare Marcello rivolgendosi, con questo “dono i...
Scoglitti, moto contro un palo: questa sera ha perso la vita un 17enne
Cronaca

Scoglitti, moto contro un palo: questa sera ha perso la vita un 17enne

Incidente mortale questa stasera sulla Vittoria-Scoglitti: perde la vita un giovane di 17 anni che si trovava alla guida di uno scooter. L'incidente pare sia stato autonomo ed è avvenuto a due chilometri da Scoglitti, nota località marina. Per cause ancora da accertare, il giovane 17enne pare sia andato a schiantarsi con il suo scooter contro un palo della luce. Le lesioni riportate con l'impatto gli sono state fatali. Foto articolo: ragusanews
Il bidello assassino della prof ai domiciliari a Vittoria, i familiari: “Saputo dai giornali”
Cronaca

Il bidello assassino della prof ai domiciliari a Vittoria, i familiari: “Saputo dai giornali”

In una lettera i familiari della professoressa di Religione Gianna Nobile si sfogano in una lettera pubblicata su facebook. Non sono trascorsi nemmeno sei anni da quel 15 giugno 2013 e solo dai giornali apprendiamo che l’omicida della nostra Gianna tornerà ad abitare a Vittoria, dove ha seminato per anni il terrore e dove, se non fosse stato fermato in tempo, avrebbe compiuto (in una scuola!) la strage più volte dallo stesso annunciata. Lo Stato, che dovrebbe proteggere i suoi cittadini e punire i colpevoli con pene giuste e certe, è lo stesso che ha deciso di applicare la detenzione domiciliare a Salvatore Lo Presti, già condannato nell’ottobre 2014 dal GIP del Tribunale di Ragusa a sedici anni e otto mesi di reclusione, e a cinque anni di misura di sicurezza in una casa di cura e c...
Exit mobile version