Sicilia in zona arancione fino a quando? Domande e risposte frequenti

Da domani, lunedì 11 gennaio, la Regione Siciliana torna (in realtà sarebbe più corretto scrivere “rimane”) in zona arancione, molti però si chiedono fino a quando. Proviamo a rispondere a questa e ad altre domande frequenti.

La Sicilia, assieme alla Lombardia, al Veneto, all’Emilia Romagna e alla Calabria, è in zona arancione a partire da domani e fino al prossimo Dpcm, che dovrebbe entrare in vigore dal 16 gennaio. Quindi fino ad allora i siciliani possono mettersi il cuore in pace.

Possiamo uscire fuori comune o regione? No se non per motivi di salute, lavoro e necessità improrogabili. Inoltre è vietato spostarsi con mezzi di trasporto pubblici o privati in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione e comunque, laddove è necessario serve l’autocertificazione.

Possiamo fare sport? Sì ma all’interno del proprio comune e comunque all’aperto. Palestre, piscine e centri sportivi sono chiusi.

Bar, ristoranti e negozi sono aperti? Le attività del commercio al dettaglio sono aperte, i centri commerciali sono chiusi nei giorni festivi e prefestivi. Sono sospese le attività dei servizi di ristorazione come bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie.

Possiamo ordinare cibo a domicilio? Sì e anche oltre le ore 22. L’ora del coprifuoco va rispettata se dobbiamo provvedere a comprare cibo da asporto, che però non si ovviamente non si può consumare sul posto.

Riapertura in Sicilia ancora in dubbio, Musumeci in conflitto

Riapertura in Sicilia ancora in dubbio, Musumeci in conflitto se anticipare o posticipare la data di mobilità nell’isola

Quello che stanno vivendo in queste ore Nello Musumeci e la sua Sicilia è un “conflitto tra cuore e ragione”: «il cuore vorrebbe che tutti gli alberghi fossero stracolmi e i lidi balneari affilatissimi; la ragione vorrebbe evitare che alla fine di questa estate si dovessero contare nuovi contagi», ha dichiarato il governatore siciliano.

Ma qual è la situazione attuale? Bene, sappiamo che la riapertura, fissata a suo tempo dalla Regione Siciliana, è prevista per il prossimo 7 giugno; sappiamo che altre regioni riaprono il 4 giugno e sappiamo anche Musumeci è indeciso se anticipare o mantenere la data già stabilita.

Da cosa dipenderà la sua decisione? Dal risultato dell’analisi del dato epidemiologico delle ultime due settimane, quelle successive alla progressiva riapertura del post lockdown: «se nella fase 2 non ci sarà stato l’aumento dei contagi – ha assicurato il governatore – saremo nelle condizioni di potere affrontare la mobilità interregionale».

Resta però il timore di una nuova ondata di contagi: «Non esiste la sicurezza al 100%, diciamocelo con grande sincerità al di fuori di ogni ipocrisia» ha ammesso in conclusione.

LEGGI LE ULTIME NEWS DI CRONACASEGUICI SU GOOGLE NEWS