Turismo, Costa Crociere riparte ma se cambia la legge

Turismo, Costa Crociere riparte ma se cambia la legge. Direttore generale di Costa Crociere va in pressing sui parlamentari italiani.

Turismo. Anche il settore turistico è in profonda crisi. La lunga lettera di Neil Palomba, direttore generale di Costa Crociere, mette in pressing i parlamentari italiani. Recapitata ieri ai senatori, il direttore chiede un cambio della legge per poter effettuare le crociere di cabotaggio.

“Come Costa Crociere prevediamo un percorso per la ripartenza suddiviso in tre fasi. La prima, che auspichiamo possa cominciare con l’estate 2020, prevede un turismo di prossimità, un’offerta di vacanza crocieristica “Italiana per gli Italiani”…Nella seconda fase, prevediamo di procedere in direzione di un ampliamento degli itinerari verso alcuni paesi confinanti, per tornare poi, in una terza fase, ad un ritorno ad una offerta completa” – dichiara Neil Palomba su ShipMag Magazine.

“Per poter riprendere le attività con il nuovo prodotto che abbiamo studiato è indispensabile per noi poter avere la possibilità di effettuare, in via temporanea, la navigazione crocieristica tra soli porti italiani, il “cd cabotaggio”, e su questo chiediamo un Suo intervento affinché sia accolto l’emendamento predisposto da Confitarma a costo zero per lo Stato. Abbiamo già chiesto supporto in via amministrativa, per l’effettuazione di questa tipologia di operazioni, al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e in particolare alla Direzione Generale per la vigilanza sulle autorità portuali, le infrastrutture portuali ed il trasporto marittimo e per vie d’acqua interne” – conclude Palomba sempre su ShipMag.

Fonte: ShipMag Magazine

Governo, al via “taglio dei parlamentari” ma la Sicilia ne perde 29 tra Camera e Senato

La Sicilia resta una delle regioni più penalizzate dal taglio dei parlamentari.

Ecco l’effetto della nuova riforma che è divenuta realtà.

La riforma porta i deputati da 630 a 400 e i senatori da 315 a 200.

Tra le regioni in questione, la Sicilia passa da 25 a 15 deputati nel collegio 1. Mentre nel collegio 2 da 27 a 17 deputati. Al Senato,si prevede un calo del 36% (da 25 a 16 senatori eletti). Ciò rappresenta una riduzione abbastanza rilevante.

La riforma potrà essere sottoposta ad referendum confermativo. Tuttavia, se tra tre mesi nessuno dovesse chiederlo, la riforma sarà promulgata e sarà valida dalla prossima legislatura.