Misterbianco, una convenzione per l’area archeologica

E’ stata firmata la convenzione multilaterale tra il Comune di Misterbianco, la locale Fondazione culturale “Monasterium Album”, la Soprintendenza per i Beni culturali e ambientali di Catania, l’Ingv (Istituto di Geofisica e vulcanologia con sede in Roma) e l’Università degli studi di Palermo (Dipartimento di Scienze della terra e del mare) che prevede la valorizzazione parte antica di Misterbianco. La convezione sarà di durata biennale rinnovabile e con possibilità di ampliare ad altri campi di ricerca.

Il documento dice che “è interesse comune promuovere la maggiore conoscenza e la tutela del sito di interesse archeologico, monumentale e paesaggistico denominato “Parco dell’antico Misterbianco”, nelle aree dove sorgeva l’antico abitato sepolto dall’eruzione dell’Etna del 1669, proseguendo le indagini condotte in passato dalla stessa Soprintendenza”.

L’obiettivo della convenzione è quello di attivare una collaborazione per attività mirate alla ricerca, valorizzazione, monitoraggio e fruizione dell’area dove sorgeva l’antico abitato di Misterbianco e avviare una ricerca sperimentale per lo studio multidisciplinare dell’antica chiesa Madre “Santa Maria de Monasterio Albo” (di proprietà della parrocchia Santa Maria delle Grazie e tutelata dalla Fondazione), delle vestigia dell’antica chiesa di San Nicolò (di proprietà del Comune) e delle aree circostanti nelle contrade Campanarazzu- Poggio Lupo e Sciara grande di Misterbianco.

“Le parti si impegnano a studiare la colata lavica del 1669 nell’area dell’antico Misterbianco; ad analizzare lo stato conservativo dell’antica chiesa conosciuta come “di Campanarazzu”, volto a evidenziare la vulnerabilità strutturale e i meccanismi di danno osservabili, indagando sulle possibili cause, pianificando ulteriori azioni conservative ed eventuali ulteriori campagne di scavo; a eseguire prospezioni geofisiche dell’area, ricercare altre vestigia dell’antico Misterbianco, redigere materiali informativi contenenti i risultati delle ricerche effettuate, realizzare studi destinati alla pubblicistica scientifica; organizzare conferenze e seminari per la divulgazione storica e scientifica e sulla promozione della fruizione turistica e conoscitiva del sito; programmare una campagna di scavo per l’antica chiesa di San Nicolò e proporre una perimetrazione e riclassificazione per la tutela e salvaguardia dei luoghi”.

Misterbianco, 36enne perseguita e picchia l’ex moglie

Un’altra brutta storia di maltrattamenti in famiglia. A Misterbianco i carabinieri hanno arrestato un 36enne per atti persecutori e maltrattamenti; l’uomo ha seguito con lo scooter l’ex moglie, che si trovava in auto con la piccola figlia, bloccandole la marcia e iniziando ad insultarla prendendo poi a calci e pugni lo sportello e il cofano della macchina. La donna ha provato a fuggire ma l’uomo è riuscito incredibilmente a rimanere aggrappato alla maniglia. Nel frattempo, la donna era la telefono con un maresciallo che l’ha guidata verso una zona controllata da alcune pattuglie. Arrivati in questa zona, il 36enne è fuggito ma la polizia l’ha ritrovato conducendolo agli arresti domiciliari.

L’uomo aveva dei precedenti in quanto, il 7 aprile dello scorso anno, il Tribunale di Catania aveva emesso la misura cautelare del divieto di avvicinamento all’ex moglie ed il divieto di comunicare in qualsiasi modo con quest’ultima a causa delle intemperanze che avevano portato alla separazione della coppia.

Successivamente, il 21 aprile, il 36enne, ignorando questi provvedimenti, era andato all’abitazione dell’ex moglie picchiandola davanti ai figli.

Misterbianco, la discarica Oikos e la Regione

In virtù dell’emergenza rifiuti, si sta pensando di usare la discarica Oikos di Misterbianco per poter aiutare il sistema della raccolta. Contraria a questa ipotesi è la deputata regionale del M5s, Jose Marano che ha dichiarato: “Misterbianco e Motta non sono la pattumiera della Regione. I cittadini di questi Comuni non sono cittadini di serie B sui quali scaricare veleni, olezzo, devastazioni ambientali e adesso il peso di un’emergenza creata dalla incompetenza e inconcludenza del governo Musumeci.

La situazione è evidentemente chiara: vista l’attuale emergenza rifiuti, con la saturazione di diversi impianti, la Regione vuole ricorrere alla discarica Oikos di Misterbianco per abbancare i rifiuti di mezza Sicilia. Così nonostante le tante denunce, inchieste giudiziarie e promesse di revisione dell’iter autorizzativo dell’agosto 2019, i comuni dell’hinterland catanese continueranno a ricevere i rifiuti da miriadi di Comuni siciliani!

Una situazione oramai diventata insostenibile – conclude la deputata – in barba a tutte le regole e con disprezzo anche agli stessi decreti di concessione, perché chi ha verificato che il milione circa di tonnellate rifiuti autorizzato non sia stato già raggiunto, considerate le quantità di rifiuti ordinari abbancati e quelli straordinari delle emergenze degli scorsi anni? E ancora, i lavori di sicurezza richiesti dalla Regione serviranno ad ampliare la portata dei rifiuti da abbancare?”.

Misterbianco, il sit-in di via Milano

Mercoledì mattina in via Milano a Misterbianco, i cittadini e il movimento “Guardiamo Avanti” hanno manifestato con un sit-in per l’immondizia lasciata per strada in virtù della mancata raccolta da parte degli enti predisposti. La via in questione è divisa tra il comune di Catania e quello di Misterbianco.

Marco Corsaro, presidente del movimento civico “Guardiamo Avanti”, ha spiegato la situazione: “I cittadini hanno fatto tanto e continuano a fare per la raccolta differenziata porta a porta. Ma anche le istituzioni devono fare la loro parte. Purtroppo quel tratto di strada (via Milano) da un lato insiste sul territorio di Misterbianco e dall’altro sul territorio di Catania. Il risultato è che la spazzatura resta abbandonata per strada, il formarsi ripetuto di microdiscariche, uno spettacolo indecoroso che il Comune deve eliminare.

Chiediamo al Comune di convocare una conferenza dei servizi alla presenza di entrambi i soggetti territorialmente competenti, il minimo indispensabile per cercare di dare una risposta alla gente e bonificare al più presto la strada. I due Comuni devono potenziare la raccolta dei rifiuti, mettendo maggiore attenzione sul servizio, per porre rimedio a questa vergogna.

Chiediamo inoltre – conclude il presidente del movimento – l’immediata riattivazione della videosorveglianza già esistente sul sito”.

Misterbianco, le società sportive chiedono di ripartire

A Misterbianco, sono molteplici gli interventi dei gruppi politici che a gran voce e fermezza, chiedono la ripresa delle attività sportive. Il movimento “Guardiamo Avanti“, sottolinea come la pandemia, per lo sport a Misterbianco, è diventata emergenza.

Le società, forzatamente bloccate, mandano un monito di protesta che merita di essere ascoltato, alla sensibilità della Commissione prefettizia, affinché possa dare l’ok per un ritorno al passato; far riprendere in modo regolare tutte le discipline sportive, nella chiarezza e nell’obiettività. Sollecitano anche che si possa riaprire la pista d’atletica del “Valentino Mazzola“, ma anche sulla consegna dei lavori al Palatenda (in foto).

Anche il Pd comunale è sulla stessa linea e ricorda come le società sportive siano finite nel dimenticatoio; silenzio che ha destabilizzato moralmente uomini, donne e ragazzi/e che, con gioia, serenità e spensieratezza si avvicinavano allo sport non avendo ricevuto nessuna risposta, se e quando, nel rispetto dei protocolli, si potrebbe ricominciare.

Si spera che i commissari diano quelle risposte che si attendono ormai dal mese di agosto. Lo sport è salute, aggregazione, benessere, rispetto, divertimento e, con gli spazi e la disponibilità delle associazioni, si attendono solo le risposte. Il comitato cittadino “La voce di Misterbianco” evidenzia come le associazioni sportive, appunto, sono il settore forse più colpito dalle attuali restrizioni, con centri chiusi, le entrate dalle attività azzerate e di contro tutte le spese in essere. Un sistema oggi al collasso.

Si chiede così alla commissione prefettizia di essere più presente per gli operatori sportivi, la gratuità per l’accesso alle strutture comunali, poter avere la possibilità di comunicazione pubblicitaria gratis, e sospendere gli adempimenti comunali a favore di un settore che oggi ha bisogno che venga tutelato.

(articolo scritto in collaborazione con Salvo Re)

Misterbianco, ingorghi davanti alla scuola “Don Milani”

È sempre legittimo, specie in un periodo come questo, colpito dalla pandemia, che si evidenzino in modo rispettoso, civile e fiducioso, le giuste problematiche, il tutto in modo costruttivo, che stanno interessando l’Istituto comprensivo statale “Don Lorenzo Milani” nel quartiere Lineri.

Nel settembre scorso, nel giorno del suo insediamento, il dirigente scolastico Giulio Giambrone, aveva messo in risalto la disordinata e asfittica viabilità davanti la propria scuola. L’Istituto ha una strada senza sbocco, la via De Roberto, dove all’ingresso e all’uscita degli alunni, si crea un blocco quotidiano. I veicoli s’incrociano, non si riesce a passare lungo la strada e tutto ciò non aiuta i ragazzi ad arrivare puntuali per l’inizio delle lezioni e, tra i genitori, giustamente subentra una fase di nervosismo.

Il 13 ottobre veniva chiesto per iscritto di risolvere il gravoso problema degli ingorghi all’amministrazione comunale, proponendo varie soluzioni e tra queste anche l’apertura nel parcheggio della scuola di un altro cancello per snellire e velocizzare l’uscita delle macchine, facendole confluire in una via attigua.

Il preside, giustamente, ha coinvolto anche gli alunni, creando un “concorso di disegno” per gli alunni della scuola Primaria e per quelli della Secondaria che hanno realizzato dei fumetti raffigurando la situazione, “sognando” l’intervento risolutivo dell’amministrazione comunale. A campeggiare anche un “Superman” con lo stemma del Comune a sostegno della scuola, ma anche un bel disegno che rappresenta l’Istituto unito al Municipio da una stretta di mano. Il tutto nella speranza di un nuovo percorso.

Il modo di “avvicinarsi” alle Istituzioni da parte dei bambini, è stato veramente maturo e responsabile; hanno dimostrato di avere fiducia nelle persone coinvolte come chi fa parte della Commissione prefettizia e il dirigente ing. Vincenzo Orlando, per essersi interessati. Le famiglie e gli alunni sperano vivamente che il problema possa essere risolto positivamente ed in tempi brevi.

Infatti la Commissione straordinaria del Comune, in data 31 marzo, ha incaricato il Settore Lavori pubblici di approfondire, sotto il profilo tecnico, la realizzabilità di ciò che il dirigente scolastico ha prospettato e di procedere a una stima dei costi. Il commissario Salvatore Caccamo, non ha perso tempo, confermando come ed in che modo poter risolvere il problema, inserendolo necessariamente nel Piano delle opere pubbliche, confermando anche che le scuole di Misterbianco non hanno nulla da invidiare alle altre per iniziative e rilevanza educativa e sociale.

(articolo scritto in collaborazione con Salvo Re)

Misterbianco, saturimetri e termometri contraffatti

Incredibile quello che è successo a Misterbianco all’interno di un ingrosso di un commerciante cinese: se in questi mesi si è letto più volte di mascherine contraffatte, adesso è la volta dei saturimetri e dei termometri ad infrarossi contraffatti e di conseguenza pericolosi per la loro ignota composizione di materiali.

La Guardia di Finanza ha infatti effettuato un sequestro di ben 300 mila oggetti ritrovando, oltre ai già citati oggetti, anche giocattoli contraffatti e pericolosi dunque per la salute dei bambini.

Sequestrato tutto questo materiale, i militari del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Catania hanno denunciato a piede libero il commerciante cinese e lo hanno segnalato alla Prefettura per commercio di prodotti contraffatti ed utilizzo di segni mendaci e ricettazione.

Misterbianco, il campo Valentino Mazzola è pronto

Sono stati completati, dopo sei mesi, i lavori per la ristrutturazione, con manto in erba sintetica, del campo di calcio “Valentino Mazzola” a Misterbianco in via S. Rocco Vecchio. L’opera è costata 600mila euro.

Il Comune si è avvalso di un mutuo acceso con il Credito sportivo che ha permesso di avere l’importo netto dell’opera senza sostenere il costo degli interessi.

La struttura ha certamente una nuova vita – ha dichiarato il commissario straordinario dott. Salvatore Caccamoed appena sarà collaudata e le condizioni emergenziali lo permetteranno, vedremo di poterla inaugurare con un incontro di calcio.”

Misterbianco, igiene a rischio in Via Di Stefano

Un complesso di edilizia popolare, in particolare la Palazzina E, a rischio igienico-sanitario. Ci troviamo in Via Carmelo Di Stefano, civico 2, nell’abitato nord-ovest di Misterbianco non distante dal bivio per la S.S.121.Non è nel pieno delle funzioni l’impianto di smaltimento delle acque reflue. Questa la segnalazione effettuata dall’Unione per la Difesa dei Consumatori (U.di.Con.) – Sezione zonale di Misterbianco nell’interesse dei propri associati: l’inefficienza di detto impianto ha provocato il rigetto in superficie e all’interno delle abitazioni delle acque nere, circostanza questa che potrebbe determinare un grave rischio sanitario.

Preoccupazione è stata espressa all’Amministrazione comunale anche dal gruppo politico “Guardiamo Avanti” di Misterbianco che ha sollecitato la pronta risoluzione della problematica appena esposta.

Della vicenda è stato così immediatamente interessato il Presidente dell’Istituto Autonomo Case Popolari di Catania, sollecitato ad intraprendere le occorrenti iniziative di competenza volte a prevenire il possibile rischio igienico-sanitario a cui le famiglie interessate residenti nel citato complesso edilizio potrebbero andare incontro e tutelare, quindi, la salute dei predetti nuclei familiari. L’intervento diretto dell’ente proprietario dell’immobile potrà garantire la definitiva risoluzione delle precarie condizioni in cui da anni sono stati costretti gli occupanti delle unità abitative in argomento.

CRONACA CATANIA – Articoli per la scuola e giocattoli contraffatti

I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania hanno sottoposto a sequestro oltre 90 mila articoli per la scuola e giocattoli contraffatti in un esercizio commerciale di Misterbianco e deferito il titolare all’Autorità Giudiziaria etnea.

In particolare, al fine di garantire alla cittadinanza un inizio di anno scolastico in piena serenità e sicurezza, i militari della Compagnia di Catania hanno intensificato i servizi presso cartolerie e rivenditori all’ingrosso volti a sottrarre dal mercato articoli contraffatti e potenzialmente dannosi per la salute.

Nella circostanza, i militari hanno individuato il grossista, che riforniva molti commercianti dell’area metropolitana e che, per eludere i controlli, deteneva gran parte della merce illecitamente commercializzata in un magazzino non dichiarato e poco distante dalla sede dell’azienda.

Tra gli articoli sequestrati non potevano mancare gli zaini dei supereroi come Spiderman o dei più noti personaggi della Disney (Topolino e Minnie). Particolare preoccupazione ha destato il rinvenimento di numerosi giocattoli potenzialmente pericolosi sia per la sconosciuta composizione dei materiali e, soprattutto, dalla scarsa qualità costruttiva. Tristemente noti sono, infatti, i casi di bambini che si sono soffocati a causa di prodotti dalle scadenti caratteristiche produttive e non sicuri.

Peraltro, è importante considerare che l’immissione in commercio di un così considerevole numero di prodotti illeciti a prezzi altamente concorrenziali avrebbe influito negativamente nell’economia legale del settore, creando ulteriori difficoltà in un periodo storico non certo facile per gli onesti imprenditori.

L’intervento si è quindi concluso con il sequestro di nr. 90.154 articoli contraffatti e con la contestuale denuncia a piede libero, alla competente Autorità Giudiziaria, di un soggetto cinese per commercio di prodotti con segni falsi, utilizzo di segni mendaci e ricettazione.