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Bimbo nasce con due teste: dalla Sicilia a Roma e poi il miracolo

10Nov By RedazioneNo Comments

Cronaca, Palermo, Sicilia

Bimbo nasce con due teste: dalla Sicilia a Roma e poi il miracolo

Fede, amore, solidarietà e scienza hanno salvato la vita di un neonato venuto alla luce con due teste e nessuno credeva che il piccolo sarebbe sopravvissuto e invece il miracolo è avvenuto. La grande fede dei suoi genitori e l'amore per quella piccola creatura hanno fatto sì che non si ponesse fine alla sua vita nonostante la grave malformazione, e allora in tanti si sono raccolti ed hanno sostenuto la famiglia per rendere possibile la sua salvezza. Grazie a una colletta e il volo di elicottero con medici e operatori donato dalla Regione, il bimbo viene è stato trasferito al Bambin Gesù per il delicato intervento. L'operazione è riuscita e oggi il bambino, a un anno, parla, gattona e cammina.

Troppi casi, ordinanza Musumeci per province Catania, Messina e Palermo

Un esercito di camici bianchi per contrastare la diffusione del Coronavirus nel territorio delle Aree metropolitane di Palermo, Catania e Messina e creare una sorta di “cintura di protezione”. Con una propria ordinanza, il presidente della Regione Nello Musumeci ha infatti autorizzato le tre Aziende sanitarie provinciali, competenti per territorio, a implementare il numero delle Unità speciali di continuità assistenziale (Usca) già istituite, fino al raggiungimento dello standard di una Unità ogni venticinquemila abitanti. Le Asp potranno fare ricorso al nuovo personale sanitario attingendo anche dagli elenchi che si stanno formando attraverso il bando predisposto dal Policlinico di Messina per l'avvio della campagna regionale di screening epidemiologico. Va ricordato che l'avviso, p...

CRONACA SIRACUSA – Perde il bambino in gravidanza: presentata denuncia

Tragedia nel Siracusano, dove una coppia avrebbe denunciato tutto il personale del reparto di Ostetricia dell’ospedale Villa Sofia-Cervello di Palermo, dopo aver appreso che il cuoricino del bambino che la donna portava in grembo non batteva più. La coppia, di Canicattì, adesso vuole accertarsi se si tratta di un caso di malasanità o meno e, per farlo, hanno richiesto l’intervento dei militari dell'Arma dei Carabinieri. Stando a quanto sostengono i due, il piccolo sarebbe stato visitato una settimana prima del decesso e le condizioni di salute sarebbero risultate perfettamente in regola. Sette giorni dopo, però, la morte del feto. La parola adesso passa alla Magistratura.