Caltagirone: conferita la cittadinanza a due donne venezuelane, da tempo residenti nella città

Riceviamo e pubblichiamo:
Due nuove cittadine di Caltagirone. Sono le venezuelane Torres Camacho Honggyneth Maria e Mata De Traversa Orlinda del Valle, da tempo nella nostra città (hanno sposato due uomini di origini calatine).
Il sindaco Fabio Roccuzzo, a conclusione dell’iter cominciato con la loro richiesta e sfociato nel decreto prefettizio di riconoscimento del nuovo status, ha conferito loro la cittadinanza italiana nel corso di una cerimonia in municipio, dicendosi “contento” che le due donne si siano bene integrate, con le loro famiglie, nella comunità calatina e sottolineando come Caltagirone si confermi una città “accogliente e multiculturale”.

A Caltagirone fronte comune fra Amministrazione e realtà scolastiche

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Caltagirone, con le sue istituzioni e realtà scolastiche, ha partecipato al bando promosso dalla Villum Foundation, una fondazione danese che si pone l’obiettivo di contribuire a formare i giovani europei affinché siano pionieri della transizione digitale e della transizione green.

La call, alla quale hanno preso parte il Comune di Caltagirone, l’Istituto comprensivo “Montessori-Gobetti”, l’Istituto comprensivo “Narbone”, l’Istituto onnicomprensivo “Dalla Chiesa” e l’Its “Steve Jobs Academy”, si inserisce nel quadro della European Vocational Education and Training Initiative, che supporta la formazione professionale inclusiva, focalizzandosi sulla transizione verde e digitale, così come sullo sviluppo nei giovani delle competenze sociali e della motivazione verso la formazione.

All’accoglienza della responsabile della fondazione danese Agi Csonka in municipio da parte del sindaco Fabio Roccuzzo e dell’assessora alla Transizione ecologica Lara Lodato, sono seguiti la visita all’Istituto comprensivo “Narbone” e l’incontro con le dirigenti scolastiche – Mariagrazia De Francisci, Fabiana Bordieri e Tecla Guzzardi – degli istituti coinvolti e infine la visita all’Its “Steve Jobs”, accompagnati dalla coordinatrice didattica Sheila Scerba.

“Con la partecipazione alla call della fondazione danese – sottolinea l’assessora Lodato – miriamo a creare nuove e significative occasioni di formazione in due ambiti di grande attualità sui quali stiamo investendo molto, ossia quelli della transizione ecologica e della transizione digitale. Formando docenti e studenti in questi due settori innovativi, vogliamo da una parte contrastare la dispersione scolastica e dall’altra creare opportunità di occupazione per far rimanere qui i nostri giovani, che costituiscono la risorsa più preziosa del nostro territorio”.

Caltagirone e la sua storia millenaria: Nasce il Museo del Fercolo di San Giacomo

A Caltagirone nasce il Museo del Fercolo di San Giacomo. Restaurati anche quattro dipinti. Il Fercolo è uno dei manufatti artistici più importanti nella storia della festa patronale, eredità immateriale della Sicilia.

IL MUSEO DEL FERCOLO È REALTÀ
Presso la sala “Silvio Sturzo” del comune di Caltagirone ove è custodito l’antico fercolo di San Giacomo è stato ufficialmente inaugurato il Museo del Fercolo, che comprende lo stesso fercolo, arricchito da contenuti didattici quali un video che racconta le fasi del restauro, i pannelli illustrativi e le opere scultoree di Giandomenico Gagini e di altre maestranze gaginesche, ritrovate nei depositi comunali e adesso riconsegnate alla fruizione pubblica.
L’antico fercolo è una complessa macchina opera dello scultore napoletano Scipione di Guido. Fu realizzato nel 1590, trasformato e ricoperto d’argento nel 1764 a cura di Vincenzo Blandano e fu utilizzato per secoli per portare in processione la statua cinquecentesca del Santo patrono di Caltagirone, venendo infine sostituito, nel 1964, da un nuovo fercolo in bronzo.
“E’ stato un restauro complesso, che ci ha molto impegnati – ha detto la soprintendente Donatella Aprile ma il risultato credo compensi ampiamente gli sforzi profusi. Caltagirone è uno scrigno di bellezza, con tanti tesori che meritano la nostra attenzione. Piena la nostra collaborazione con l’Amministrazione comunale”.
“Il restauro del fercolo – ha sottolineato il vescovo Calogero Perinon è solo una porta aperta nel passato, ma anche una freccia verso il futuro”.
L’assessore Claudio Lo Monaco, “anima” di questa iniziativa di recupero e valorizzazione, si è soffermato su “ciò che i fercoli del Santo, e questo in particolare, hanno rappresentato per Caltagirone, in un tutt’uno fra fede e identità di un popolo”.
“Oggi – ha dichiarato il sindaco Fabio Roccuzzo – si scrive una pagina importante per la nostra città, con un’iniziativa che ha significative refluenze religiose, culturali e turistiche”.
I ringraziamenti dell’Amministrazione comunale sono andati, oltre che alla Soprintendenza, anche all’assessore regionale ai Beni Culturali Francesco Scarpinato e ad alcuni privati per l’apporto dato – la ditta Renovo e l’imprenditore Franco Leone di Expert -, e all’autore del video Paolo Barone.
Il modello di restauro realizzato a Caltagirone, primo fra gli otto centri del sito ”Città tardo barocche del Val di Noto”, ha inaugurato di fatto una nuova modalità di fruizione dei beni culturali: un laboratorio di restauro in cui studenti, cittadini e visitatori hanno assistito in diretta al recupero dell’opera.
L’intervento di restauro è stato svolto in open space nella sala Milazzo. Il Museo del Fercolo viene definito come il racconto dettagliato di uno dei manufatti artistici più importanti nella storia delle feste patronali patrimonio immateriale dell’umanità qual è quella di San Giacomo a Caltagirone.

Quattro dipinti restaurati

Saranno, inoltre, riconsegnati nei prossimi giorni al Comune di Caltagirone tre dipinti di proprietà dello stesso Comune, in esposizione presso il Museo Civico ex Carcere borbonico, che sono stati restaurati su iniziativa della Soprintendenza ai Beni culturali e ambientali di Catania nell’ambito di un intervento che, per la somma di 48mila euro, ha interessato anche il dipinto raffigurante San Giorgio, nella chiesa omonima, di proprietà della Diocesi.
Si tratta del dipinto ad olio su tela raffigurante l’Annunciazione – secolo XVII fine, ambito Filippo Tancredi; del dipinto ad olio su tela secolo XVII Cristo alla colonna; del dipinto ad olio su tela autore Giovanni Portoluni, Apparizione della Vergine a Sant’Onofrio.
Le caratteristiche dei tre dipinti li rendono non esempi artistici di genere, ma opere molto interessanti per la qualità, la resa cromatica, l’iconografia e la storia delle collezioni e della committenza a Caltagirone. Tutti i dipinti, dopo il restauro, hanno acquisito un perfetto equilibrio cromatico e quei rapporti di luce che restituiscono a chi le guarda il significato concreto di bellezza in un’ opera d’arte.

Caltagirone: al via i lavori di ristrutturazione del Centro per l’Impiego

Il Centro per l’Impiego di Caltagirone offre ai cittadini vari servizi per facilitare l’ingresso e la permanenza nel mercato del lavoro, come l’accoglienza, l’analisi delle competenze, e un orientamento personalizzato per aiutare ciascuno a individuare le migliori opportunità di lavoro. Offre percorsi di formazione e riqualificazione professionale, supporto nella ricerca attiva di un impiego e assistenza per chi desidera avviare una propria impresa.

Inoltre, il centro promuove tirocini ed esperienze di lavoro per rafforzare le competenze, e gestisce incentivi per il lavoro autonomo e per la mobilità sul territorio. Altri servizi includono sostegni per conciliare lavoro e responsabilità familiari, progetti di lavoro socialmente utile e un servizio di incrocio tra domanda e offerta di lavoro. Collaborando con aziende e servizi per l’impiego, il centro supporta anche i giovani, i beneficiari di trattamenti previdenziali, e facilita l’accesso a opportunità lavorative europee attraverso lo sportello EURES.

Dopo anni di degrado, inizieranno i lavori di ristrutturazione e ammodernamento della sede di via Benedetto Scillamà. La Giunta municipale ha approvato una variazione di bilancio che darà avvio alla gara d’appalto, per l’assegnazione dei lavori di ristrutturazione. Un progetto del valore complessivo di 685 mila euro, finanziato con fondi PNRR.

Il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici, Paolo Crispino, ha spiegato che il finanziamento iniziale di 400 mila euro è stato aumentato per includere un miglioramento dell’efficienza energetica.

I lavori, che dureranno 18 mesi, prevedono la ristrutturazione della facciata, la sostituzione degli infissi, l’installazione di un impianto fotovoltaico e il rinnovo degli impianti di riscaldamento e raffreddamento, insieme alla riqualificazione degli spazi interni e dei servizi igienici.

L’assessore Crispino ha sottolineato l’importanza dell’intervento per migliorare le condizioni di utilizzo del centro, ringraziando l’assessorato regionale per il sostegno.

Caltagirone, stasera riunione del Consiglio comunale – Ancora Pista ciclabile all’ordine del giorno

Convocate dal presidente del Consiglio comunale Francesco Incarbone, si riuniranno le tre commissioni consiliari permanenti. Seduta straordinaria per la pista ciclabile.

Elezione dei vertici (presidente e vicepresidente) di ciascuna Commissione 

Nella sala “Arturo Vella” del palazzo municipale, si riuniranno le tre commissioni consiliari permanenti, così come rinnovate nella loro composizione nella seduta del 18 ottobre.

Alle 18.30 si riunirà la III Commissione “Territorio e Ambiente”, formata da: Sergio Gruttadauria, Francesco Caristia, Aldo Grimaldi, Luca Distefano, Mario Polizzi, Francesco Lo Piccolo, Luigi D’Avola e Luigi Failla.
Alle 19.00 sarà la volta della II Commissione “Servizi sociali e Sviluppo economico”, di cui fanno parte Francesco Alparone, Filippo Cillia, Stefano Marchese, Giuseppe Rabbito, Gaetano Cardiel, Fabio Interlandi e Greta Bonanno.
Infine, alle 19.30 la I Commissione “Affari generali”, i cui componenti sono Selenia Tutone, Ivana La Pera, Valentina Messina, Marco Failla, Antonio Montemagno, Claudio Panarello, Vincenzo Di Stefano e Pia Giardinelli.

Pista ciclabile

Alle 20.00, seduta straordinaria e urgente del Consiglio nella sala “Luigi Sturzo” di Palazzo dell’Aquila, chiamato a occuparsi, come da richiesta dei consiglieri del centrodestra, della mozione – primo firmatario Sergio Gruttadauria – sul “Progetto per la realizzazione di una pista ciclabile all’interno della viabilità urbana di Caltagirone”, con la quale i consiglieri firmatari sollecitano l’interruzione dei lavori e una diversa allocazione della pista.

Eppur si muove… la situazione dei trasporti

Trasporto pubblico o privato

Eppur si muove… la situazione dei trasporti
Il problema dei trasporti in Italia: una sfida complessa

Il sistema dei trasporti in Italia è afflitto da numerosi problemi che impattano negativamente sulla vita quotidiana di milioni di persone. Tra ritardi cronici, guasti frequenti e una gestione inefficiente dei fondi, il settore dei trasporti rappresenta una delle principali criticità del Paese.

Ritardi e Guasti: Un Annus Horribilis

Il 2023 è stato particolarmente difficile per i pendolari italiani. Ritardi, cancellazioni e guasti hanno caratterizzato l’anno, mettendo in luce le carenze di un sistema ferroviario inadeguato. Ad esempio,  come riportava un’inchiesta di un noto settimanale italiano il deragliamento di un treno merci a Firenze e un incidente a Roma hanno causato interruzioni significative del servizio, con ritardi che hanno superato i 400 minuti1.

Investimenti Insufficienti e Mal Gestiti

Nonostante gli ingenti investimenti effettuati nel corso degli anni, la rete ferroviaria italiana rimane obsoleta. Tra il 1990 e il 2016, quasi 500 miliardi di euro sono stati destinati a Ferrovie dello Stato Italiane (FS), ma i risultati sono stati deludenti. Secondo una stima pubblicata da L’Espresso l’Italia ha inaugurato solo 70 chilometri di nuovi binari tra il 2010 e il 2019, mentre altri Paesi europei hanno fatto molto di più.

Costi Elevati e Servizi Scadenti

Un altro problema significativo è rappresentato dai costi elevati dei biglietti. Viaggiare in treno in Italia è spesso più costoso che volare, una situazione che scoraggia l’uso del trasporto pubblico. Frequenti sono le cancellazione ed i ritardi.

La Transizione Ecologica: Una Speranza per il Futuro

Nonostante le difficoltà, ci sono segnali positivi. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) prevede investimenti significativi per migliorare la rete ferroviaria e promuovere la mobilità sostenibile. Il MIMS (MInistero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, sta lavorando per ridurre le emissioni di gas serra e migliorare i servizi del trasporto pubblico.

Conclusione

Il sistema dei trasporti in Italia necessita di una riforma profonda e di investimenti mirati per risolvere le criticità attuali. Solo attraverso un impegno costante e una gestione efficiente delle risorse sarà possibile offrire ai cittadini un servizio di trasporto pubblico all’altezza delle loro aspettative.

Ci sono diversi tipi di trasporto che possiamo suddividere in varie categorie principali:

Trasporto Terrestre

  1. Stradale: Include automobili, autobus, motociclette, camion e biciclette.
  2. Ferroviario: Treni, tram e metropolitane.

Trasporto Aereo

  1. Commerciale: Aerei di linea per passeggeri.
  2. Cargo: Aerei per il trasporto merci.

Trasporto Marittimo e Fluviale

  1. Navi da Crociera: Per il trasporto di passeggeri.
  2. Cargo: Navi per il trasporto merci.
  3. Traghetti: Per il trasporto di veicoli e persone su brevi distanze.
  4. Barche e Navi Fluviali: Utilizzate su fiumi e canali.

Trasporto Pubblico

  1. Autobus: Urbani e interurbani.
  2. Tram: Principalmente nelle città.
  3. Metropolitane: Sistemi di trasporto rapido sotterraneo.
  4. Treni Regionali: Per spostamenti su distanze medie.

Trasporto Speciale

  1. Ambulanze: Per emergenze mediche.
  2. Veicoli di Emergenza: Come i camion dei pompieri e le auto della polizia.
  3. Veicoli per il Trasporto di Merci Pericolose: Come i camion cisterna.

Trasporto Sostenibile

  1. Biciclette: Inclusi i servizi di bike-sharing.
  2. Monopattini Elettrici: Sempre più diffusi nelle città.
  3. Veicoli Elettrici: Automobili e autobus elettrici.

La Situazione dei Trasporti in Sicilia

La situazione dei trasporti in Sicilia

La situazione dei trasporti in Sicilia

Il sistema dei trasporti in Sicilia presenta diverse sfide, ma anche alcune opportunità di miglioramento. Ecco una panoramica delle principali problematiche e delle soluzioni in atto.

Trasporto Pubblico

Il trasporto pubblico in Sicilia è gestito principalmente da diverse compagnie di autobus e treni. Le principali aziende di autobus includono l’Azienda Siciliana Trasporti (AST), SAIS Trasporti e Interbus.  Queste compagnie collegano le principali città e località turistiche dell’isola, ma spesso i servizi sono caratterizzati da ritardi e cancellazioni, specialmente durante gli scioperi.

Rete Ferroviaria

La rete ferroviaria siciliana è gestita da Rete Ferroviaria Italiana (RFI) e comprende otto linee principali che collegano le nove province dell’isola. Tuttavia, la rete è spesso considerata obsoleta e non sempre in grado di soddisfare le esigenze dei pendolari e dei turisti. Le linee più trafficate sono quelle che collegano la Sicilia alla Calabria, oltre alla dorsale tirrenica e jonica.

Trasporti Marittimi

I trasporti marittimi sono cruciali per collegare la Sicilia con il resto d’Italia e con altre isole. I traghetti e le navi cargo sono utilizzati per il trasporto di persone e merci, con collegamenti regolari verso la terraferma e altre destinazioni del Mediterraneo.

Sfide e Opportunità

Le principali sfide includono la necessità di modernizzare le infrastrutture, migliorare la puntualità dei servizi e aumentare la frequenza delle corse. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) prevede investimenti significativi per migliorare la rete dei trasporti in Sicilia, con un focus particolare sulla sostenibilità e sull’efficienza.

Conclusione

Nonostante le difficoltà, ci sono segnali positivi per il futuro dei trasporti in Sicilia. Con investimenti mirati e una gestione più efficiente, è possibile migliorare significativamente la qualità dei servizi offerti ai cittadini e ai turisti.

 

Caltagirone: laboratorio per studenti di architettura francesi

Dal 26 al 29 ottobre studenti di architettura e docenti francesi faranno della città di Caltagirone un luogo di studio e sperimentazione.

Venti studenti dell’Ecole Nationale Supérieure d’Architecture de Versailles, che partecipano all’Atelier di progettazione, Master 1 2, “Habitat, patrimoine, paysage. Trois enjeux pour les territoires intérieurs. La ville de Caltagirone en Sicile”, saranno a Caltagirone da sabato 26 a martedì 29 ottobre, accompagnati dai loro docenti, per conoscere da vicino la realtà delle aree interne in Sicilia e compiere una lettura immersiva del territorio e dell’abitato della Città della ceramica, con particolare riferimento al paesaggio, alla valorizzazione del patrimonio edilizio e all’evoluzione dei modi di vivere e abitare i luoghi, per elaborare alcune proposte progettuali utili alla rivitalizzazione del tessuto urbano.

Habitat, patrimonio, paesaggio. Tre sfide per i territori interni

L’iniziativa si svolge in partenariato con la Sds (Struttura didattica speciale) di Architettura di Siracusa dell’Università di Catania. Gli studenti e i loro docenti, accompagnati dall’assessore alla Cultura e al Patrimonio Unesco Claudio Lo Monaco, si soffermeranno nei quartieri San Giacomo e Maria Santissima del Ponte e punteranno pure i riflettori sui lavori di restauro e riqualificazione in corso sulla Scala di Santa Maria del Monte. Alle 16.00 di martedì 29 ottobre saranno ricevuti in municipio dal sindaco Fabio Roccuzzo.

“La loro presenza a Caltagirone – sottolineano il sindaco Roccuzzo e l’assessore Lo Monaco è l’ulteriore conferma dell’attenzione dell’ambiente universitario alla nostra città, riconosciuta dall’Unesco patrimonio dell’umanità. La collaborazione fra l’Ecole Nationale Supérieure d’Architecture de Versailles e il Comune fa di Caltagirone un luogo di studio e sperimentazione per definire progetti per la salvaguardia e la valorizzazione nel nostro centro storico”.

“Percorsi per un mondo migliore”: Convegno musicale di beneficenza del Rotary Club con i Bellamorea

Su iniziativa del Rotary Club di Caltagirone, lunedì 28 ottobre, alle ore 20.30, al cine-teatro Artanis, si terrà un convegno musicale dal titolo “Percorsi per un mondo migliore”.

Durante lo spettacolo verranno affrontati temi legati al benessere sociale, all’attualità e alla legalità attraverso una serie di brani eseguiti dai Bellamorea con l’introduzione dello psicoterapeuta e scrittore Salvo Noè e la presentazione di Ruggero Sardo. Patrocinio del Comune.
Biglietto di ingresso 10 euro:  il ricavato della vendita sarà devoluto alla Rotary Foundation che trasforma le donazioni in progetti di valore a livello locale e internazionale come il PolioPlus Fund, impegnato nella lotta di eradicazione della poliomielite.

Una Giornata, Un Obiettivo, La Fine della Polio

Il 24 ottobre è la Giornata Mondiale della Polio. E’ il momento in cui i Rotariani, i sostenitori della salute pubblica e tutti coloro che vogliono un mondo libero dalla polio si radunano, riconoscono i progressi compiuti nella lotta per eradicare la polio, e agiscono per contribuire a eliminarla per sempre.

Il Rotary è una rete globale di 1,2 milioni di uomini e donne intraprendenti, amici, conoscenti, professionisti e imprenditori che credono in un mondo dove tutti i popoli, insieme, promuovono cambiamenti positivi e duraturi nelle comunità vicine, in quelle lontane, in ognuno di noi.

Tutto è cominciato dalla lungimirante visione di un avvocato di Chicago, Paul Harris, che  ha creato il Rotary Club di Chicago il 23 febbraio 1905 per consentire a professionisti di vari settori di incontrarsi per scambiare idee, instaurare amicizie significative e durature e contraccambiare la loro comunità.

Da circa 120 anni, i soci del Rotary agiscono facendo leva sulla loro passione, energia e intelligenza per realizzare progetti sostenibili. Dall’alfabetizzazione all’edificazione della pace, dall’acqua alla salute, sono continuamente impegnati a migliorare il mondo in cui viviamo.

I 46.000 club sono impegnati a:

  • Promuovere la pace
  • Combattere le malattie
  • Fornire acqua e strutture igienico-sanitarie
  • Proteggere madri e bambini
  • Sostenere l’istruzione
  • Sviluppare le economie locali
  • Tutelare l’ambiente

 

Caltagirone: IACP consegna sei alloggi al Centro storico

Finalmente un passo avanti per la comunità

Grande emozione questa mattina per le sei famiglie assegnatarie di altrettanti alloggi popolari, realizzati grazie ai fondi ex Gescal (791mila euro) e consegnati dall’Istituto autonomo case popolari (Iacp) di Catania. Gli appartamenti, situati nelle vie Palmisciano e Regina Elena, sono frutto di un importante intervento di riqualificazione del centro storico di Caltagirone.

“Siamo impegnati a rispondere concretamente ai bisogni della gente”, ha affermato il presidente dell’Iacp, Angelo Sicali. Sottolineando l’investimento di quasi tre milioni di euro negli ultimi anni, Sicali ha ricordato anche altri progetti in corso, tra cui l’efficientamento energetico di 40 alloggi in via Leonardi. “Puntiamo a fare ancora di più”, ha concluso.

 

Anche il sindaco Fabio Roccuzzo ha espresso soddisfazione, definendo il giorno “importante” per la rigenerazione e il ripopolamento del centro storico. Alla cerimonia hanno partecipato diversi esponenti dell’Iacp e dell’Amministrazione comunale, tra cui l’assessora al Welfare, Patrizia Alario, che ha annunciato nuove iniziative per alloggi d’emergenza grazie ai fondi del PNRR.

Gli alloggi, realizzati in cemento armato, sostituiscono strutture fatiscenti demolite e includono una grande autorimessa comune, segnando un’importante rinascita per la comunità.

Ora ci si attende che IACP riesca ad assegnare le risorse previste per la riqualificazione degli alloggi di Via Pitrè. Una situazione che è stata oggetto di una nostra specifica inchiesta e che è possibile leggere al seguente link: https://www.primastampa.eu/le-case-popolari-di-viapitre-a-caltagirone-tra-disagio-e-speranza/