Intervista a Maurizio Fontana, pilota di slalom di Caltagirone

Intervista al pilota calatino Maurizio Fontana, amatore in diverse specialità automobilistiche, tra cui lo slalom, quest’ultima che lo ha visto protagonista della prima edizione dell’Arancia Rossa IGP di Mineo, evento che è avvenuto nella suggestiva città menenina gli scorsi 16 e 17 novembre. Con lui abbiamo voluto fare una retrospettiva sull’evento.

Raccontaci di te. Dopo questa due giornate ci sarà modo di vederla in altre gare in questo periodo?

Sono Maurizio Fontana e sono un agente immobiliare autonomo. Sono un grande appassionato di corse, infatti sono un pilota amatore delle corse automobilistiche di specialità: competo, oltre che nello slalom, anche in altre discipline tra cui le cronogare in pista e le cronoscalate, senza perseguire nessun campionato in particolare. Per quanto riguarda eventi futuri, ormai siamo alla fine della stagione agonistica 2024, e almonte è prevista per il 1˚dicembre, sul tracciato di Acate, un’altra gara di slalom, anch’essa alla prima edizione; Acate nel passato è stata già sede di una prova speciale Rally e spero di poter essere tra i partecipanti, sperando di risolvere per tempo i problemi attuali al cambio.

Ci potrebbe raccontare com’è stata complessivamente quella due giorni di slalom a Mineo? Come sono andate le ricognizioni? Le manches di gara come sono finite?

Per quanto riguarda la ricognizione, da parte mia e da parte di un po’ di tutti gli altri piloti, c’è stato un‘effetto sorpresa per quanto riguarda il posizionamento, a nostro vedere inconsueto, delle postazioni dei birilli, che in questa gara sono state messe prevalentemente all’immediata uscita di diverse curve cieche, quindi senza la possibilità di poterle valutare in anticipo il corretto inserimento della vettura all’ingresso; affidandomi ai riflessi, sono riuscito a completare il percorso senza abbattere nessun birillo e non conseguendo penalità, come nel resto della gara, stabilendo il miglior crono assoluto, mentre il mio più diretto avversario Polizzi non è partito per la rottura del filo dell’acceleratore.

In Gara 1, grazie ad una visione più chiara del percorso, ho completato il percorso ancora in prima posizione assoluta, mentre il mio avversario abbatteva 3 birilli conseguendone le relative penalità, con la mia vettura in perfetto assetto senza nessun problema.

In Gara 2, da metà percorso invece ho purtroppo avuto dei saltuari problemi ai comandi del cambio elettronico al volante che, probabilmente a seguito di acqua presa alla recente cronoscalata Giarre – Milo, non riusciva ad innestare sempre le marce alte, con conseguente e frequente intervento del limitatore di giri e limitazione della velocità di percorrenza, in particolare nei tratti veloci.

In Gara 3 ho avuto un epilogo analogo a quella precedente, riuscendo a recuperare oltre un secondo al mio avversario, tempo che però non è stato sufficiente a raggiungere la vetta assoluta della classifica. Alla fine mi ritengo soddisfatto del 2° posto assoluto che ho conseguito, in quanto chi ha vinto (e con merito) è un veterano di questa disciplina, con una vettura più leggera, ed è alquanto abituato alle vittorie.

Mi chiedevo se le viene in momento un momento saliente particolare di quelle due giornate.

Per quanto riguarda un momento saliente particolare di questa gara, quello che mi viene in mente per prima è stato quando quando alla fine di gara 1 mi sono trovato primo assoluto; questo fatto mi ha dato la certezza di aver bene interpretato il percorso, e perciò ero particolarmente soddisfatto della performance fatta.

Lei che è di Caltagirone, che impressione le fa gareggiare in scorci come quello di Mineo?

Le impressioni che ho avuto nel gareggiare in uno scorcio suggestivo come quello di Mineo, che per molti versi è assimilabile a quelle della nostra Caltagirone, sono state alquanto positive: difatti, nonostante sia da più 20 anni che non mi reco in questa graziosa cittadina, e quindi non ricordavo per nulla il tracciato da percorrere, alla fine, per istinto, mi sono comunque trovato a mio agio durante la gara.

Oltre a questo, ci tenevo particolarmente a fare un particolare plauso tanto agli organizzatori della manifestazione sotto l’egidia dell’ACI Sport, quanto all’amministrazione comunale con in testa il Sindaco, che ha seguito con evidente passione tutte le fasi della Gara e della relativa organizzazione, completando l’operato con la premiazione del Podio relativo alla Classifica Assoluta, la quale mi ha visto 2° classificato.

Caltagirone: “giovani migranti e cittadini uniti per un parco più verde e accogliente”

Nel nuovo parco giochi di via Minosse a Caltagirone, educazione ambientale e solidarietà si incontrano in un progetto che pr

omuove integrazione e rispetto per l’ambiente, che ha visto protagonisti i giovani migranti ospiti delle comunità del “Progetto SAI”, si è articolata in attività ludico-didattiche volte a sensibilizzare sul tema della raccolta differenziata, del riuso e del riciclo.

Tra le attività, i partecipanti si sono cimentati in gare a squadre miste e hanno organizzato una raccolta pubblica dei rifiuti all’interno del parco. Un gesto semplice ma significativo, che dimostra l’importanza di prendersi cura del territorio, anche in spazi simbolici come questo.

A conclusione della giornata, sono stati messi a dimora tre ulivi donati dalla Caritas diocesana, nell’ambito di una collaborazione con i progetti SAI, che promuove la cura di terreni confiscati alla mafia e traduce la solidarietà in azioni concrete per la comunità.

L’assessora alla Transizione ecologica, Lara Lodato, ha espresso il suo apprezzamento per l’impegno dei giovani migranti, sottolineando l’importanza di replicare iniziative simili.

Ha dichiarato : “Questi gesti uniscono simbolismo e concretezza, contribuendo a una maggiore consapevolezza ambientale“.

Anche l’assessora al Welfare, Patrizia Alario, ha lodato il progetto, evidenziando come “iniziative di questo tipo favoriscano l’integrazione, facendo sentire questi giovani a casa in una città accogliente come Caltagirone”.

Infine, il direttore della Caritas diocesana, Antonino Carfì, ha ribadito l’importanza di lavorare insieme per promuovere pace, solidarietà e salvaguardia del creato, richiamandosi ai messaggi di Papa Francesco.

Questo progetto rappresenta un esempio virtuoso di come sensibilità ambientale e inclusione sociale possano andare di pari passo, trasformando un semplice gesto in un messaggio di speranza per tutta la comunità.

Caltagirone accoglie “CALT – Colori, Animazioni e Luci del Territorio”: il primo festival digitale di video arte che celebra la Sicilia

Dal 13 al 15 dicembre, il cuore storico di Caltagirone si trasformerà in un palcoscenico di luci e colori grazie alla prima edizione di “CALT – Colori, Animazioni e Luci del Territorio”. Questo festival digitale, unico nel suo genere, animerà lo storico Cortile dell’Orologio nell’ex carcere borbonico, creando una suggestiva esperienza che fonde tradizione e innovazione.

Durante i tre giorni del festival, creativi digitali provenienti da diversi luoghi si cimenteranno nella realizzazione di opere di video-arte che metteranno in risalto la storia e le peculiarità culturali di Caltagirone e della Sicilia. Sarà un viaggio visivo in cui ogni angolo e dettaglio della città calatina si intreccerà con la tecnologia, esaltando il patrimonio locale con un linguaggio moderno e immersivo.

Oltre alle spettacolari video installazioni, “CALT” proporrà anche una serie di approfondimenti sui progetti digitali che stanno contribuendo a trasformare Caltagirone in una città all’avanguardia nella promozione turistica e culturale. Questo evento si inserisce nel contesto delle iniziative per le Smart Cities & Communities, cofinanziato dall’Assessorato delle Attività Produttive della Regione Siciliana con l’obiettivo di valorizzare l’identità locale tramite tecnologie all’avanguardia.

Il programma prevede tre serate consecutive di proiezioni video artistiche all’interno dell’ex Carcere Borbonico, offrendo ai visitatori un viaggio immersivo e spettacolare tra arte, cultura e innovazione. Con “CALT – Colori, Animazioni e Luci del Territorio”, Caltagirone si candida a diventare un punto di riferimento per la tecnica della video arte, celebrando così il patrimonio siciliano attraverso l’arte digitale.

Presentato “Caltagirone Lumina”, il programma turistico natalizio della città.

Ieri, il primo cittadino di Caltagirone Fabio Roccuzzo, accompagnato dagli assessori Claudio Lo Monaco e Piergiorgio Cappello, oltreché dal consulente al turismo Aldo Lo Bianco, ha presentato il programma culturale e turistico natalizio della città di Caltagirone, ossia la terza edizione di Caltagirone Lumina.

Il nome del programma, a detta del sindaco Roccuzzo, non è scelta a caso: non solo si è voluta evocare la luce in quanto tale, ma anche la speranza di guardare, oltre il buio, un barlume che possa illuminare – in riferimento speciale alla situazione geopolitica attuale, nell’auspicio di poter arrivare all’obiettivo della pace.

In merito all’offerta culturale, il sindaco ha affermato che questa risulta molto articolata, realizzata nel rispetto delle logiche di contenimento della spesa del comune, ma animata dall’intento di mobilitare e di coinvolgere la società civile, le energie e le risorse della città; ha anche tenuto a ringraziare il consulente Aldo Lo Bianco per la sua attività di coordinamento delle attività espresse dagli assessorati coinvolti nella programmazione dell’offerta turistica, che hanno visto all’opera quello alla Cultura e al Patrimonio UNESCO, Arch. Claudio Lo Monaco, quello allo Sviluppo delle risorse territoriali Avv. Piergiorgio Cappello ma anche quelli alla Politiche Scolastiche Dott.ssa Lara Lodato e al Welfare Dott.ssa Patrizia Alario.

In ultima istanza, il sindaco Roccuzzo ha espresso che Lumina si rivolge in primo piano alla comunità nel suo insieme (cittadini, istituzioni scolastiche, attività commerciali, artigianali e terzo settore), con lo scopo di offrire spazi, luoghi e occasioni di incontro che possano permettere di vivere il periodo natalizio nel miglior modo possibile, ma anche dare la misura di ciò che la città può offrire al turista che decide di visitarla.

Aldo Lo Bianco: lavoro sinergico tra amministrazione e la società civile

Il consulente Aldo Lo Bianco ha voluto innanzitutto rimarcare l’aspetto della condivisione come elemento fondante del lavoro di sviluppo del programma natalizio, che ha visto coinvolte le diverse parti della società, ad esempio le scuole e le cooperative sociali.

Riferisce che, rispetto agli anni precedenti, si è compiuto un importante passo in avanti per quello che concerne la comunicazione, grazie alla collaborazione di due studi grafici (Prod e GraficaMente) e del fotografo Giovanni Canfailla. Lo Bianco ha voluto anche porre l’accento su un particolare “gioco grafico”, ossia quello che vede delle finestre illuminate uscire dalla parola, a simboleggiare l’intenzione della città di accogliere i turisti che la visiteranno.

Egli ha inoltre voluto ribadire l’importanza dell’offerta natalizia non solo per un turismo regionale, ma anche nazionale. Si è ribadita la trasversalità dell’offerta, che vede in primo piano la tradizione presepiale della città, che si è ampliata di mostre e nuove installazioni, tra cui il presepe Nativitas allestito al palazzo municipale e quello all’interno della Chiesa di Santa Maria del Monte, ma anche altri tipi di eventi, tra cui sono stati evidenziati quelli di stampo musicale, come ad esempio il concerto di Natale del 22 dicembre del coro polifonico Harmònia Ensemble diretto dal Maestro Leonardo Catalanotto e un altro del 5 gennaio 2025 di Insieme per San Giacomo.

Lo Bianco ha voluto anche ricordare degli eventi privati degni di menzione, come ad esempio le visite guidate del palazzo gentilizio Spadaro Libertini e i mercatini di Natale.

Claudio Lo Monaco: recuperare la bellezza per recuperare la speranza e l’identità

L’assessore alla Cultura e al Patrimonio UNESCO Lo Monaco ha voluto evidenziare che, pur in un contesto così difficile per le finanze del Comune, si accoglie l’anelito che viene dall’inizio del nuovo Anno Santo Diocesano, che avverrà il 29 dicembre, che coinciderà anche con lo Svelamento Solenne che inaugurerà l’ottocentenario dell’arrivo a Caltagirone dell’icona della Madonna di Conadomini.

Egli ha voluto menzionare anche un evento in particolare, ossia Lumina in Nativitate, una mostra ceramica che sarà allestita a Palazzo dell’Aquila e inaugurata il 23 novembre alle ore 18.

Oltre a porre l’accento su Lumina in Nativitate, l’assessore lo ha voluto porre anche sul MuCiP (Museo Civico Pinacoteca) Luigi Sturzo – l’ex Carcere Borbonico -, inaugurato a luglio dell’anno passato, che vedrà diversi eventi collegati con il programma natalizio, tra cui spicca la mostra personale Captivitas – Storia di Segregazione e perdita di Identità di Giovanni Canfailla, che vuole far riflettere sull’importanza della cultura e della proposta economico-culturale per far sì che la città possa recuperare la bellezza, per uscire da una condizione di segregazione ed entrare in una di anelito e speranza.

MuCiP: cambiare il modo di fruire un museo. Dati di affluenza triplicati, scarsa la fruizione locale

Sempre in merito al MuCiP Luigi Sturzo, abbiamo posto delle domande all’assessore Lo Monaco, sul concetto di “immersività”, centrale in questa nuova offerta museale dell’ex Carcere Borbonico e sull’andamento del museo, scoprendo dei dati interessanti, che portano anche a delle riflessioni.

In merito al concetto di “immersività”, Lo Monaco ha affermato che si è voluta cambiare la prospettiva di fruizione del museo, da “mero deposito di monumenti, di memoria” – e perciò il racconto della storia della città – a una nuova concezione di museo, che ne applica il concetto di immersività: in sostanza, permettere al visitatore, in un arco relativamente breve di tempo, di immergersi nella realtà e nella dimensione che il museo vuole raccontare, il tutto seguendo l’ottica del motto “repairing cities, repairing souls”, ossia una rigenerazione dei luoghi che contemporaneamente rigeneri il tessuto sociale delle comunità.

In merito all’andamento del museo, l’assessore ha evidenziato tutta una serie di dinamiche: la prima cosa che balza all’occhio è stato l’aumento del numero di visitatori, da circa 1000 visitatori al mese durante l’anno passato ai quasi 5000 di quelli di quest’anno (all’ultimo dato di ottobre 2024), numero che nel corso dell’anno si è mantenuto costante. In merito al profilo dei visitatori, si riferisce la buona percentuale della presenza di visitatori stranieri, che si attesterebbe tra il 30 e il 40%, mentre molto risicata, con rammarico dell’assessore, quella dei cittadini, che al massimo non va oltre il 2%: a tal proposito, l’auspicio è che il museo debba “smuovere dall’inibizione all’azione”.

Piergiorgio Cappello: rendere il patrimonio cittadino più attrattivo

L’assessore allo Sviluppo Economico Piergiorgio Cappello ha voluto evidenziare la presenza di eventi incentrati sulle produzioni specialistiche delle attività produttive caltagironesi, che si integrano e ampliano l’offerta del programma turistico natalizio della città, sia a livello enogastronomico – ponendo accento su prodotti locali tipi del periodo festivo – ma anche sul prodotto artigianale par excellence della città, ovvero la ceramica.

L’assessore Cappello ha comunicato che i mercatini di Natale quest’anno saranno spostati da via Luigi Sturzo a Piazza Umberto I, e che il mercato degli artisti sarà allestito all’interno della Galleria Sturzo.

Cappello ha anche comunicato che è stato aperto un bando per l’affidamento dei servizi di parcheggio e dei servizi igienici, considerati di particolare importanza al fine di migliorare e rendere più agevole l’esperienza turistica in città.

In ultima istanza, l’assessore ha tenuto ad esprimere il fatto che le varie attività poste in essere non sono scollegate tra loro, ma che si integrano e si basano su tre principi – arricchire l’offerta turistica, creare opportunità ai privati locali e alle imprese, incrementare le risorse comunali per sviluppo ulteriore del settore – che dovrebbero permettere l’ingranare di un circolo virtuoso che permetta, in sostanza, di rendere il patrimonio cittadino più appetibile, interessante e conosciuto.

 

Caltagirone: “Polizia tra la gente”- un progetto per avvicinare i giovani alle istituzioni

 

Si è svolto stamattina, mercoledì 13 novembre, in Piazza Municipio a Caltagirone, l’evento “Polizia tra la gente“, promosso dalla Questura di Catania in collaborazione con il Comune di Caltagirone.

Un progetto che mira a promuovere i servizi di polizia per la tutela della cittadinanza e che ha visto la partecipazione di circa 500 studenti di terza media e dei primi anni delle scuole superiori della città.

L’iniziativa ha offerto ai ragazzi l’opportunità di conoscere da vicino le attività della Polizia di Stato e i diversi reparti che la compongono. La Divisione anticrimine, il reparto a cavallo, l’unità cinofila, la Polstrada del Distaccamento di Caltagirone e le sezioni del Commissariato locale hanno illustrato le loro mansioni, con dimostrazioni pratiche e spiegazioni. Il vicequestore Alessandro D’Arrigo ha coordinato le attività, includendo anche la presentazione dell’ufficio Volanti, del Posto di segnalamento di polizia scientifica e del settore di polizia amministrativa.

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Il sindaco di Caltagirone, Fabio Roccuzzo, ha espresso apprezzamento per l’iniziativa, sottolineando, anche a nome dell’assessore alla Sicurezza Giuseppe Fiorito, come questa esperienza “contribuisca ad avvicinare i giovani alle istituzioni“.

L’interesse e la curiosità mostrati dagli studenti hanno evidenziato il valore educativo di questo incontro, un’opportunità di apprendimento diretto sul ruolo della polizia nella vita quotidiana e nella sicurezza della comunità.

 

Caltagirone onora le vittime di Nassiriya: un ricordo che promuove i valori di pace e solidarietà

Oggi, 12 novembre, in occasione del 21esimo anniversario della strage di Nassiriya, la comunità di Caltagirone si è riunita per commemorare le vittime di quella tragica pagina di storia recente. L’iniziativa è stata promossa dalla sezione calatina dell’Associazione Nazionale Carabinieri (ANC), presieduta da Antonio Rinaudo, in collaborazione con l’Avis, l’Unuci, il Rotary Club, la Croce Rossa, l’Anps e l’Anppe di Caltagirone, con il patrocinio del Comune e la partecipazione delle forze dell’ordine.

Durante la guerra in Iraq, tra il 2003 e il 2006, la missione italiana “Operazione Antica Babilonia” fu colpita da una serie di attentati, il più devastante dei quali avvenne proprio il 12 novembre 2003. In quell’attacco persero la vita 28 persone, di cui 19 italiani (12 carabinieri, 5 militari e 2 civili), segnando profondamente la storia e il cuore del Paese.

La giornata commemorativa è iniziata con la Santa Messa nella Chiesa Madonna della Via, presieduta dal vescovo Calogero Peri. ”

Ha dichiarato il vescovo: –“Siamo grati – a chi ha lottato e sacrificato la propria vita per garantire un futuro migliore. Ma è triste vedere che, ancora oggi, non si riescano a trovare alternative alla guerra.”

L’ispettore regionale dell’ANC, Ezio Buzzi, ha poi ricordato l’importanza della memoria come “patrimonio prezioso per le nuove generazioni”.

In Piazza dei Caduti di Nassiriya, il sindaco Fabio Roccuzzo ha sottolineato come il ripudio della guerra sia un principio irrinunciabile sancito dalla Costituzione, affermando che la pace è “un valore intangibile da tramandare alle nuove generazioni e un impegno collettivo“.

 

La cerimonia si è conclusa con la deposizione di una corona d’alloro, compiuta dal sindaco e dal comandante della Compagnia dei Carabinieri di Caltagirone, Nastassija Magno, un gesto simbolico per onorare chi ha sacrificato la propria vita per la sicurezza e la libertà.

 

Caltagirone: celebra il “Gran Rapid d’Autunno”- torneo di scacchi nella Vecchia Pescheria

Un clima di sana competizione ha animato la Vecchia Pescheria di Caltagirone, dove 42 scacchisti – di cui 12 calatini e gli altri provenienti da varie città della Sicilia orientale – si sono sfidati al “Gran Rapid d’Autunno”.L’evento è stato organizzato dall’associazione culturale Le Muse, presieduta da Sandro Copernico, in collaborazione con l’Accademia Scacchistica Pietro Carrera e con il patrocinio del Comune di Caltagirone.

Nel torneo open, riservato ai tesserati della Federazione Scacchisti Italiani, ha trionfato Davide Pulvirenti, giarrese classe 2011 e candidato maestro, conquistando il primo posto. Al secondo posto si è piazzato Diego Cristian Alfò, anche lui del 2011 e di Siracusa, giocatore di Prima nazionale, mentre la terza posizione è stata occupata dal calatino Roberto Annaloro, classe 1984, anch’egli di Prima nazionale.

Nel torneo amatoriale si è distinto Salvatore Sileci di Grammichele, vincendo il primo posto, seguito dal calatino Filippo Marchese e dal catanese Davide Piscopo, rispettivamente al secondo e terzo posto. Tra i giovani, spicca la vittoria di Salvatore Sciuto, giovane calatino, primo classificato nella categoria under 18, il quale si è dimostrato una promettente promessa del panorama scacchistico siciliano.

 

Alla premiazione ha partecipato anche l’assessora allo Sport, Micol Liardo, che ha lodato l’iniziativa e sottolineato l’importanza di eventi che promuovano lo sport e la cultura in città.

“Il Velo di Maya” affronta il delicato tema delle dipendenze: la storia di Andrea Fortezza

“Il Velo di Maya” affronta il delicato tema delle dipendenze: la storia di Andrea Fortezza

Lunedì 21 ottobre, il contenitore televisivo Il Velo di Maya ha affrontato una delle tematiche più difficili e complesse della nostra società: le dipendenze. In un mondo in cui milioni di persone cercano di colmare vuoti interiori o scappare da dolori invisibili, ci si può facilmente trovare intrappolati in un ciclo distruttivo.

Protagonista della puntata è stato Andrea Fortezza, un uomo che ha affrontato il suo inferno personale. La sua storia è una di quelle che ti stringe il cuore e ti fa riflettere profondamente. Andrea non è solo un ex tossicodipendente: è un sopravvissuto.

La sua vita è stata una lunga battaglia contro droghe come cocaina, eroina e molte altre sostanze che minacciavano di strapparlo via per sempre da chi lo amava. Con sincerità disarmante, ha condiviso con il pubblico il peso di ogni giorno passato a cercare una via di fuga dalle sue dipendenze, solo per scoprire che ogni passo avanti sembrava avvicinarlo ancora di più all’abisso.

L’aspetto più toccante della testimonianza di Andrea è la sua capacità di raccontare non solo le sue sofferenze, ma anche il processo che lo ha portato fuori da quell’abisso. La sua esperienza, segnata da numerose difficoltà, ha risuonato profondamente con chiunque si sia mai trovato a dover affrontare le proprie debolezze o quelle di una persona cara. La puntata ha offerto un messaggio forte e chiaro: non importa quanto sia profonda la caduta, c’è sempre una via per risalire.

CLICCA QUI PER RIVEDERE LA PUNTATA IN STRAMING

Il bello di questo episodio, tuttavia, è che non si limita a raccontare la storia di una rinascita, ma apre una finestra su una soluzione per superare la tossicodipendenza.

“Il Velo di Maya” non offre risposte banali o preconfezionate. Ogni episodio invita a guardare oltre la superficie, a cercare dentro di sé e nel mondo circostante quelle risposte che possono sembrare irraggiungibili.

Per chi ha perso l’episodio o vuole rivederlo, è disponibile in streaming, e promette di offrire una riflessione profonda, non solo sulle dipendenze, ma anche sulla forza interiore che ognuno di noi può scoprire di avere. Una puntata che non lascia indifferenti e che potrebbe rappresentare una svolta nella vita di molte persone che si trovano a lottare contro le dipendenze o che conoscono qualcuno che sta vivendo lo stesso inferno.

LA PROSSIMA PUNTATA “IL VELO DI MAYA entra nella comunità Oasi”

Ma il percorso verso la liberazione dalle dipendenze non si esaurisce qui. Se Andrea Fortezza ha condiviso la sua personale esperienza di rinascita, nella prossima puntata de Il Velo di Maya esploreremo un’altra strada per uscire dal tunnel della dipendenza: quella offerta dalla comunità terapeutica Oasi. Confrontando visioni diverse, scopriremo come il supporto di una comunità possa rappresentare un’alternativa concreta per chi è alla ricerca di speranza e di una via d’uscita. Non mancate: il prossimo appuntamento ci porterà a conoscere un nuovo approccio alla guarigione.

“In un tempo di complessità e assenza di riferimenti chiari, diventa urgente fare rete nel territorio, e soprattutto rimettere la famiglia e la persona al centro. È fondamentale l’ascolto e ascoltare prima. È con questo slogan, infatti, ‘listen First’ (ascoltare prima…prima ascoltare) che Casa Rosetta, insieme alle principali organizzazioni nazionali e internazionali, sta lavorando per contrastare il dramma delle dipendenze e diffondere la cultura della prevenzione.”
Lina Cannizzo, responsabile della comunità terapeutica Oasi

Non perdetevi questo appuntamento cruciale con “Il Velo di Maya”, perché la risposta è più vicina di quanto pensiate.

(CLICCA QUI PER RIVEDERE LA PUNTATA STREAMING)

Se vuoi restare in contatto con Andrea e conoscere più a fondo il suo percorso o seguire i suoi aggiornamenti, puoi trovarlo sui suoi canali social:

Con stima e ammirazione,
Stefano Fortezza

Caltagirone e Licodia Eubea partecipano a Ecomondo Rimini

Anche Caltagirone presente a Ecomondo Rimini, la fiera di riferimento per enti locali e imprese nei settori ecologia, economia circolare e tecnologie green, per accrescere i processi di transizione green nel territorio e creare occasioni di sviluppo.

Il sindaco Fabio Roccuzzo ha partecipato a Rimini a Ecomondo, il più importante evento nazionale dedicato ai temi della sostenibilità ambientale, un’occasione unica per creare reti, conoscere le esperienze virtuose di altre amministrazioni locali e approfondire tematiche di grande attualità.

“È un evento che ci permette di fare rete, scoprire le migliori pratiche di altri enti e di rimanere aggiornati su temi di cruciale importanza per il futuro dei nostri territori” – ha dichiarato Roccuzzo.

In collaborazione con l’associazione “I Borghi più belli d’Italia” e insieme al sindaco di Licodia Eubea Santo Randone,  Roccuzzo ha preso parte all’incontro “Smart Village: la tecnologia al servizio dei borghi italiani, opportunità e applicazioni”, in cui si è discusso dell’innovazione tecnologica applicata ai borghi e del potenziale delle nuove tecnologie per supportare lo sviluppo dei territori interni.

“Torniamo a casa – aggiunge Roccuzzo con una maggiore consapevolezza sulle molte opportunità offerte dal mercato. Ci daremo da fare per avviare e incrementare processi di transizione green nei nostri territori”.

Anche il primo cittadino di Licodia Eubea  Randone ha espresso entusiasmo per le prospettive emerse durante l’evento, evidenziando “la volontà di promuovere un approccio innovativo e sostenibile per valorizzare e rilanciare i borghi italiani”.

Caltagirone lancia la sfida: servizi museali in gestione ai privati per rilanciare il turismo

Caltagirone fa un passo decisivo verso la professionalizzazione dei suoi servizi turistico-culturali. Il Comune ha pubblicato il capitolato per l’affidamento in gestione dei servizi integrativi dei Musei Civici, segnando un momento storico per la città che per la prima volta sceglie di aprirsi al mercato privato per valorizzare il proprio patrimonio culturale.

di Paolo Buda: L’iniziativa, che partirà dal 1° dicembre 2024 fino al 30 settembre 2025, riguarderà tre importanti siti museali: il Museo Civico al Carcere Borbonico, il Museo Internazionale del Presepe “Collezione Luigi Colaleo” e la Sala del Fercolo presso Palazzo Municipale. Il gestore selezionato dovrà garantire non solo l’apertura dei siti, ma anche servizi aggiuntivi come accompagnamento dei visitatori, attività culturali complementari, servizi di ristoro e vendita di pubblicazioni e oggettistica.

L’accesso ai tre siti museali sarà possibile con un biglietto dal costo massimo di 3 euro, con agevolazioni previste per residenti, giovani sotto i 18 anni, studenti, anziani e persone con disabilità. Il gestore selezionato dovrà versare al Comune almeno il 30% degli incassi.

“È una svolta importante per Caltagirone,” commenta la dirigente Dott.ssa Giovanna Terranova, “ma anche una sfida cruciale. Cerchiamo operatori che sappiano coniugare professionalità e visione, capaci di trasformare il nostro patrimonio culturale in un’esperienza turistica di qualità.”

La vera sfida, però, sta nella risposta del territorio. In una città ricca di storia e tradizione ceramica, patrimonio UNESCO, ci si interroga sulla presenza di operatori pronti a raccogliere questa opportunità. L’assenza di partecipanti alla gara sarebbe un segnale preoccupante, indicativo di un tessuto imprenditoriale ancora poco propenso a investire nel turismo culturale.

Il bando privilegia la qualità del servizio, assegnando 90 punti su 100 al progetto organizzativo, con particolare attenzione al prolungamento degli orari di apertura, all’integrazione dei servizi e alla qualità del personale. Una scelta che sottolinea la volontà di puntare su una gestione professionale e innovativa.

Con l’approssimarsi del periodo natalizio, periodo di forte affluenza turistica, questa iniziativa rappresenta un banco di prova importante per Caltagirone. La città della ceramica ha l’opportunità di dimostrare di essere pronta a fare il salto di qualità nella gestione del suo patrimonio culturale, trasformando i suoi musei da semplici contenitori di storia in veri e propri catalizzatori di sviluppo turistico e culturale.

La sfida è lanciata: Caltagirone cerca imprenditori coraggiosi e visionari, capaci di credere nel potenziale turistico della città e di investire nella sua valorizzazione. La risposta del territorio dirà molto sulla reale capacità della comunità di guardare al futuro con spirito innovativo e imprenditoriale.