Terribile incidente mortale: perde la vita moglie, marito gravissimo

Un terribile incidente stradale si è verificato ieri pomeriggio lungo la Strada statale n. 626. Due le persone coinvolte, marito e moglie, di Barrafranca, nell’Ennese. Purtroppo, questa mattina è deceduta la donna all’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta.

Il marito è tutt’ora in osservazione in pronto soccorso e non sarebbe in pericolo di vita. I due coniugi viaggiavano a bordo di una Opel Speedster quando il guidatore per cause ancora in corso di accertamento, ha perso il controllo del mezzo che si è schiantato a velocità con il guardrail.

L’auto è carambolata diverse volte, prima di finire la sua corsa accartocciata sul ciglio della strada. C’era stato bisogno dei vigili del fuoco per estrarre il corpo della donna dalle lamiere del mezzo.

Foto articolo: La Sicilia

Riaprono Bar e Ristoranti a Vittoria, Comiso, Niscemi e Barrafranca (anche se in zona arancione)

Considerato l’aumento, in pochi giorni, delle vaccinazioni nei quattro comuni in zona arancione (Barrafranca, Comiso, Niscemi e Vittoria), da domani, 1° settembre, sarà consentita l’attività di ristorazione e somministrazione di alimenti e bevande, pur mantenendo il limite massimo di quattro persone al tavolo, se non conviventi, e l’obbligo di green pass per i locali al chiuso.

Questo è quanto previsto nell’ordinanza del presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, firmata oggi: “Tenuto conto che nei quattro Comuni si è raggiunto il 70 per cento delle prime dosi di vaccino, abbiamo ritenuto di poter allentare le misure precauzionali disposte in precedenza, per quanto sia ancora necessario uno sforzo della cittadinanza per raggiungere alte percentuali di immunizzazione. Solo se tutta la popolazione aderirà alla campagna di vaccinazione potremo arginare la diffusione del virus ed evitare nuove chiusure di attività economiche”.

Prevista anche la vendita di cibi e bevande da asporto, oltre che il domicilio, ai clienti che non sono ancora in possesso della certificazione verde, per i quali, comunque, rimane il divieto di consumazione all’interno dei locali.

Svolta nelle indagini omicidio avvocato Antonio Giuseppe Bonanno

Alle prime luci dell’alba, la Polizia di Stato – Squadra Mobile di Enna – e i Carabinieri della Compagnia di Piazza Armerina, hanno dato esecuzione, in territorio di Barrafranca – Contrada Camatrice agro Comune di Piazza Armerina – ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Caltanissetta, su richiesta della locale Procura Distrettuale Antimafia, nei confronti di Andrea Bernunzo ritenuto responsabile dell’omicidio dell’Avvocato Antonio Giuseppe Bonanno, avvenuto a Pietraperzia la sera del 28 settembre 2016. Il destinatario della misura cautelare dovrà rispondere dei reati di concorso in omicidio eseguito con premeditazione, riciclaggio e danneggiamento seguito da incendio.

Le complesse indagini, condotte congiuntamente da Carabinieri e Polizia di Stato, coordinate dalla Procura della Repubblica di Caltanissetta – Direzione Distrettuale Antimafia, hanno consentito, attraverso uno studio approfondito della scena del crimine, attività tecniche ed escussione di testimoni, di ricostruire l’esatta dinamica dell’efferato omicidio.

Dalle accurate indagini esperite dagli investigatori, è emerso che, nella tarda serata del 28 settembre 2016, Andrea Bernunzo, insieme a Filippo Giuseppe Marchì (successivamente ucciso in agguato mafioso, i cui autori sono stati identificati nell’ambito dell’operazione di polizia giudiziaria denominata Kaulonia) a bordo di un’auto poi risultata rubata, aveva raggiunto la dimora estiva del noto legale, ubicata nel Comune di Pietraperzia.

Dopo aver atteso l’arrivo del professionista, l’omicida si era avvicinato alla vittima, che gli dava le spalle, esplodendo al suo indirizzo tre colpi di pistola calibro 9×21 che gli provocavano gravi lesioni agli organi vitali in seguito alle quali decedeva due giorni dopo.

Il giorno successivo all’agguato, veniva ritrovata in territorio di Piazza Armerina, parzialmente bruciata, l’auto utilizzata per l’omicidio. La vettura risultava essere oggetto di furto, avvenuto un mese prima nella provincia di Siracusa. Nel corso degli accertamenti tecnici effettuati sul mezzo ritrovato, veniva rinvenuto il bossolo di una pistola calibro 9×21 identico a quello ritrovato sulla scena del delitto.

Le successive ed accurate indagini hanno interessato a 360° la vita del libero professionista ed hanno permesso di ricostruire il movente del delitto, correlato all’acquisto di un’autovettura effettuato dal suocero di Andrea Bernunzo, con l’intermediazione di quest’ultimo, presso una concessionaria di proprietà di alcuni parenti dell’Avvocato Bonanno. Nei giorni immediatamente successivi erano sorte contestazioni in merito all’effettivo chilometraggio del veicolo appena acquistato; contestualmente l’Avvocato Bonanno aveva richiesto al suocero del Bernunzo di onorare un debito contratto da quest’ultimo, circostanze che avevano alimentato il livore dell’odierno arrestato nei confronti del legale.

Nel corso delle indagini è stato accertato che Bernunzo, all’epoca dei fatti impiegato quale vigilante in un supermercato di Caltanissetta, fosse assente dal lavoro proprio il giorno dell’omicidio; inoltre l’odierno arrestato era legittimo detentore di due pistole dello stesso calibro di quella utilizzata per commettere il reato, armi che tuttavia non sono state rinvenute nel luogo in cui avrebbero dovuto essere custodite.

Più in generale, l’attività svolta, anche tramite videoriprese, ha consentito di acclarare l’ampia disponibilità di armi da parte dell’arrestato.

Le attività tecniche consentivano, altresì, di registrare il timore, manifestato dall’indagato, di aver lasciato delle impronte digitali all’interno dell’autovettura utilizzata per l’omicidio.

Ulteriormente dimostrativi della personalità violenta dell’arrestato sono i plurimi e continui maltrattamenti cui il medesimo sottoponeva la moglie, parimenti emersi nel corso dell’indagine. L’uomo, dopo le formalità di rito, veniva tradotto presso la Casa Circondariale di Enna a disposizione dell’A.G.