Svolta per Kalat Ambiente: La Regione Siciliana stanzia 13,5 milioni per ricostruire l’impianto di Grammichele

La Giunta Regionale ha deliberato un importante e atteso finanziamento destinato al potenziamento dell’impianto di Kalat Ambiente di Grammichele.

Era il 5 luglio 2021 quando un incendio doloso distrusse l’impianto di selezione dei rifiuti di Kalat Ambiente, molti i propositi in questi anni, molti ostacoli burocratici, tante le riunioni che si sono succedute con tutte le parti in causa in cui è stato chiamato in causa anche il Prefetto, ma tutto è rimasto fermo.

Le promesse dell’assessore all’Energia

Lo scorso 12 luglio  l’assessore regionale all’Energia e ai servizi di pubblica utilità, Roberto Di Mauro, aveva dichiarato: “Nella prossima seduta della giunta, il governo regionale darà il via libera al finanziamento di 13,5 milioni di euro con fondi Poc per consentire la ricostruzione e il ritorno alla piena operatività dell’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti gestito da Kalat Ambiente, a Grammichele“.

CGIL e FP chiedono “immediati atti concreti”

Il 20 settembre scorso avevano replicato Cgil Sicilia, la Camera del lavoro di Caltagirone e la Funzione pubblica regionale e calatina “Mai emanato il decreto di finanziamento per 13,5 milioni della ricostruzione dell’impianto, annunciato a luglio dall’assessore regionale Di Mauro, e lavori al palo”.

Il decreto di finanziamento

Lo scorso 26 settembre la Regione siciliana ha finalmente emesso il Decreto DDG. N. 1540 – D00, ove si certifica l’impegno dell’amministrazione regionale nella risoluzione dei problemi causati dallo stop dell’impianto e nel sostegno ai lavoratori attualmente in cassa integrazione.

Questo investimento, pari a 13.574.297 euro, rappresenta un passo significativo verso il miglioramento della gestione dei rifiuti nel territorio del Calatino, sostenendo l’attuazione del Green Deal europeo attraverso il Programma Operativo Complementare (POC) Sicilia 2014/2020, Asse 2.

Ricordiamo che 37 dipendenti sono in cassa integrazione a rotazione, misura che scadrà il 31 dicembre 2024.

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