Stanlio e Ollio, la più grande coppia della storia del cinema

In libreria “Mr. Laurel e Mr. Hardy” di John Mc Cabe, l’unica biografia autorizzata di Stanlio e Ollio pubblicata da Sagoma Editore.

Stanlio e Ollio. Passa il tempo ma il loro ricordo resta indelebile e avvicina sempre nuovi spettatori all’arte della comicità: parliamo di Stan Laurel e Oliver Hardy, la coppia più famosa nella storia del cinema.

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Per riscoprire la vita e la carriera di due grandi artisti della storia del cinema, per la prima volta arriva in Italia il libro “Mr. Laurel e Mr. Hardy” di John Mc Cabe, l’unica biografia autorizzata di Stanlio e Ollio pubblicata da Sagoma Editore.

Questo bel libro nasce dall’impegno di ‘Noi siamo le colonne’ (tenda italiana dell’associazione internazionale ‘Figli del deserto’ dedicata ai due comici) e abbiamo intervistato i curatori Benedetto Gemma e Andrea Ciaffaroni per saperne di più.

Qual è stato l’impegno della vostra associazione per il libro ?

È stato grazie alla tenda “Noi siamo le colonne”, Oasi 165 di “Sons of the desert”, che è stata possibile realizzare la prima edizione italiana di un libro del 1961, vecchio ma fondamentale per ogni cultore della coppia. Avevamo John McCabe come nostro Gran Tutore, ma io personalmente ho impiegato anni a convincere qualche piccolo editore a realizzarlo, finché non conosco Carlo Amatetti, di Sagoma, che si convince e ci dà carta bianca per la realizzazione. Abbiamo coinvolto i soci dall’estero per recuperare le foto originali, ci siamo divisi i capitoli da tradurre, inserito una filmografia che non c’era, chiesto a Ficarra e Picone una introduzione, aggiunto molte note integrative per un testo che McCabe non aveva corretto negli anni (abbiamo usato l’ultima edizione del 1985 come base, reinserendo le parti mancanti recuperate dalle edizioni precedenti). Grazie a Sagoma, abbiamo colmato un buco incredibile nella bibliografia già scarsa di Stanlio e Ollio in Italia. Il libro ha avuto grande successo.

Cosa rappresentano ancora oggi le figure di Stanlio e Ollio per il pubblico?

Gemma: Per il pubblico di oggi non saprei, ma so cosa sono per i comici e per chi già li ama. Due punti di riferimento, due persone a cui si vuole bene e di cui ti preoccupi, perché lasciati da soli possono fare troppi pasticci. Magari se il pubblico giovane li scopre grazie a questo nuovo film… penserà lo stesso.

Ciaffaroni: Fa impressione, ma sono passati più di 90 anni dal loro primo film in coppia, smisero nel ’51 e ne parliamo come se fossero figure attuali. Eppure cominciarono col muto! Sono poche le figure del cinema classico amate ancora oggi: è stata una grande coppia, che come diceva Hal Roach, rispetto agli altri comici davano occasioni di riso tre-quattro volte maggiori ad ogni scena. Veramente, ti facevano ridere a crepapelle. Poi la televisione gli ha dato una immagine sempreverde.

Perchè si ama Stanlio e Ollio?

Gemma: Li si ama perché sono come due bambini che quando fanno una cosa “strana” si scoppia a ridere. Federico Fellini li amava nei panni del film “Brats”, “I Monelli”, proprio perchè incarnavano fisicamente il loro stesso concetto di esistenza sullo schermo cinematografico. Non a caso Hal Roach, il loro produttore, aveva ottenuto un successo analogo con le “Simpatiche Canaglie”, le piccole star della sua “Fabbrica della Risata”. Come si fa a non ridere se un bambino viene beccato a mangiare una caramella e cerca di nasconderlo maldestramente ? E come si fa a non ridere se Stanlio cerca di nascondersi semplicemente chiudendo gli occhi e rannicchiandosi in un secchio pensando che “se non vede lui non lo vedono nemmeno gli altri ?

Ciaffaroni: Sono amati perché erano due personaggi molto vicini a noi, sono sfortunati e ingenui, e il pubblico è sempre vicino ai perdenti. Con loro è accaduto come con Paperino o Pippo, solamente che Stanlio e Ollio erano due persone reali, le cui figure così opposte, uno grasso e l’altro magro, con queste due bombette in testa per accentuare la loro dignità nonostante le avversità, le abbiamo viste proprio come se fossero due cartoon. Erano poi molto simpatici, pure quando imbrogliavano finiva sempre male. Ah, il doppiaggio italiano ha poi costituito un effetto ancor più comico che sicuramente ha dato alla coppia il successo maggiore: quando l’America li aveva messi da parte, in Italia, come nel resto d’Europa, erano ancora degli idoli.

Stanlio e Ollio hanno avuto degli eredi?

Gemma: Non mi piace parlare di “eredi”, l’erede di Stanlio e Ollio, l’erede di Alberto Sordi, l’erede di Chaplin… non ci sono eredi. Ci sono solo comici che cercano di apprendere i “trucchi del mestiere” da chi li ha preceduti, omaggiandoli senza copiarli. In questo senso si potrebbe dire che ogni coppia comica non convenzionale (comico e spalla) in qualche modo sia loro erede. Ma con la loro personalità ben definita e ineguagliabile.

Ciaffaroni: No, ma penso che molti comici di quel periodo non li hanno avuti. Imitatori, discepoli sì. Alla comicità di Stanlio e Ollio si sono ispirati apertamente Jacques Tati, Jerry Lewis, lo stesso Clouseau di Sellers era figlio di quella comicità fisica. Stanlio e Ollio, tuttavia, sono poi diventati modello per tutte le coppie comiche venute dopo.

Dopo sei ristampe è appena uscita una terza edizione del libro, arricchita con 4 interviste d’epoca inedite in Italia.

Ficarra e Picone, nella loro affettuosa dedica al libro, dicono che “Stanlio e Ollio sono anche un luogo sicuro, confortevole e, soprattutto, pieno di risate. Un luogo che fin da piccoli tutti quanti abbiamo frequentato e che non smetteremo mai di esplorare. Stanlio e Ollio sono tutto quello che siamo stati da piccoli: teneri, cocciuti, vendicativi, maldestri, bugiardi. Stanlio e Ollio sono il posto dove siamo nati e cresciuti. Stanlio e Ollio sono l’ABC della comicità, e per questo difficili da decifrare: prevedibilissimi ma per niente scontati; semplici ma allo stesso tempo complessi; apparentemente istintivi ma, di fatto, assai rigorosi nella rappresentazione di una gag. Stanlio e Ollio sono un miracolo, la tempesta perfetta, i maestri di ogni comico di ogni generazione. Stanlio e Ollio sono le prime risate grasse della nostra vita. E ogni volta che un bambino, seduto accanto a noi, riderà delle loro prodezze, torneremo in quel posto dove li abbiamo conosciuti”.

Salvatore Mancuso e Salvatore La Mantia, in arte Toti e Totino, sono una coppia comica siciliana molto nota al pubblico che ci può ricordare il famoso duo, così gli abbiamo chiesto: Perchè si ama Stanlio e Ollio ? Cosa rappresentano ancora oggi le figure di Stanlio e Ollio per il  pubblico?

Perché basta guardarli per ridere, senza che loro facciano nulla. Comicità fatta di espressioni mimiche, silenzi e grandi tempi comici. Anche se oggi la comicità è cambiata, vedi molti programmi televisivi (mordi e fuggi), quella centenaria di Stanlio e Ollio riesce a riportarci a quella leggerezza e incoscienza con cui vorremmo vivere le situazioni della vita che loro hanno rappresentato a 360°.

Stanlio e Ollio hanno influenzato la vostra comicità?

Assolutamente. La nostra fisicità anche se al contrario ci avvicina molto a loro. Poi spesso, a detta del pubblico, anche noi facciamo ridere solo con le nostre figure. La nostra comicità oltre ai testi è fatta anche di mimica facciale e di silenzi. Diciamo questo con le dovute distanze da due grandi mostri quali loro sono stati e lo saranno per sempre. Loro rappresentano l’immortalità artistica.

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