Nelle ultime ore, il Comando Provinciale Carabinieri Agrigento ha fatto scattare un dispositivo di controllo in tutta la provincia, finalizzato a scovare eventuali “furbetti” degli abbonamenti alle “pay tv”. In particolare, sono stati controllati una trentina di obiettivi, tra sale giochi, pizzerie, circoli, internet point, bar e sale scommesse ed i risultati non si sono fatti attendere.
Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!I Carabinieri, infatti, hanno scoperto vari casi in cui i relativi gestori o titolari di esercizi pubblici, sebbene in possesso di abbonamento a piattaforme televisive per “uso domestico”, utilizzavano le proprie smart card per diffondere la visione degli eventi sportivi al pubblico presente nell’esercizio.
In alcuni casi, addirittura, si è accertata la presenza di decoder e smart card “pirata”, che sono stati subito sequestrati. Al termine dei relativi accertamenti, sono scattate complessivamente 8 denunce per la violazione della normativa sul diritto d’autore.
In particolare, sono state denunciate 2 persone, in qualità di titolare e gestore di una sala giochi ubicata a Raffadali (Ag) ed altre sei persone a Ribera (Ag), un 52 enne titolare di un esercizio commerciale, un 25 enne ed un 27 enne gestori di due associazioni culturali, un 44 enne ed una 21 enne titolare e gestore di un bar ed un 49 enne titolare di un “bar” del centro.
Proseguono dunque senza sosta le verifiche dei Carabinieri del Comando Provinciale, allo scopo di prevenire e contrastare il diffondersi dello specifico fenomeno. Le attività di verifica svolte, si aggiungono alle 20 denunce in materia già effettuate durante il corrente mese, nel corso di analoghi blitz avvenuti tra Agrigento e Porto Empedocle.