Spettacoli e prodotti tipici del territorio. In una sola parola: agricultura. Nasce così la rassegna “Sicilia Parra”, pronta al debutto domani (giovedì 13) presso l’Area archeologica delle Cave di Cusa a Campobello di Mazara, l’antico cantiere da dove si estraevano i rocchi di pietra per la costruzione dei templi di Selinunte. Undici spettacoli – chiude l’11 settembre Daria Biancardi con Giuseppe Milici e Pietro Adragna – affidati ad altrettanti artisti siciliani che racconteranno, nella magia notturna che regala la straordinarietà del luogo, la Sicilia in musica e teatro. La rassegna, diretta da Piero Indelicato e promossa dal Comune di Campobello di Mazara, viene sostenuta dall’Assessorato regionale ai beni culturali e da un cartello di aziende del territorio che promuoveranno, per l’occasione, le tipicità del luogo: olio extra vergine d’oliva, olive Nocellara del Belìce, vino, farine di grani antichi.
Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!GLI SPETTACOLI – Il sipario sulla rassegna si aprirà domani sera (giovedì), alle ore 21, con Tony Sperandeo che porta in scena “Con quella faccia un po’ così”. Lunedì 17, per la prima volta nella sua carriera musicale, si esibirà all’interno dell’area archeologica il cantautore di origini campobellesi Giuseppe Anastasi. Sul palco, accompagnato dalla sua band, Anastasi proporrà i brani dell’album “Canzoni ravvicinate del terzo tipo” (vincitore del Premio Tenco 2018) ma anche suoi vecchi successi, compreso “La notte”, pezzo interpretato da Arisa. Il cantautore, oggi docente del CET fondato da Mogol, ha vissuto per anni a Campobello di Mazara e ogni estate trascorre le vacanze a Torretta Granitola. Mercoledì 19, Paride Benassai e Marcello Mandreucci portano in scena “Palermitani a modo nostro”; giovedì 20 Mario Incudine sarà protagonista di “Mimì”: sulle note delle canzoni di Domenico Modugno, quelle legate alla Sicilia, a una terra che lui ha adottato, Incudine racconta un mondo che cambia, che lotta, che sogna, che sfida convenzioni e stereotipi.Sabato 22, “La donna a tre punte”, per la regia di Giuseppe Di Pasquale; domenica 23, “Refugees…il respiro dei migranti”, per la regia di Ugo Bentivegna; lunedì 24, concerto di Francesca Incudine; venerdì 28, “Canti e cunti dell’Isola a tri punti” con Alice Ferlito; venerdì 4 settembre, cabaret con Roberto Lipari; sabato 5, “L’anima volle tutto”, con Enrico Stassi, Maria Teresa Coraci e Stefania Blandeburgo. Si concluderà venerdì 11 con il concerto di Daria Biancardi, Giuseppe Milici e Pietro Adragna. Biglietti d’ingresso: 5, 7 e 15 euro. Prenotazioni posti, secondo le disposizioni anti Covid-19: 3399476443, 3715271759, 3381116230, 3337549207.
«UN SOGNO REALIZZATO» – «Abbiamo lavorato a questa rassegna da due anni e ora, grazie alla disponibilità dell’Assessore regionale Alberto Samonà e dell’attuale direttore del Parco, Bernardo Agrò, il sogno è stato finalmente realizzato, col ritorno degli spettacoli nella location suggestiva davanti ai due rocchi simbolo», ha detto il direttore artistico Piero Indelicato. «Dopo la lunga fase del lockdown torniamo a promuovere cultura e territorio – ha detto il sindaco di Campobello di Mazara, Giuseppe Castiglione – perché la cultura può creare sviluppo, quando produce autentiche e concrete relazioni tra le persone e sul territorio, ma soprattutto perché la cultura rappresenta quell’elemento imprescindibile per il progresso di una comunità».