Sicilia, inizia la guerra al gioco d’azzardo: arriva il disegno di legge per lo STOP a nuove sale scommesse

Un disegno di legge che potrebbe rivoluzionare il mondo delle scommesse, la  commissione Sanità dell’Ars ha approvato un disegno di legge che vieta l’apertura di nuove sale scommesse  e slot machine in bar, tabaccherie e vicino ad ogni centro di aggregazione. La Sicilia è una delle regioni con più alto rischio di ludopatia in Italia, un fenomeno tra l’altro, che sta coinvolgendo anche le donne.

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Il disegno è stato approvato all’unanimità in commissione Sanità, guidato dalla centrista Margherita La Rocca Ruvolo, il testo approderà in commissione bilancio prima dell’estate, l’obiettivo è quello di fermare la crescita incessante di sale da gioco e slot machine che portano all’ossessione del gioco d’azzardo. Il disegno di legge individua 7 ipotetici luoghi “sensibili”, ovvero: scuole, impianti sportivi, ospedali, chiese, caserme, centri di aggregazione per anziani, cimiteri e case mortuarie. Inoltre nei comuni con meno di 50.000 abitanti non si potranno aprire nuovi centri scommesse entro 300 metri da questi luoghi. Nei comuni con più di 50.000 persone, per centri e slot machine ci sarà un divieto di 500 metri. La legge prevede inoltre l’istituzione dell’Osservatorio regionale sul disturbo da gioco d’azzardo e servirà a monitorare il fenomeno, collaborando a stretto contatto con le forze dell’ordine e gli organi competenti dello Stato nella lotta al gioco illegale.

Il disegno di legge approvato inoltre prevede che la regione possa attribuire un punteggio per i finanziamenti pubblici a tutti quei locali che sceglieranno di non avere macchinette da gioco. Tutto questo si apprende dall’articolo di Giacinto Pipitone sul Giornale di Sicilia di questa mattina.

Numeri da capogiro in Sicilia, dove esistono 244 sale di gioco, 2.115 slot machine, 4.2 miliardi di somme giocate nel 2017, cifre che dovranno essere ridotte per poi scomparire definitivamente, affinchè il gioco d’azzardo non diventi un nemico troppo forte da abbattere.

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