SICILIA in ZONA GIALLA da lunedì 23 agosto, Musumeci: “Colpa dei siciliani”

Per la Sicilia, l’ingresso in zona gialla a partire dal prossimo lunedì 23 agosto, è quasi una certezza: manca solamente l’ufficialità da parte della cabina di regia che si esprimerà venerdì. La Regione ha pochi assi nelle maniche, anzi forse uno: non potendo arrestare l’ondata di contagiati, prova a salvarsi aumentando i posti letto.

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“Il giallo (alludendo alla zona gialla, ndr) non è una maledizione, è l’effetto di un comportamento”, commenta il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera.

“La Sicilia ottiene quello che produce. Abbiamo registrato una crescita negli ultimi mesi dovuta essenzialmente da un lato alla diffusione della variante Delta e dall’altro al venire meno del sentimento di paura che aveva caratterizzato la prima fase della pandemia”.
“C’è chi rispetta le regole e chi invece ritiene di potere partecipare a un matrimonio con 300 invitati senza che uno solo abbia una mascherina. Ci rendiamo conto?”.

E sulla campagna vaccinale che sembra aver subìto un brusco rallentamento: “Nella fase iniziale siamo state fra le prime regioni per numeri di vaccinati. Anche Figliuolo diceva che eravamo fra le regioni più virtuose”.
“Dopodiché sono successi i cinque decessi che certa stampa ha messo in correlazione con AstraZeneca e che hanno dato fiato ai No vax, molto più attivi di chi è propenso al vaccino. Nonostante tutto abbiamo superato i tre milioni di cittadini vaccinati con la prima dose”. Alla domanda del cronista sul perché i giovani siciliani fra i 20 e 39 anni con doppia dose non hanno superato il 50%, il governatore regionale risponde: “I giovani stanno dimostrando interesse. È chiaro che l’estate è la stagione meno adatta per poter chiedere a un giovane di fare la fila ad un hub”.

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