La Sicilia è come quel soldato che sta marciando verso un campo di guerra, che per l’isola rappresenta la zona arancione, probabile già a partire da lunedì 17 gennaio.
Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!Sono i numeri a imporre l’arancione, numeri, certificati da fondazioni, agenzie e istituti matematici. Già da inizio anno la curva dei contagi, i posti occupati in area medica e in terapia intensiva, hanno preoccupato e non poco e maggiori restrizioni diventano sempre più inevitabili.
Come abbiamo riportato nella giornata di ieri, stando all’ultimo aggiornamento dei casi in Sicilia, l’incremento è stato di 11.354 soggetti contagiati (totale 494.786). Purtroppo c’è stato anche un incremento di 26 decessi e il totale è salito a 7.791. Le province più contagiate sono state Catania e Palermo, ma il capoluogo etneo ha tristemente primeggiato. Nel resto dell’isola, comunque, la situazione resta preoccupante.
La zona arancione, come prevedibile, impone maggiori restrizioni: tra le più discusse e possibili (ma non obbligatorie, perché la decisione spetta al presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci) c’è la Dad per tutte le scuole di ogni ordine e grado, che già fino a sabato, in molte città, è stata attivata come misura preventiva alla luce dei contagi in crescita.
In zona arancione tutte le attività rimangono aperte, ma nei bar e nei ristoranti possono entrare soltanto i possessori di green pass rafforzato. I divieti si concentrano soprattutto su chi non ha il green pass rafforzato (riservato a chi è in regola col vaccino anti-Covid e ai guariti).
Ecco cosa non può fare chi non ha il Super Green Pass:
– non può uscire dal proprio comune di residenza se non per motivi di “lavoro, necessità, salute o per servizi non sospesi ma non disponibili nel proprio comune”;
– non può accedere agli impianti di risalita delle piste da sci;
– non può accedere ai centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi;
– non può partecipare ai corsi di formazione in presenza;
– non può praticare gli sport di contatto.