Nella giornata di ieri martedì 06 novembre 2018, in Porto Empedocle, la Polizia di Stato ha notificato a C.A., classe 1990, empedoclino, l’ammonimento emesso dal Questore di Agrigento Maurizio Auriemma, ai sensi dell’art. 8 del D.L. 11/2009, convertito in legge 38/2009. Com’è noto, si tratta di un provvedimento che può essere richiesto dalla persona offesa da atti persecutori, nel caso in cui non abbia già sporto querela per i medesimi fatti.
Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!Per maggiore chiarezza si specifica che gli atti persecutori, espressamente previsti come fattispecie di reato dall’art. 612 bis del codice penale, consistono in condotte reiterate di molesti a o minaccia, tali da cagionare alla persona offesa un grave e perdurante stato di ansia o di paura, ovvero ingenerare un fondato timore per l’incolumità propria o di un prossimo congiunto o di persona al medesimo legata da relazione affettiva, ovvero costringere lo stesso ad alterare le proprie abitudini di vita.
Il reato è aggravato se il fatto è commesso dal coniuge legalmente separato o divorziato e da persona che sia stata legata da relazione affettiva alla persona offesa, ovvero se è commesso in danno di un minore, di una donna in stato di gravidanza o di una persona disabile o, ancora, se commesso con armi o da persona travisata. Il provvedimento emesso a carico di C.A. è scaturito a seguito di attività investigativa condotta dal personale del Commissariato di P.S. “Frontiera” di Porto Empedocle.