Sibeg, l’azienda che imbottoglia Coca Cola forse lascia Catania

Sibeg, l’azienda che imbottiglia Coca Cola forse lascia Catania a causa delle tasse da sostenere, potrebbero seguirla altre aziende siciliane

Sibeg. L’amministratore delegato dell’azienda siciliana di imbottigliamento di Coca Cola, Luca Busi, è prima linea nella battaglia di questi mesi per cercare di avviare un dialogo sulle tasse Sugar e Plastic Tax, imposte che influirebbero in modo molto negativo sul futuro dell’azieda.

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«Un Governo che non ascolta le ragioni del tessuto imprenditoriale e produttivo, con strategie politiche distanti – addirittura contrarie – all’obiettivo di crescita occupazionale e di sviluppo industriale, non fa altro che causare incertezza nel Paese, destabilizzando un sistema che già a fatica si regge in piedi», commenta l’amministratore.

Continua dicendo: «siamo davvero scoraggiati, ma soprattutto delusi per le rassicurazioni disattese che ci costringeranno a fare scelte drastiche che ricadranno sulla stabilità professionale di 151 lavoratori e su tutto il territorio siciliano». «Abbiamo messo sul piatto tutte le valide motivazioni che ci hanno spinto alla mobilitazione. Queste tasse sono una condanna a morte per la nostra realtà, ma anche per tutte quelle PMI che alimentano la produttività del territorio siciliano, come Tomarchio; Polara; S. Maria, Fontalba e Cavagrande. Mi sento di parlare a nome di tutte le aziende che, come noi, dovranno fare i conti con la rimodulazione degli assetti produttivi e con i tagli delle risorse occupazionali».

Ma nonostante i numerosi sforzi la situazione non sembra migliorare e Busi dichiara che: «abbiamo avuto in incontro con il ministro e con tutte le forze politiche, abbiamo ospitato nella nostra sede il sottosegretario Buffagni, chiarendo che con questi numeri non teniamo il mercato: purtroppo saremo costretti a depotenziare i nostri stabilimenti catanesi, spostando gran parte delle produzioni nei nostri impianti di Tirana, in Albania».

«Questo processo punitivo e iniquo penalizza solo un comparto e non finiremo mai di ripetere che, a nostro avviso, questo provvedimento è discriminatorio, non crea un percorso sostenibile per le aziende e affronta problemi inesistenti (le nostre bevande full sugar e a basso contenuto calorico non sono un problema per la salute, in un Paese dove peraltro il consumo pro-capite delle bibite è il più basso in Europa)».

Per concludere, il rappresentante della Sibeg con dispiacere dichiara che: «le minacce da affrontare saranno tante – dalla penalizzazione delle arance nostrane, ai blocchi di investimenti Coca-Cola, con conseguente sospensione di assunzioni, di cui tanto si è parlato in questi giorni – abbiamo urlato e non siamo stati ascoltati. Un Governo che rimane in silenzio mentre le imprese gridano allarme, ha fallito nell’obiettivo di generare valore economico ma soprattutto sociale».

Immagine di repertorio

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