I Carabinieri della Compagnia di Marsala hanno tratto in arresto 2 persone e denunciato una terza, tutti appartenenti allo stesso nucleo familiare e accusati dei reati di porto di arma clandestina, ricettazione e minaccia aggravata.
Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!In particolare, nella tarda serata di sabato sera, una donna ha chiamato la locale Centrale Operativa e, in uno stato di grande agitazione, ha richiesto l’immediato intervento dei Carabinieri. All’operatore della Centrale la donna ha spiegato di aver avuto un diverbio per l’affidamento del figlioletto di due anni con l’ex marito F.V., cl. 95, con precedenti di polizia. Lo stesso, prima di allontanarsi, aveva affermato che sarebbe andato a prendere una pistola in suo possesso con la quale avrebbe ucciso sia lei che i suoi parenti.
Data la situazione di pericolo, la Centrale Operativa ha prontamente disposto l’invio di militari appartenenti al Nucleo Operativo e Radiomobile e alle Stazioni di Petrosino e San Filippo che si sono coordinati in modo da cinturare il quartiere in cui risiede la donna. Poco dopo i militari operanti hanno notato una autovettura sospetta che si dirigeva proprio verso la casa della donna con all’interno il venticinquenne accompagnato dal proprio padre F.M., cl. 77 e dal fratello F.S., cl.04.
Nonostante l’alt imposto dal personale dell’Arma, l’autovettura ha accelerato la propria corsa nel tentativo di far perdere le proprie tracce, nella circostanza, ai Carabinieri non è sfuggito il lancio di un oggetto dal finestrino. Il dispositivo di sicurezza messo in campo dai militari dell’Arma ha interrotto la breve fuga dei tre uomini ed ha permesso di recuperare l’oggetto che poco prima era stato lanciato dal finestrino: una pistola originariamente a salve modificata artigianalmente con l’applicazione di una canna e di un serbatoio contenente 6 colpi cal.7,65. La pistola si presentava con il colpo in canna e pronta per sparare.
Al termine degli accertamenti del caso e delle formalità di rito, il venticinquenne e il padre sono stati dichiarati in arresto e condotti presso la Casa Circondariale “Pietro Cerulli” di Trapani in attesa di udienza di convalida, mentre il minorenne è stato deferito in stato di libertà al competente Tribunale di Palermo.
La pistola sequestrata sarà sottoposta a successivi accertamenti tecnico-balistici. La prontezza dell’intervento e la professionalità dei Carabinieri ha scongiurato un possibile risvolto tragico della vicenda.