Seconda ondata Coronavirus, Musumeci e Razza: “Pronti per autunno”. L’idea di base è un adeguamento delle strutture ospedaliere
Lo spettro di una seconda ondata Coronavirus. “Enna è una provincia tra le più colpite nel sud d’Italia. Dobbiamo ripartire non perché tutto sia passato, anzi secondo gli scienziati dobbiamo stare attenti, soprattutto in autunno. Ma siamo pronti”. A dirlo, sono è il governatore siciliano Nello Musumeci in compagnia dell’assessore Ruggero Razza, durante la visita ad Agira (ex zona rossa).
Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!L’assessore Ruggero Razza: “In questo momento non è previsto che ci siano centri Covid in tutta la provincia di Enna, perché abbiamo ritenuto, anche alla luce dei dati epidemiologici, di dover ridurre al minimo l’impatto sulle strutture ospedaliere.
In questo momento ci sono meno di 70 ricoverati in tutta la Sicilia e immaginare di immobilizzare ospedali che svolgono un ruolo di cura di soggetti che sono la stragrande maggioranza, cioè quelli non malati di Covid, sarebbe stato un grave errore.
Altra cosa è immaginare un adeguamento delle strutture ospedaliere perché magari possa esserci una seconda ondata, come ci dice l’Istituto superiore di sanità, e la necessità – conclude – di attrezzare in autunno un numero maggiore di strutture rispetto a quelle che oggi sono impegnate”.
Ovviamente le dichiarazioni del presidente della Regione Siciliana e dell’assessore alla Salute vanno letta ed interpretate in chiave regionale e non solo provinciale.